mercoledì 1 ottobre 2008

signorinaeffe


io non capisco il senso di attardarsi in un terreno stra-abusato come quello dell'italia dei comunisti scioperai e dei sindacati anni '70 in rivolta. basta prendere un libro a caso, leggere la pagina con tutti i dati storici/di cronaca e l'ultima pagina con l'opinione finale di chi ha scritto il libro. e bon, 2 paginette. un'ora e mezza al cinema per 2 paginette? eh ma la regista e' furba: "e allora io allungo il brodo!". come? una storia d'amore finita male, i sogni infranti, i rimpianti, i sogni irrealizzati. (...) ma vaffanculo puttana, la prossima volta il brodo allungalo col dado, o -se proprio devi- basta fare cosi': chiama la bellucci e falla stuprare da un cane in seguito ansante e supino intento a leccare il suo seme mescolato agli umori di quella cagna, almeno intrattieni come si deve (e avrebbe incassato 10 volte tanto).
ma poi ora che ci penso che cazzo di scelta e' prendere filippo timi? quel balbuzia non recita come si deve e ancora legge le battute (la mora invece e' brava); ecco, se avesse ripreso quel balbuzia di filippo timi mentre ta ta-ta-taaaa rrrtagliava allora le risate avrebbero giusticato la visione, ma cosi' e' uno sterile documentario che non dice nulla che gia' non sappiamo+storia d'amore col classico rimpiattino vecchio di centinaia d'anni.

le donne non dovrebbero fare cinema, ci sono gia' tante case da tenere in ordine.

signorina effe

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