domenica 11 novembre 2012

quella sera dorata

inizi a guardare questa stronzata da già iniziata; chiedi quanto ti sei persa e ti dicono: "solo 10 minuti", dunque pensi: "ok"... non mi son persa niente. man mano che scorre il prologo, non sapendo un'h del film in questione, inizi a pensar male: mhm... pare una di quelle stronzate alla ivory... andiamo bene. in pratica c'è anthony hopkins, padrone di casa e capofamiglia, che spara stronzate in continuazione, aforismi e massime le chiama lui, in giro per casa senza mai fare un cazzo, mica lavora. pensi: ti credo che spara stronzate senza soluzione di continuità: non fa mai nulla; se andasse a lavorare avrebbe meno tempo per sparare stronzate, rincaserebbe con la sola voglia di togliersi le scarpe perché dolgono i piedi, poi si getterebbe sul divano e dimenticherebbe la giornata di merda grazie alla tv. e invece no: anthony non ha mai un cazzo da fare, gira per casa col cappello bianco, vestito di lino bianco, elegantissimo, e spara stronzate per tutto il tempo. dimenticavo: sembra un arteriosclerotico completamente al di fuori della realtà, manca solo un po' di bava alla bocca ma per il resto ci siamo. ma ora passiamo alla coprotagonista. stranamente, non li sceglie mica i film di merda eh, no no, ci abbiamo charlotte gainsbourg: pare sotto lsd, passa le giornate attorno i giardini/boschi della magione a cogliere fiori rimanendo estasiata dal loro profumo. non sto scherzando. poi ci sono altri mongoli che girano per casa senza fare nulla, a meno che per voi stare dentro casa a cucinare, spolverare e andare a fare compere corrisponda a "qualcosa" (?) all'interno di un film. non parlano nemmeno di qualcosa di importante, semplicemente se ne stanno in questa mega-magione stile liberty in vacanza senza dire né tantomeno fare qualcosa di "importante". tra virgolette perché non è che in vacanza si debbano fare necessariamente cose importanti, anzi, ma almeno ci si dovrebbe divertire. cazzo ne so: è cinema, fammi vedere che fai cose pazze e fuori dall'ordinario, fammi vedere che te la godi, fammi rosicare per invidia. così io ti guardo, ti invidio, se ti diverti nel film poi per la proprietà transitiva mi diverto io a vedere che ti diverti, toh, se sei abbastanza bravo magari mi viene voglia di viaggiare, poi BOOM!, volendo si potrebbe arrivare allo stato di grazia a cui tutti i film della storia di tutto il mondo auspicano: permetterti di andare altrove con la mente, pensare ai fatti tuoi, alla tua vita, spesso ai sogni che non realizzerai mai (per questo continui a sognarli, no?). e invece no. loro non fanno MAI un cazzo. tu li guardi lo stesso, però (pensa che furbizia). tu li guardi e li odi. alla fine scopri che il film è pure di james ivory. strano.

poscritto registico: sovente l'incipit delle descrizioni di ivory è: "il più europeo tra i registi americani". correggo: è solo il più coglione.


 quella sera dorata

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