lunedì 12 dicembre 2011

sky captain and the world of tomorrow


cosi' come quanto accaduto ne intrigo a berlino, chi ha diretto questo film s'e' voluto togliere lo sfizio di girare film "come una volta". fantascienza con spruzzate di "anni '50" a iosa, acconciature da diva, lui e lei (jude law e gwyneth paltrov) che cinguettano per tutto il film con dialoghi "sferzanti", eccetera, eccetera. insomma, se lafantascienza e' qualcosa che vi interessa, qui c'e' tutto quello che avete gia' visto altrove negli ultimi 60 anni. perche', dunque, il pollice e' verso? perche' alla fine dura troppo ed annoia.


sky captain and the world after tomorrow

domenica 11 dicembre 2011

ex


la cosa "divertente" di questo sacchetto di spazzatura maleodorante sono quegli sfortunati comunisti di facciata di carla signoris e silvio orlando: quando possono, su un divano rosso, oppure dal brillante e mai ipocrita fazio, tenderebbero a parlare male di berlusconi (originali), enundiando battute mai sentite nei suoi riguardi, oppure a parlare dei suoi conflitti di interessi, eccetera, eccetera. a quei poveri coglioni che apprezzano quei due "attori" pezzenti faccio notare questo: guardate il film.
perche' alla fine il fatto e' questo: (anche) i comunisti preferiscono gli ipocriti. quando questi buffoni sparlano del governo si riscoprono comunisti (di facciata) e "rivoluzionari" (de noantri), pero' poi quando si tratta di rimpinguare il loro gia' nutrito conto in banca con i soldi di berlusconi (medusa) allora berlusconi e' una brava persona. di piu': con la loro merda, con i loro cinepanettoni corali (l'unica differenza con quelli di de sica e' che li' il protagonista e' lui, qui sono in tanti, ma soprattutto de sica e' intellettualmente onesto) mascherati da commedie romantico-corali, non fanno altro che ripetere: cerca di volere bene a chi ti sta accanto!, vai a messa!, mangia di piu'!, corri al supermercato!, ma non scordare di prenderti del tempo per te!, non so: vai dall'estetista!, eppoi soprattutto viva litaglia!!! i problemi non esistono!!! esiste solo lo zucchero, la cioccolata calda ed il miele da usare a letto, mhmhmhmhm...


ex

a.i. intelligenza artificiale


sapere dell'incasso, del regista, di chi l'ha scritto, a chi e' venuta l'idea, degli attori coinvolti: non me ne frega niente. l'unica cosa che m'interessa di questa favola moderna e' perdermici constatando quanto riesca sempre ad essere interessante, tragica e spiritosa. universale e da consigliare a tutti, quindi se ve lo siete perso: cliccate la ranocchia.


a. i. intelligenza artificiale

sabato 29 ottobre 2011

avatar


l'hanno visto tutti, ne hanno parlato tutti, ci han passato tutti il tempo su facebook buttando le giornate cazzeggiando diventando blu: ci manca solo che mi attardi anch'io come gli sfigati dei blog della sfiga con le "news imperdibili" su avatar per attirare gente, cercando tutti di essere sul pezzo come dei provetti giornalisti (...). a fanculo tutti questi sfortunati. parlero' d'altro, di qualcosa marginale e di contorno, ma che mi fa ridere.
la cosa piu' divertente di avatar e' questa: ad hollywood gli attori, i registi, i giornalisti ed in generale tuuutti gli addetti ai lavori sono talmente sfigati, frustrati ed INVIDIOSI di james cameron da arrivare addirittura alla ripicca piu' estrema e pazzesca di tutte: dare un oscar insulso per miglior film alla sua ex moglie (...) con the hurt locker (un film totalmente privo di trama, non esiste per nulla in quel "film"). per altro mettendo avatar tra le nomination, sbattendo dunque tutto in faccia a james. ah! come se non bastasse, the hurt locker era un "film" vecchio di anni e non c'entrava nulla con quell'edizione degli oscar, ma e' stato "ripescato" per l'occasione. casualmente, certo. e la cosa e' buffa perche' kathryn bigelow artisticamente e' nata, appunto, dalla costola di suo marito james cameron, che l'ha raccolta dal fango (lei lavorava, certo, ma non contava molto piu' di nulla) e l'ha plasmata secondo il suo personale gusto di artista (perche' tra i due l'artista e' lui). e questa cosa e' talmente evidente che kathryn sotto l'egida protettrice del dio cameron ha "diretto" (asd) mastodonti come point break e strange days (che conoscono tutti), mentre per i fatti suoi ha partorito abortito stronzate da sbadigli come il mistero dell'acqua e k-19 (che non conosce nessuno). forse a cameron stanno facendo scontare qualche olocausto causato a qualcuno in qualche epoca passata; sara' il karma. io rido. e faccio il tifo per lui.

venerdì 28 ottobre 2011

pusher 3 l'angelo della morte


la caratteristica piu' gradevole della trilogia pusher e' questa: il senso di continuita' dei personaggi nei vari seguiti. continuita' che finisce per far empatizzare con essi anche se sono spacciatori, ladri, assassini, o banalmente idioti fatti e finiti. nel primo, il protagonista e' frank, uno spacciatore che "fa male i conti" (mi piacciono, gli eufemismi) e si ritrova accerchiato dalla polizia e minacciato di morte dai malavitosi per debiti; nel secondo il protagonista e' tonny, che sta a frank come manolo "manny" ribera stava a tony montana in scarface, ed il secondo pusher e' incentrato su di lui e sui problemi col padre, con la "moglie" e le frustrazioni che ne derivano (ma il film fa ridere, non bisogna pensare ad introspezione da "prodotto autoriale medio"); questo e' incentrato su milo, lo slavo capo-zona che nel primo film cercava frank per ucciderlo, e questa volta sara' lui ad avere problemi.
se primo e secondo sono film cazzoni e pregni di umorismo (a volte anche involontario), in questo l'atmosfera e' tutta diversa e probabilmente dipende dal fatto che prima frank e poi tonny erano ragazzi, quindi coglioni, mentre milo e' un vecchio spacciatore che si avvicina alla "pensione", quindi perde colpi, per lo piu' vive di ricordi e/o rimpianti, etc.
molti definiscono 'sta roba una ciofeca, specificando che man mano in questa trilogia sono andati sempre peggio, io invece preferisco questo agli altri due proprio per la sua atmosfera diversa (cupa) e soprattutto per il finale mesto.

giovedì 27 ottobre 2011

panic room


madonna che stronzata. david fincher veniva da fight club... e se ne e' uscito con questa roba. madonna, oh. non e' per la bruttezza in se', eh, perche' a volte ci son film molto brutti che vale comunque la pena vedere per qualche ragione, ma questo e' come l'acqua panna: berla o non berla e' la stessa cosa.


panic room DVD-RIP

mercoledì 26 ottobre 2011

transformers 3


la faccio breve perche' altrimenti per capolavori del genere finisce che mi commuovo e dilungo sempre troppo: ormai l'unica cosa che stupisce in filmoni del genere e' che sai perfettamente che ti stupira' e che crescera' esponenzialmente di film in film. il primo era bello, il secondo era pazzesco, questo e' da storia del cinema.

transformers 3

martedì 25 ottobre 2011

country strong


su walk the line? lo diciamo? lo possiamo dire? ha fatto piu' danni della peste. da li' in poi: smell the napalm in the morning. c'e' stato quello schifo di crazy heart, poi anche questo, ma ce ne sono altri "minori" per la tv. il problema di questi pseudo-film country e' questo: se vuoi raccontare il country non devi far vedere per forza i cliche' stantii e da sbadigli tipo il cantante alcoolista (...), i litigi in famiglia (...) con tutti che strillano per motivi futili (...) mentre non perdono occasione di fumare (...) 70 sigarette al giorno. la stanno prendendo dal lato sbagliato. a quel punto fai vedere dei redneck bovari intenti a trattar male i negri. fai proprio cosi': gente che, tra una canzone e l'altra, scorge un negro tra la folla e dice: "melanzana, ma che ci fai TU qui?!?". allora sarebbe tutto stereotipato, ma almeno farebbe ridere un pochino. ecco, potrebbero far cantare ad un country man questa canzone (prendete appunti):


passeggiavo solo tra i pensieri miei
il sole picchiava, non mi faceva camminar
allora mi spoglio ma arriva un elefante, hey!
mi fa: "con quel nasetto li', come puoi respirar?"


salvo poi staccare con l'inquadratura su un pubblico di mezz'eta' femminile ed in sovrappeso intento a ridere sguaiatamente, giusto un attimo prima di azzannare l'augello di qualche baldo giovane a caso. voglio dire: cliche' per cliche', almeno fai sorridere e non annoi.
invece in immondizia come questa cosa c'e'? gente col broncio che si piange continuamente addosso (...), gente che cerca di fare soldi ma HEY se fai i soldi ti dimentichi l'amore (...) e riduci la magia del country solo a squallido mestiere (...).
in realta' questa e' una presa in giro di 2 ore (interminabili): non c'e' storia e l'unico concetto che vogliono far passare e' questo: farci sapere che gwyneth paltrow sa cantare e ballare piuttosto bene, quindi in futuro sputtanera' la sua carriera in stronzate per deneuronati come glee.

country strong

domenica 23 ottobre 2011

down


il titolo 'down' e' da intendere in questo senso: ti avvisa sul target di chi vede questa roba, dunque mette le mani avanti e scarica sui down la responsabilita' della visione. se non hai qualche problemino col cromosoma 21 infatti 'sta roba non la guardi mica. ed io, come esponente principale di tale categoria, in preda ai fumi dell'alcool ho persino preso a ridere per la comicita' involontaria.
ah, e' talmente un film di serie q che ve lo consiglio se avete 20 persone a casa.
per farvi rendere un momento l'idea: c'e' un ascensore "impazzito" che, senza alcun motivo, prende a "cadere" e far morire la gente; dopo qualche ora, quando l'hanno "aggiustato", ci sono altre decine di persone che montan dentro e puntualmente muoiono. e il giorno dopo, anziche' buttarlo giu' con un bazooka, la gente e' di nuovo li', pronta ad entrare nell'ascensore (con tanto di pianerottolo completamente sporco di sangue, etc). ve l'ho detto: vi risolve la serata.

sabato 22 ottobre 2011

pusher 2 sangue nelle mie mani


a me nicolas winding refn piace. e' il classico regista che divide, nettissimo, da "o bianco, o nero", di quelli che prendono sempre posizioni precise e che, dunque, per questo motivo spesso finiscono per irritare, per star sul 8===D a tutti, pero' su persone del genere la penso cosi': preferisco sempre chi prende posizioni nette (anche quando non sono d'accordo con quel che predica), decise e soprattutto chiare, rispetto a chi "dice e non dice", rispetto a chi si trincera dietro il cerchiobottismo, rispetto a chi ha una buona parola per tutti (come sorrentino. a fanculo voi e le parole buone per tutti). certo, questo regista per lo piu' sino ad ora ha fatto ridere, cosi' amante del cinema di serie q girato con i piedi, con sceneggiature ogni tanto veramente imbarazzanti (di solito lo sono 'mediamente'). al cinema in questo periodo e' con drive, quindi magari lo conoscete anche senza saperlo.
ah, oltre a cio', apprezzo NWR anche per questo motivo: siccome ha una passione smodata per il cinema, quando non trova un finanziatore per i suoi film suol metterci soldi di tasca propria, oppure se li fa prestare; siccome filmacci come bleeder, fear x ed altri sono stati dei fiaschi su tutta la linea, pare che il nostro sia andato sotto di qualche milione di dollari, quindi "costretto" ad inventarsi il seguito del suo successo maggiore (pusher) per pagare i debiti. dai oh: questi sono aneddoti da cinema d'altri tempi! non del cinema che nasce in base a quello che frulla in testa a numerosissimi consigli d'amministrazione!
qui c'e' poca roba, il prodotto e' brutto, dalla prima all'ultima inquadratura si ha continuamente la sensazione di stare a guardare una stronzata, ma alla luce di tutto quanto detto: come fai a non volergli bene, come fai a non apprezzare anche le (numerosissime) scene comico-involontarie che sembrano rievocare i personaggi pasoliniani riveduti e corretti?

poscritto dell'educazione, della tolleranza e della bonta' cristiana:
ritardato, vaffanculo. fottuto ritardato. cazzetto moscio ritardato handicappato. stronzo sordo handicappato. ritardato vaffanculo ritardato. mi ascolti o no ritardato, handicappato? alzati, scemo ritardato. scemo! ritardato!!

pusher 2

venerdì 21 ottobre 2011

soffocare


il 'problema' di soffocare non e' nella recitazione di sam rockwell, non e' nella produzione a basso budget, non e' nella regia (anche se...); il problema di soffocare e' solo uno: chuck palahniuk. scrive schifezze, pero' ha successo, quindi purtroppo poi ci fanno i film, ma lui sempre schifezze scrive.

soffocare DVD RIP

giovedì 20 ottobre 2011

this must be the place


anche questo "film" puo' essere utilizzato a mo' di cartina tornasole per indicare chi e' che capisce di cinema, diversamente da chi capisce poco o nulla; se lo si boccia si e' della prima categoria, mentre se lo si promuove si e' della seconda. se vi capita di parlare con persone della seconda categoria, be', che vi capiti di rimanere in silenzio, almeno eviterete di sprecar fiato.
dello stile di paolo sorrentino (l'uomo in piu', le conseguenze dell'amore, l'amico di famiglia, il divo) in questo film, ovviamente, continua ad esserci molto, dunque se vi sono piaciuti tutti gli altri, probabilmente vi spellerete le mani anche in questo caso. a me due cose han fatto ridere: una riguarda il film in se', l'altra riguarda la critica. sul film: sean penn, totalmente rincoglionito da anni, qui e' addobbato come vladimir luxuria, dunque e' un fenomeno da baraccone. per la proprieta' transitiva mi e' tornato/a in mente vladimir luxuria mentre sguazza nel fango ne l'isola dei famosi per raccogliere delle gallette (dal fango. per poi mangiarle), poi anche marrazzo, poi anche la famosa brendona (successivamente cotta a puntino mediante l'affumicatura da alcuni poliziotti con l'hobby della cucina). dunque, anche se involontariamente, questo film puo' essere definito divertente. mentre, per quanto concerne la critica che conta, di divertente c'e' stato questo: chi di questo "film" ne parla bene suol dire (ammettendo l'ovvio) che narrativamente non sta in piedi, che non c'e' alcuna logica al suo interno, che il film poteva tranquillamente durare 5 ore andando avanti per inerzia, dato che tanto non c'e' storia (e' appiccicata li' tanto per, solo come pretesto), ed oltre a cio' il film e' permeato da un irrefrenabile intellettualismo. c'e' il solito intellettualismo fine a se' stesso, tipico del film-medio che si puo' vedere al sundance festival (naturalmente non e' un complimento), con i soliti personaggi strampalati che buttan li' frasi a caso perche' "divertenti", solito road movie, etc. solo che sorrentino ha moltissima spocchia, dunque se ne frega della logica, della plausibilita', della trama: non segue nulla, non segue alcun filo logico, da' retta al proprio ego ed al flusso di coscienza, quindi finisce per imprimere su pellicola anche le proprie "scorregge" (le virgolette perche', dato che trattasi di sorrentino, qualcuno potrebbe pensare a dei peti veri e propri), proprio perche' di "flusso" si tratta, ed il flusso e' istintivo. ricapitoliamo: film pretenzioso, pregno di intellettualismi, privo di trama e logica, in piu' punti sconclusionato, da sbadigli e noioso a tratti. ripeto: questo e' quello che scrive la stampa che ne parla bene, per poi perdersi in lodi sperticate e sbrodolate per sorrentino (non per il film), che ormai pare incuta timore a molti, tanto che ormai quelli che hanno il coraggio di dirgli che e' un capra si contano sulle dita della mano monca del capitan uncino.
e chi ne parla male cosa scrive? che QUESTO FILM E' SENSAZIONALE per bruttezza, capacita' d'annoiare e spocchia.
c'e' una cosa pero' che io, in qualita' di persona con un'onesta' intellettuale rarissima che mai ho riscontrato in tutte le persone che ho conosciuto nella mia vita, non posso non riportare: il fatto che ad un regista italiano venga messo a disposizione un budget importante (25 milioni di euro) in america non e' un fatto di poco conto. chiaramente, preferisco commentare con 'asd' evitando d'approfondire e soprattutto evitando di pensare alla figura che facciamo come italiani con questo film in america, pero' rimane il fatto che per il nostro movimento non e' cosa da poco. muccino comunque continua a rimanere su un altro pianeta.

mercoledì 19 ottobre 2011

controvento


a qualcuno interessera'. ATTENZIONE! ATTENZIONE!! ennio fantastichi ogni 20 minuti di silenzi e noia esclama: "fammi venire" e margherita buy o valera golino (a turno) si adoperano in pompini. ogni tanto margherita buy si spoglia e rimane nuda nel letto, in silenzio, a guardare il soffitto. al termine esclami: "mortacci tua" e lo getti dalla finestra. dura un'ora e mezza, sembrano tre.

martedì 18 ottobre 2011

time of darkness - pora mroku


sbadigli a profusione. siamo nell'europa dell'est (...), nello specifico in polonia, ed un gruppo di ragazzi, in vacanza tra le montagne, passa il tempo a ridere, cazzeggiare e gridare: "voglio farmi una cannaaaaa!"; pero', quando si fermano per fare benzina (...) trovano un villaggio inospitale (...) pieno di loschi figuri e freaks e nel giro di brevissimo tempo scoprono che il posto e' popolato da spietati ed anziani nazisti (...) che, tramite metempsicosi vogliono ringiovanire vivendo in giovani corpi ma conservando il loro spirito ariano. si sbadiglia. e poi anche hostel ha fatto troppi danni, porca miseria.


time of darkness

lunedì 17 ottobre 2011

la pecora nera


ma perche' il giudeo ascanio celestini non muore? su la pecora nera di celestini potrei scrivere un libro e dei bei capitoli li riserverei ai problemi che ha nella testa questo deneuronato vanesio. insulsa reiterazione di parole a caso (piu' che pronunciate per il senso logico, vengono pronunciate anche per il suono onomatopeico), insulsa reiterazione di "concetti" (...) astrusi e/o da sbadigli spacciati per "grandi verita'" o "frasi ad effetto" che non avrebbero stonato in un servizio di pomeriggio cinque condotto da barbara d'urso (la quale avrebbe mostrato lo sguardo contrito e detto che ascanio celestini era davvero una persona sensibile). frasi enunciate solo e soltanto per farsi belli, per farsi dire "bene! bravo! bis!", come il vanesio che continua a specchiarsi senza soluzione di continuita'. ecco cos'e' questo pastone di merda.
messo a fuoco il prodotto, passo al nocciolo del problema: (chiaramente, mettendo da parte per un momento il cerebro in metastasi dell'ebreo ascanio) il """film""" e' tratto da una pièce teatrale ideata/scritta dallo stesso ascanio celestini, il quale ci ha poi scritto un libro e, non contento di raschiare il fondo del barile (questo fenomeno da baraccone dovra' pur sfruttare voi gonzi che vi bevete 'ste stronzate, tanto sa benissimo che prima o poi la gente se ne accorgera'), ha pensato bene di riproporre il medesimo prodotto al cinema, dimenticando di dare ad un film l'impostazione di un film (maddai?), dandogli invece l'impostazione teatrale di un testo teatrale (...). anche un bambino di 12 anni fa suoi concetti banali come questo (un film al cinema dev'essere cinematografico), eppure le persone coinvolte in quest'obbrobrio se ne fregano (con cognizione di causa) perche' tanto all'interprete principale la cosa che preme di piu' nella vita e' sentire il suono della sua voce (a prescindere da quel che dice): la persona che ascanio ama di piu' e' ascanio celestini, dunque se ne frega del film e non tarda nel farcelo sapere, continuando l'estenuante performance da latrina nel farcelo sapere continuamente. per poi farcelo sapere ancora. mi spiego peggio. non contento d'essere autore e protagonista a teatro, non contento d'averci scritto il libro e non contento (nemmeno!) d'essere il protagonista del film, lui pensa bene di occupare qualsiasi spazio anche con la voce narrante, ospite sgradevole dall'inizio alla fine e che ha pochi eguali riguardo a protervia (questo modo di fare, questa scelta, ha spazientito chiunque).
il """film""" non ha ritmo, la gente in sala tende ad andarsene (asd!) alla fine del primo tempo (se va bene), chi arriva al termine lo fa per stoicita' e comunque nei dialoghi tra amici post-visione quel che emerge ovunque e': "mi sono spazientita un casino", "e' troppo lenta questa roba". riuscendo nell'impresa di mettere tutti d'accordo: un plebiscito che neanche in iran.
questo accade perche' ascanio celestini non e' un regista, dunque non e' riuscito (non ha voluto) dare il minimo ritmo al film, e' narcisista e vanesio (occupa tutti gli spazi, reitera fino allo sfinimento i concetti manco fosse orson), in piu' ha una retorica da pomeriggio cinque/programmi di maria de filippi ed a livello cinematografico non ha alcuno stile (un idraulico sordocieco e con la terza media l'avrebbe girato in questo modo).
infatti, non a caso questo comico-involontario (solo in questo senso e' comico questo spassoso deneuronato) di celestini, in quanto narcisista, tiene tutti gli altri personaggi sullo sfondo (letteralmente), non ne approfondisce alcuno (pur se di tanto in tanto abbozza qualche flebile motivo di interesse), e non lo fa proprio perche' dev'essere sempre presente lui; quando non e' presente in camera -perche' per caso inquadrano gli altri- lui comunque e' presente con la voce narrante. ma voi nella vostra vita la sopportate gente del genere? a voi davvero piace la gente che non e' capace di chiedervi nemmeno come state e per 2/3 ore ininterrotte al pub passa il tempo a parlare di quant'e' brava a far questo e di quant'e' brava a far quello? a voi piacciono le persone che non stanno mai in silenzio? be', se non vi piace gente del genere: perche' date i vostri soldi a questo cialtrone, che tra le altre cose e' anche ebreo?
ma da una persona incapace (come comico e come regista) e narcisista (parla sempre di se', e' sempre lui il protagonista, anche quando non inquadrato) era o non era lecito aspettarsi superficialita' nel trattare il tema della degenza in ospedale per i matti? (questo, a mio avviso, e' il difetto piu' grande e piu' scabroso) certo che era lecito! infatti non approfondisce in alcun modo l'internato dell'ascanio celestini bambino (ci dice che era povero, e basta) ne' dell'ascanio da adulto (ci dice che e' ascanio. e poi parla, parla, parla senza soluzione di continuita'; lui lascia tutto al flusso di coscienza, come se fosse interessante sentir scorreggiare il suo cervello).
una persona incapace, narcisista e superficiale, che cerca tutti i modi per rubare soldi alla gente smerciando lo stesso (sterile) prodotto, poteva non essere anche ipocrita? certo che non poteva! ed infatti, sebbene in teoria l'argomento siano i matti, il disagio mentale e la degenza in ospedale, i matti sono ridotti (come al solito, come avrebbe fatto uno dello "spessore" di moccia) a macchiette, a banali ombre, non a persone approfondite per bene (sono li' a scopo strumentale, ad ascanio non interessa di loro; a lui interessa suscitare questo nello spettatore: oooohhh, hai visto ascanio che si interessa pure degli handicappati? che carino che e'. e' molto sensibile. quando lo incontro gli faccio un bocchino e gli chiedo l'amicizia su facebook -nota: asd, a roma di sicuro di pompinare ne trova parecchie). ogni tanto, ad onor del vero, ascanio celestini usa l'handicappato come pretesto per momenti di "poesia": parte da una patologia per suscitare pena per poi finire nel pathos del momento poetico... in cui si fa bello (e basta). gli va dato atto, oh.
dunque, ipocrita perche' "i matti" in questo """film""" sono funzionali solo e soltanto alla narrazione di se' stessi, sono solo un mezzo che permette all'autore di mostrarsi vanesio ed autoreferenziale.
ah, nota a parte: vi interessa questo tema? volete approfondire l'argomento 'matti' per bene, magari facendovi qualche risata grazie a bravi comici, pero' approfondendo per bene il mondo dei manicomi e dei matti? cliccate qui, oppure guardate la meglio gioventu' (concentrandovi su jasmine).

la pecora nera

domenica 16 ottobre 2011

enter the void


raramente si fresano le ovaie delle persone piu' di cosi'. il regista non vale nulla e man mano che passano gli anni continua a palesare la sua totale mancanza di talento: in un film plagia un regista che l'ha mandato in brodo di giuggiole giusto un momento prima, in un altro plagia un regista di nicchia che faceva i "voli del calabrone" con la cinepresa appena 30 anni prima (ed hanno pure la faccia tosta di spacciare questi prodotti per "innovativi"). questa roba fa ridere perche' non avendo argomenti, non avendo storia ne' inventiva si cerca di abbindolare la gente con le lucine al neon; ma a meno d'essere "homer simpson" o bambini di 6 anni ha poco appeal una stupidaggine di tal fatta. se volete veramente sapere qualcosa sui registi innovativi, visionari e psichedelici: fate un fischio, lo spazio per i commenti e' li'.

poscritto titoloso:
gli unici minuti di interesse, a meno di essere handicappati nerd pornofili che si sbavano addosso per stronzatine tipo tette-fiche/amplessi reali nei film "autoriali" (...), sono i titoli di testa: son stati 5/10 minuti interessanti, pompavano. poi, il nulla.

sabato 15 ottobre 2011

carnage


per come la vedo io sul cinema il film perfetto dura un'ora e mezza, non di piu'. (anche) per questo ho amato alcuni capolavori di woody: riusciva a dire tutto quello che voleva dire in un'ora e mezza, poi il film terminava anziche' aggiungere orpelli "falsi" o "hollywoodiani" messi li' tanto per allungare il brodo (quante volte vedete un film ed alla fine pensate che il "senso" del film non sarebbe stato minimamente stravolto anche se avessero tolto 20/30 minuti? bingo). carnage dura 1 ora e 10 contando i titoli di testa e coda, dunque fate un po' voi. e' vero: al termine della visione ti alzi dalla poltroncina "controvoglia" perche', inebriati dall'umore particolarmente alto, avresti gradito altri 20 minuti di sproloqui e strali, pero' a mente fredda ha detto proprio tutto quel che doveva dire. ho notato d'avere delle cose in comune col christoph waltz di questo film.
questa pernacchietta di roman nei confronti della starnazzante pletora intenta a curarsi dei suoi presunti problemi e' davvero divertente, consiglio a chiunque di andarla a vedere, anzi dato che woody e' morto un po' di umorismo di alto livello* oggi mi sembra necessario, pero' lo preferisco alle prese con materiale piu' importante. detto questo io tornerei a vederlo anche domani, eh.


* = per farvi capire cosa intendo: i fratelli cohen non entrano minimamente in questa categoria, ma neanche di striscio. e lo scrive chi conosce a memoria i loro grandi film.

venerdì 14 ottobre 2011

eaters


mi vergogno di avere in comune la nazionalita' con i cialtroni coinvolti in questa roba. horror zombesco post-apocalittico con due brutti canidi attori intenti a spararsi le pose in continuazione, con neonazisti (...) esaltati e decisi a fondare un "nuovo mondo" sulle ceneri della nostra civilta', e tante altre stronzate. i problemi sono talmente tanti che passa proprio la voglia di parlarne, ne cito uno su tutti per tenervi lontano da quest'immondizia: i nazisti sono cattivi, stupidi, matti ed ignoranti, i due protagonisti (che ammazzano senza batter ciglio zombie o umani sani) invece sono buoni, e per fortuna rendono pan per focaccia ai nazzzisti. completano l'opera dei dialoghi da sbadigli che avrebbero annoiato persino su un fumettaccio random e pseudo-battute ad effetto che risultano comico-involontarie. credo basti.

eaters DVD-RIP

giovedì 13 ottobre 2011

drive


il danese nicolas winding refn e' uno che non puoi non avere in simpatia: partito con la trilogia pusher (dalla regia mi dicono: un successone in danimarca), attraverso cose minori come fear x e bleeder e' arrivato al divertente bronson ed al recente e noioso walhalla rising. la sua filmografia parla chiaro: classico autore di "serie b" di stampo americano, dedito al turpiloquio e violenza gratuiti, ossequiosa osservanza dei numi tutelari, ampia dose di ironia, scene continuamente sopra le righe, eccetera, eccetera. con drive ha avuto a disposizione un budget importante e l'ha sfruttato bene. alcuni dicono che ha variato il brodo, a me sembra solo che, alle prese con un budget maggiore e con un film commissionato che doveva andare ai festival, nicolas si sia limitato a comportarsi bene in mezzo a persone famose; fino a poco tempo prima, tra i suoi amici danesi, poteva tranquillamente scaccolarsi, ruttare e scorreggiare; alle prese col cinema 'importante' doveva necessariamente mettersi il vestito della cresima, e per le scorregge doveva andare di nascosto in bagno. la prova e' riuscita, anche (o soprattutto?) grazie ad un redivivo badalamenti (sei sempre nei nostri cuori, amico!) ed una colonna sonora tesa ad esaltare gli anni '80, non a scimmiottarli; unitamente ad un ryan gosling che, troppo fico, ti sbatte in faccia quant'e' superiore alla maggioranza dei maschietti semplicemente standosene in silenzio con uno stuzzicadenti al lato della bocca (il suo ruolo e' quello dell'eroe solitario). per il resto, il filmetto e' deboluccio e, tolto l'inizio folgorante, man mano che il tempo passa si palesa una pochezza quasi imbarazzante in merito alla storia ed al suo epilogo (spesso, il problema di queste robe e' proprio quando il prologo termina ed il film deve andare a quagliare: tutte le buone premesse, quando ci sono, se non c'e' sostanza vanno comunque a farsi benedire).
comunque, e' ancora al cinema e ve lo consiglio vivamente perche', nonostante tutto, e' leggerissimo, nostalgico verso gli anni '80 ed il cinema di charles bronson e soprattutto dura poco, quindi non fa in tempo ad annoiare.


drive