martedì 25 gennaio 2011

il grande sogno


nell'etichetta "a come il cinema italiano" l'accezione e' negativa: quando il cinema nostrano dimostra d'essere del livello piu' infimo possibile, praticamente prossimo alla merda pressata, chiamo in causa l'etichetta a come il cinema italiano. gente, questo e' un monito: dobbiamo ricordare quanto facciamo schifo per tenerlo sempre a mente col fine di evitare certi obbrobri e certi nomi in futuro. dobbiamo inserirli nella nostra "lista nera" col fine di non dare MAI PIU' i nostri soldi a loro.
con "loro", in questo caso, alludo ai parassiti sinistrorsi infami e nemici della patria che hanno creato questa montagna di merda chiamata il grande sogno. in realta' quel periodo era il grande delirio, il grande incubo, la grande stronzata. di "sogno" c'era ben poco, perche' i sogni son belli, mentre nel '68 i comunisti italiani -la razza piu' stupida dell'universo- erano seriamente convinti che gli operai volessero seguirli. di piu': il gregge belante andava in giro compatto con le foto di mao. dico le foto di MAO. parlando, tra l'altro, di non-violenza, basta guerra in vietnam, eccetera. tutto questo sventolando foto di MAO. non so se rendo l'idea.
dinanzi questo delirio, delle due l'una: o i comunisti sono veramente tutti handicappati a tal punto da far spanciare dalle risate, oppure non hanno mai studiato la storia ne' si sono mai informati.

il gregge belante manifesta per la pace incitando MAO. il democratico MAO. il pacifista MAO. l'ottimo politico a livello sociale MAO. ed oggi non sono cambiati di una virgola: continuano a far ridere in ogni frangente.

aveva ragione lui: turiamoci il naso e votiamo dc.

poscritto consiglioso:
cliccate la ranocchia e guardatelo: vi farete due risate.

poscritto attoriale:
raramente credo di aver visto delle cagne piu' cagne di jasmine drinka.

poscritto registico:
davvero simpatico michele placido. dice le kritikine al governo berlusconi ma usa costantemente i soldi del suo governo per fare film non pagando tasse e pretendendo agevolazioni fiscali che gli altri italiani (quelli che lavorano) non hanno. davvero un anticonformista! per fortuna che la sinistra si puo' avvalere di questi intellettuali!!

il grande sogno

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