martedì 31 maggio 2011

piranha 3D


il transalpino alexandre aja alla partenza era piaciuto a tutti grazie ad alta tensione, poi gia' al secondo vagito tra gli adulti s'era arreso ai rifacimenti con le colline hanno gli occhi, che dal punto di vista registico aggiungeva nulla (ma almeno almeno evitava d'essere una sonora stronzata come halloween di rob zombie); col film successivo continua coi rifacimenti, pero' attinge dall'orientale into the mirror, qui da noi uscito come riflessi di paura (con uno stanco jack bauer); passa qualche anno e torna a replicare i film americani: il piranha di joe dante. come ho detto piu' volte, non me ne frega nulla di lasciar parlare la pancia come fanno molti mongoloidi contrari a prescindere ai remake e pronti a sbraitare non appena apprendono che qualcuno sta per girarlo (dunque parlano prima d'aver visto anche 1 minuto di trailer), pero' se nel mondo c'e' un mangiarane di merda che ogni anno e mezzo non fa altro che rifare film horror so gia' che prima o poi finiro' per incazzarmi con lui, ma nel frattempo non posso non alzare il pollice e ridere di questo quasi-capolavoro, che ovviamente sembra girato da wes craven che da ubriaco ingurgita 2 pastiglie di cialis:



e' sempre estate e' sempre giorno e fa sempre caldo, quindi ci si toglie anche i pochi francobolli che si hanno addosso, non senza ammiccare, mordersi le labbra ed accompagnare la "svestizione" con baci saffici. ma se dopo 4 minuti ancora nessuno si e' fatto strada nel corpo delle studiosissime colleggiali, ovviamente lo si grida per farlo sapere:


ma dopo 30 minuti di tette urlanti e party senza soluzione di continuita', come al solito, qualcuno (il solito stronzo sempre sobrio in un angolino) ricorda che questo in teoria e' un film horror, ed allora:


mhm, non ci piace. l'azione vien cassata da tutti dato che da sbronzi davanti a quel "rosso" si potrebbe pensare che la stupida oca ha il marchese ed a quel punto chi la scopa piu', ma si rimedia:



jerry o'connell, il vecchio amico ultraman, nel "film" co-protagonista nel ruolo di barman intento a preparare tequila boom boom in bicchieri particolari:



nel 2012 arrivera' il seguito.



piranha 3D DVD-RIP

lunedì 30 maggio 2011

beastly


da adolescenti (a seconda degli anni) vivevamo di singles, nirvana, pulp fiction, grosso guaio a chinatown, clerks, animal house, napalm death, american pie: ci sentivamo tutti nichilisti ed eravamo disincantati, pero' il lato sognatore e romantico ce l'avevamo eccome: cure, bauhaus, siouxie, depeche mode e tanti altri erano li' a farci compagnia. il risultato? se qualcuno andava con una puttana non ci scandalizzavamo (anzi, sino a pochi anni prima i padri, ma soprattutto zii e cugini adulti, solevano portare a "diventare grandi" dalle puttane, in uno splendido rito iniziatico che in un modo o nell'altro riguardava tutti: ai maschi la puttana, alle femmine il ciclo); vedevamo una pornostar in parlamento e riuscivamo ancora a riderne (anzi, c'aspettavamo anche miss pomodoro ed eva orlowski), sapevamo di boncompagni con le ragazzine ma riuscivamo a scherzarci su (anche perche', teste di cazzo dell'era moderna, se gianni a 40 e passa anni e' stato per anni fidanzato con isabella ferrari che ne aveva 13 e, molti anni dopo, da ultra-cinquantenne e' stato fidanzato per altri anni con claudia gerini, che ne aveva sempre 13, per quale motivo si parlava di pedofilia? quale violenza, quale coercizione? ognuno decide sempre scientemente con chi stare, con chi fidanzarsi; ci son persone che vivendo sotto una campana di vetro non sanno vivere manco a 40 anni ed altre che a 13 son gia' donne in grado di tener testa a uomini molto piu' grandi di loro), ma soprattutto non e' la rai poteva andare tranquillamente in onda (pensateci: oggi non potrebbe esistere, vi direbbero che e' illegale ed immorale) senza che qualche associazione di genitori ci fresasse le ovaie ledendo la nostra liberta' ciarlando di "pedofilia" e cazzate simili. eh gia', perche' siccome crescevamo per strada e stavamo sempre per i cazzi nostri da dopo pranzo sino a sera, noi i pedofili, o in genere il "male", l'incontravamo eccome, sapevamo dove poterli incontrare e quando, dunque era sempre una libera scelta, gia' a 10 anni avevamo il libero arbitrio: sapevi sempre cosa fare, dove andare e quali rischi correre.
cosa e' cambiato? per colpa dei bombaroli ed il loro carnevale personale, il 9/11, il mondo e' cambiato ed in peggio.
non si e' piu' liberi di poter vedere "non e' la rai"; non si e' piu' liberi di vedere adolescenti imparentati scopare tra loro, dire continuamente parolacce, bere di pomeriggio e tirare coca; non si e' piu' liberi di vedere un vecchio porcone scopare puttane senza brandire forconi e darsi alla caccia alle streghe (ruby, per colpa di questo pseudo-movimento neocon, per questi perbenisti comunisti, non puo' entrare in una discoteca senza venir vilipesa e fatta oggetto persino di sputi). una volta avevamo animal house
o pulp fiction o trainspotting, i ciellini di oggi hanno questo film, twilight ed high school musical; noi avevamo nirvana, alice in chains e korn, oggi hanno i thrice, 30 seconds to mars e compagnia. la differenza c'e' eccome e, purtroppo, si ripercuote sull'opinione comune, sulla societa' (pare che berlusconi debba dimettersi perche' scopa), sulla gente, nella vita di tutti i giorni (quel che accade a ruby, vittima della caccia alle streghe, con adolescenti nel ruolo di puritani savonarola). poi c'e' anche una costola di questo cancro "emo": i film indie con michael cera (juno, nick e nora, etc) e compagnia.
certo, alcune precisazioni vanno fatte. gli "estremi" nella nostra generazione sono pietosi; persino certe ragazze, influenzate a livello generazionale da tutta la roba tipo pulp fiction, welsh e trainspotting finivano per non lavarsi, per comportarsi da fattone di merda financo ad andare in giro scalze (ma che cazzo vuol dire? essere "alternativi" al pulito? oh, lavarsi?? il sapone?? io ancora non le capisco...); l'altra faccia della medaglia e' una quindicenne ciellina che sorride a tutti in pubblico, veste bene e fa pompini di nascosto; tra le due, indubbiamente, meglio la seconda perche' per lo meno si lava. tuttavia, tolte le degenerazioni, tra la fine degli '80 con la fine del comunismo, l'avvento dei "nichilisti" e dei "pulp" da una parte ed i twilight, anne rice e juno di oggi non c'e' paragone: noi siamo stati piu' fortunati ed oggi siamo con la mente piu' libera (giudichiamo le cose per quello che sono e non per quello che la societa' vorrebbe che fossero). c'e' piu' gusto a comportarsi da animali incivili e sboccati a 16 anni perche' il piu' delle volte, da adulti, una volta spremuto per bene quello spleen ci si comporta da persone normali. invece, delle persone alla juno non ci si puo' fidare perche' dietro quella facciata acqua e sapone, comitato per la vita e sorrisini alla high school musical si nascondono tante anna maria franzoni in erba (non credo sia un caso se il consumo di antidepressivi nell'adolescenza sia in pauroso aumento, che va di pari passo col numero di sociopatici).

the hoax - l'imbroglio


richard gere m'e' sembrato sempre matto come un cavallo, ma da un bel po' di anni a questa parte mi sembra sfortunatissimo e col cervello alla frutta: non azzecca mai un film, nemmeno per sbaglio. lasse hallstrom e' un regista che tutti conoscono: buon compleanno mr. grape, qualcosa di cui sparlare, le regole della casa del sidro, chocolat, the shipping news, il vento del perdono, casanova, hachiko e dear john. come potete notare da par vostro, come regista non vale nulla: attorucoli perennemente col broncio in favor di camera, pietismo a go-go, finti problemi spacciati per problemi, nulla da raccontare raccontato come fosse qualcosa di importante, stronzate new-age e da teletubbies, etc.
questa vicenda e' la macchinazione di una truffa (lo scrittore gere non riesce a farsi pubblicare quindi inventa d'essere autorizzato da howard hughes a curare la sua biografia), ma siccome in cabina di regia non c'e' mario monicelli l'argomento non punge come dovrebbe e non fa affatto ridere come (in teoria) il trailer lascia intendere, per lo piu' ci si noia.


the hoax

sabato 28 maggio 2011

red


il cinema post-azione mi piace, anzi di solito tendo a preferirlo al cinema d'azione odierno perche' -ovviamente- abbonda d'ironia, contrariamente a certi film d'azione sparapose con personaggi cattivoni ed eroi de noantri che ci credono sempre troppo. cio' nonostante, si puo' dire che questo e' carino e che l'acme, credo inarrivabile, del post-azione e' true lies (a cui, tra l'altro, questo fa riferimento e copia piu' o meno esplicitamente qualche scena).



RED ita

venerdì 27 maggio 2011

il dilemma


l'unico dilemma a riguardo e' quanto poteva essere strafatto ron howard per aver accettato di prender parte a questa merda. perche', bisogna specificarlo, ritchie e' uno che in carriera ha diretto, tra gli altri: turno di notte, splash, cocoon, gung ho, fuoco assassino, cuori ribelli, cronisti d'assalto, apollo 13, ransom il riscatto, ed tv, il grinch, a beautiful mind, cinderella man, il codice da vinci e seguito, frost/nixon. dunque il dilemma sorge proprio spontaneo: ma come si puo' dirigere una stronzatina innocua come questa? ho visto praticamente tutto di vince vaughn (the cell, zoolander, dodgeball, old school, anchorman, 2 single a nozze, thumbsucker, ti odio ti lascio ti..., into the wild, l'isola delle coppie) ed alle prese con stronzate che non facessero ridere per nulla non l'ho visto mai, dunque proprio non ci si spiega.
lo script del film e' orripilante, con un "argomento" del genere avere come minimo dei dialoghi toghi era il minimo; qui, invece, oltre ad avere dei dialoghi pessimi vediamo due attrici del calibro di winona ryder e jennifer connelly ridotte al ruolo di piante ornamentali, anche se a winona qualcosina-ina-ina almeno lasciano fare. qui erano tutti veramente alla frutta.


il dilemma (delle corna)

giovedì 26 maggio 2011

con gli occhi dell'assassino - los ojos de julia


i prodotti di genere anche quando sono degenere non li si manda a fanculo proprio perche' trattano un genere; il piu' delle volte trattasi di cinema che non si da' arie, che non sale su un piedistallo avendo l'ardire di spiegar qualcosa, ma in questo caso ci si va paurosamente vicini (a mandarceli). avevamo lasciato la bellissima belen rueda a the orphanage e la ritroviamo qui perche' tentano di sfruttare l'onda lunga di quel film, ma falliscono sia al botteghino (ma come lo ripeti quell'incasso? mission:impossible) sia nel film in se'. certo che se belen deve prender parte a stronzate riuscite malissimo come questa allora tanto vale rimanere a lavorare nelle versioni spagnole de il medico in famiglia e dei cesaroni. non fatevi ingannare dal trailer, buttereste i soldi.


con gli occhi dell'assassino

mercoledì 25 maggio 2011

jonah hex

il fumetto e' buono e l'idea e' sempreverde (john malkovic brucia moglie e figlia di jonah, josh brolin, il quale se la prende quel tantino), pero' la resa fa pena; dura poco piu' di un'ora e riesce ad annoiare e questa e' colpa di una regia inesistente e della gestione dei dialoghi da sbadigli (dovrebbero essere tutti cattivissimi, invece sembra un film disney). c'e' megan fox nel solito ruolo ornamentale femminile discinto.

jonah hex DVD-RIP ITA

martedì 24 maggio 2011

la cura del gorilla


FATEVI SOTTO! il film e' imperfetto, girato con pochi soldi, etc... pero' merita la visione. mi spiace che abbia incassato solo mezzo milione di euro. l'autore del libro e' sandrone dazieri: ha scritto parecchi film sul "gorilla" (qui claudio bisio -alla miglior interpretazione in carriera), che e' uno pseudo-investigatore privato con sdoppiamento della personalita' (al solito: ha un lato di luce ed una meta' oscura...). sempre tratto da un libro di sandrone dazieri e' cemento armato, che pero' fa schifo per questi motivi: a differenza di questo, che e' migliore anche solo per il fatto d'esser privo del numero spropositato di canidi, NON ha quelle perline di umorismo che riescono a scaldare il tutto, rendendolo piu' accattivante. ovviamente, non e' che siamo dinanzi la rivoluzione del polar, ma per quanto riguarda me che adoro il genere lo consiglio tranquillamente.


la cura del gorilla

lunedì 23 maggio 2011

fish tank


se questo e' il BEST BRITISH FILM of the year allora nel regno unito stanno messi malissimo. non e' affatto FUNNY ne' PROFOUND c0me vorrebbero far credere nelle varie locandine (va be': "oste, com'e' il vino?", "buono!"). poi, che altro? non siamo dalle parti della pesantezza offensiva verso l'intelligenza che risponde al nome di precious (quell'obbrobrio fa venir voglia di rivalutare la schiavitu' in america...), che' qui il dramma (?) fortunatamente e' tratteggiato ed usano la punta di fioretto; tuttavia questa roba non e' giustificabile in alcun modo perche' la trama si riassume in due righe e dato che non succede NULLA far durare questa roba due ore e' cosa da pazzi. mi spiego peggio: se proprio devi fresare le ovaie a tutte noi con film di due ore senza trama, per giunta sceneggiati alla membro di segugio: okay, fallo pure, pero' magari chiama un "volonte'" della situazione, cosi' ti tiene in piedi il film da solo. in questo modo, tra l'altro, si darebbe modo ai cialtroni della critica di uscirsene con banalita' soporifere tipo: "il film e' discutibile, ma c'e' da registrare la grande interpretazione dell'Artista Assoluto che lo tiene in piedi da solo...", magari poi si potrebbe chiosare con frasi tipo: "...gettando, infine, il cuore oltre l'ostacolo"; se tu, invece, fai recitare ubriaconi, canidi e ragazzini handicappati presi a caso, be', mi annoio (dato che gia' in partenza il film non c'e').
anyway ecco il riassunto:
la tipa della locandina ha 15 anni, la madre e' una zoccola ubriacona che non fa nulla oltre che, appunto, bere e scopare. gia' ad inizio film un suo amante sulla quarantina, quando ospite in casa, adocchia la figlia della locandina e si capisce dopo 1 minuto di film che prima o poi scoperanno: purtroppo passano ore ed il "dramma" (lei lo desiderava ardentemente, fantasticava quando non lo spiava, e' lei a creare la situazione, alla fine rimane contenta) si consuma solo a fine film. e poi? fine. e nelle altre 2 ore? giornate comuni in cui accade nulla. fine, raus, nisba, nada!

ripeto, non lo mandi a fanculo sol perche' non spinge eccessivamente sul dramma, non la menano con l'ottusita' da signora lovejoy ("oddio! NESSUNO PENSA AI BAMBINI?! questi sono reati!"), pero' e' indifendibile e dedicato esclusivamente ai palati "raffinati" di quei dementi che credono di capire qualcosa di cinema per poi andare a sciropparsi haneke, lost in traslation, etc.


fish tank

solitary man


il ruolo di michael in teoria e' quello di gordon gekko al crepuscolo, dunque ancor piu' cinico e amaro (perche' forse gli rimane poco da vivere); in realta' sembra di assistere ad una stucchevole fiction italica sul libro cuore: pietismo a go-go, lacrimoni facili, michael mette il broncio con amici e parenti per farsi compatire e via cantando. per altro, con questo ruolo crepuscolare e' miseramente fallito anche con wall street 2. nel genere in italia pupi avati ha stracciato chiunque grazie al bellissimo il figlio piu' piccolo; ah gia': i registucoli alle prese con questa stronzata non sono quel mastodonte di pupi.


solitary man ITA

sabato 21 maggio 2011

i tenenbaum


all'epoca tutti "!!!" per i tenenbaum, ma rivisto dopo anni m'ha fatto addormentare. ormai si puo' dire: wes anderson e' il classico regista da una botta e via. ripeto, questo mentre lo vedi e' "!!!!!!!!!" e dopo la visione quando ne parli con chiunque e' "!!!", ma se lo riguardi ti fa addormentare; gli altri film invece sono meglio dei sonniferi: le avventure acquatiche di steve zizou zidane sembra scritto da uno di 12 anni a cui son piaciuti i tenenbaum, infine il treno per il darjeeling sembra scritto qualche anno dopo sempre dal ragazzino di cui sopra, pero' ormai cresciuto e passato -non indenne- da una lobotomia parietale.

venerdì 20 maggio 2011

un'altra giovinezza - youth without youth


tutti noi vogliamo molto bene, no: tutti noi amiamo tantissimo francis ford coppola, quindi saperlo, alla fine della sua vita, alle prese con questo film (rimpiange la giovinezza che fugge tuttavia) ti fa venir voglia d'andarlo a cercare per abbracciarlo e dirgli quanto gli vuoi bene, pero' si dorme parecchio. qui e li' ci sono alcune scene che sara' impossibile dimenticare, talmente sono indelebili, particolari e toccanti; a livello visivo e' davvero affascinante (ed al limite lo consiglio come saggio: ecco chi sono i veri maestri, ecco chi puo', anche al termine della sua vita, riuscire a tinteggiare la celluloide come giotto), pero' onestamente ho fatto davvero fatica ad arrivare alla fine (tanto che ho dovuto andare in cucina e tornare dopo 15 minuti con bucatini all'aglio, olio e peperoncino special-version per riuscire a completare la visione).


un'altra giovinezza ITA DVD-RIP

giovedì 19 maggio 2011

we want sex


andrea occhipinti, creatore della casa di distribuzione lucky red, e' una zecca di merda. nel corso dei 15 scabrosi anni di produzione, tranne quei rari casi in cui -sculando- e' riuscito ad accaparrarsi la distribuzione per l'italia di film importanti come the others, magdalene, old boy, mare dentro, I love you phillip morris (anche se spesso non ha incassato un benemerito...), ha distribuito sempre e solo film di merda fumante, tra cui: l'amore molesto, la felicita' non costa niente, una canzone per bobby long, reinas il matrimonio che mancava, viva zapatero!, 4 mesi 3 settimane 2 giorni, funny games, the millionaire, valzer con bashir e -non se lo potevano far mancare- silvio forever (...). (ah, per la cronaca, l'autore di quell'offesa all'umana intelligenza -nonche' cartina di tornasole per scoprire chi e' coglione -se guarda quel 'film', lo e'- e' roberto faenza, ovvero questa personcina qui. non credo di dover apporre ulteriori commenti).

siccome al cinema questo fallito che non capisce nulla di niente NON INCASSA UN CIUFOLO, cosa ti combina? cosa ti combina mo' te lo dico (mettiti comodo). in pratica prende un onesto (in italia mai l'avrebbero fatto cosi'. per dire, da noi esce signorinaeffe) e noioso film inglese sull'acquisizione dei diritti di lavoro da parte della donna durante le proteste sessantottine, che si intitola made in dagenham, lo tramuta in WE WANT SEX, per altro infarcendo il trailer delle scene inutili e futili (quelle che si definiscono "di raccordo" e che di solito servono per far aumentare l'attenzione negli immediati minuti successivi, spezzare la tensione dopo minuti "pesanti", etc), ovviamente mentre le donne sono in bikini intente a sorridere; poco importa ad occhipinti se lo striscione da stadio che effettivamente le donne sventolano piu' volte sia 'WE WANT SEX EQUALITY" e se il film tratti esattamente la parita' sessuale nel mondo del lavoro: a lui interessa solo gridare in caps-lock: SESSUALE, mentre del lemma 'parita'' non v'e' traccia. chiaramente, le puntualizzazioni sul titolo sono stronzatine minori, ma servono, oltre che comunicare che leggere certi titoli fa cadere le braccia, a sottolineare che nonostante il film sia serio e politico, pur di attirare (?) qualcuno ci si attacca alla canna del gas. a quel punto tanto vale infarcire il trailer di altri messaggi subliminali degni dei fini intellettuali che sono: panoramica su tette bagnate, mano di donna che passa su e giu' su tette bagnate, latte che cade denso su tette bagnate, gridolini e mugolii di donna che osculta le proprie tette (bagnate) e cosi' via. tanto, che problema c'e'? infatti, non stupisce saperlo, poco dopo, alla distribuzione di silvio forever.

mercoledì 18 maggio 2011

machete


un po' tutti lo si era visto direttamente all'uscita statunitense, ovvero nel divx americano non sottotitolato; poi si e' atteso qualche tempo per vedere assieme ai propri cari una piu' consona versione in DVD ovviamente con l'aggiunta di sottotitoli spartani; infine lo si era messo da parte e dimenticato. l'uscita al cinema in italia, con ritardo colpevole da parte dei distributori (ma saranno scemi? c'era un'attesa di nicchia, ma comunque notevole e, a giudicare dagli incassi, non oso pensare a quanto avrebbe incassato uscendo 1 anno prima...), mi permette di riapprezzare al cinema questo divertentissimo "film" comico, di dare soldi e tributare chi li merita (anche se spiace veder qui in mezzo la lucky red) e nondimeno di continuare a pensare che si e' persa l'occasione per fare il "botto" cinematografico. michelle rodriguez e' il nuovo kurt "yena" russell. e c'ha anche il djset metalloso:

martedì 17 maggio 2011

il responsabile delle risorse umane


del tutto casuale il fatto che la cover di questo breo-film ricordi quella qui accanto di little miss sunshine; cosi' com'e' casuale, del resto, il fatto che nella locandina ci sia lo stesso identico tipo di mezzo di locomozione; cosi' com'e' casuale che anche questo film sia un "on the road" in cui si viaggia per riscoprire se' stessi e l'"anima" che si e' persa, oppure perdersi di nuovo per poi ritrovarsi, per poi finire -casualmente- a tarallucci e vino.
il film, tratto dall'omonimo romanzo di abraham yehosua (e' ebreo), gira tra i piu' o meno poveri di gerusalemme, poi tra i poverissimi rumeni, tra i poveri ubriaconi post-sovietici (con tanto di divise, carri armati impolverati, bunker, etc) e invece di usare il dramma, attraverso l'on the road, per far sorridere (come little miss sunshine e come, del resto, buona parte della straordinaria filmografia di monicelli: sorridi dei drammi, che' tanto se piangi non cambia nulla, se non che stai peggio), lo usa per far "riflettere" (le virgolette), per intenerire lo spettatore col dramma (tranne qualche caso di comicita' mal riuscito) e fargli commentare a fine film, quando si mette in circolo con gli amici, frasi di cotanta brillantezza: "certo che nel mondo c'e' tanta sofferenza", "certo che nel mondo ci sono i bambini poveri", "e non solo", "certo che in fondo la gente di israele e' buona, forse dovremmo voler loro piu' bene: poveri israeliti". io a volte penso che quello "stato" illegale dovrebbe saltare in aria tutto insieme con tuutta la gentaccia che c'e' dentro, e questo perche' spesso e volentieri non perdono occasione di comportarsi in maniera deprecabile, per di piu' sbattendoti in faccia che lo fanno in nome di un libro fantasy.
domani vado alla feltrinelli e, in nome dell'ultimo libercolo di terry brooks, andro' in giro a sgozzare tutte le persone che -a mio insindacabile giudizio- non saran veri esseri umani bensi' dragoni cattivi mascherati da tali (un po' come in essi vivono); poi quando qualcuno avra' da dire 'a' io replichero': SEI NAZISTA! SEI ANTI-SEMITA!! tu mi ODI!!!

andiamo proprio bene.


il responsabile delle risorse umane DVD-RIP