venerdì 14 giugno 2013

le fate ignoranti


le fate ignoranti è l'unico film di ferzan ozpetek che valga la pena ricordare, oltre ad il bagno turco, suo debutto con alessandro gassman, che presentava qualche sintomo ma non la malattia che rappresenta il frocio turco al cinema, ovvero: scimmiottamento di almodovar, girotondo con i protagonisti a tavola, carrellata sui pasticcini. dopo questo film, perché per lo meno questo lo si può definire ancora un film a prescindere dai pareri personali, il diluvio universale: la finestra di fronte è un'esilissima storiella che, a scriverla, entra nel retro di un francobollo ed avanza spazio e se non fosse per il continuo comico-involontario (che per lo meno faceva uscire dal cinema con un umore pazzesco) verrebbe voglia di smontarla per farla diventare: la finestra in fronte; cuore sacro peggiora, se possibile, ulteriormente il livello attenuando il comico-involontario in favore di un insolente sostrato insultante, quindi al termine della visione ci vuole il maalox (per quelli che al termine della visione ci sono arrivati); dopo due tonfi pazzeschi, uno dietro l'altro, la checca si sente messa alle strette, la cosa inizia a piacergli e sforna saturno contro, uno sbadiglio per via delle idee_zero seppellisce il suo ritorno all'ovile; dunque, siccome la mente ormai da anni è persa e obnubilata da incommensurabile sovrastima di sé, lascia l'ovile per dedicarsi ad un'intramuscolo: un giorno perfetto (un auspicio?), sul quale credo d'aver detto tutto con la "recensione" e relative fotine esplicative; con mine vaganti si torna all'ovile ma per poco: si rimescola la minestra, cambiando qualche attore/incastro ed a forza di rimescolare il piatto non sta in piedi, se non per le coppiette coatte analfabete e proletarie che, desiderose di un film impegnato (non è una battuta) si dirigono verso quei lidi, perché la fascia di mercato di questo "regista" è costituita per la maggioranza da queste persone: le coppiette coatte analfabete (quando sceglie lei, ovvero quando si prendono una vacanza da bruce willis), le checche e le obese col gatto. magnifica presenza è l'ovvio passo più lungo della gamba e nel prossimo futuro lo attendiamo con l'ennesimo imperdibile protagonista intento a mangiare pasticcini e perdersi in "battute" sui gay che parrebbero prese da un cinepanettone medio-basso.

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