martedì 11 dicembre 2012

la bella gente

vorrebbe mettere in scena la borghesia di sinistra come la si metteva in scena negli anni '60, ovvero distruggendola e mettendola alla berlina sottolineando tutte le contraddizioni in essere, però all'epoca i registi avevano i controcoglioni e gli attori coinvolti ci facevano piangere dalla gioia. oggi i registi sono dei senza nome che vanno a prendere il caffè a chi decide spot televisivi, mentre gli "attori" coinvolti sono antonio catania e monica guerritore, cioè due che non spostano mai nulla in ogni loro prova attoriale di tutta la carriera né portano anche solo una persona al cinema. infatti, per lo più, si tratta di gente che campa in questo mestiere e fa la bella vita grazie a contributi statali, mentre loro si divertono a teatro per passare il tempo. sul "film": monica guerritore fa la sinistrorsa con i pruriti di coscienza quando passa in macchina sui viali di campagna con le puttane. ne vede una molto giovane e bella e la vuole aiutae. questa cerbiattina arriva in casa ma poi tutti quanti col passare dei giorni si trasformano (anche il figlio di guerritore e catania, elio germano). eh, sono dei poveri coglioni quelli che hanno scritto il film: le puttane non sono come le hanno dipinte in questo film, ovvero dei cerbiattini innocenti perennemente alla mercé di gente disincantata e senza scrupoli. la gente che aiuta il prossimo in questo modo è sallucchiona, ciocca, di solito sono proprio dei gaggi da competizione. invece le puttane sono scaltre, furbissime, ti plagiano mentalmente e si fanno sposare dal cliente, insomma: sono puttane. non in questo film da sociologi sinistrorsi del menga: la puttana è bamby. il figlio della coppia, germano, se la vuole battere e lei ha già la pancia piena ma non sfrutta la cosa a proprio vantaggio, cioè dicendo che il figlio è di germano quindi devono occuparsi di lei, no: lei si comporta proprio da cerbiattino indifeso e accusa il colpo. sempre. questa non è la realtà, la mistificano per esprimere un concetto. ma se tu per esprimere la tua idea di merda (che è proprio sbagliata concettualmente) inventi la realtà, allora per me non vali nulla, perché sei come i politicanti in tv che son disposti a dire le menzogne più indecenti conservando il loro sorrisino grazie alle facce di bronzo che tengono. amo, invece, chi esprime sì la propria idea, ma ammette che è di parte, ammette che è parziale, e cerca di trovare in sé i difetti, non li lascia elencare agli avversari, anziché sperticarsi sempre e solo lodandosi elencando i propri pregi. certo, chi sbaglia sono io: pretendere serietà e integrità da comunisti parassiti (perdonate la ripetizione) che campano grazie all'obolo dello stato e poi se ne lamentano (se governa silvio).

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