

gli ebrei al cinema hanno rotto i coglioni a tutti, anche alle zecche. paul schrader sara' intelligentissimo, pieno di amici interessanti (tutti molto artisti e con tantissimi progetti per la testa e dischi dipinti libri film pronti all'uscita), pero' guarda da un'altra parte mentre il mondo se ne va per i fatti suoi. certo, se i premi cinematografici li danno gli ebrei e se i distributori cinematografici piu' importanti sono ebrei magari e' tanticchia ovvio continuare a rompere i coglioni al mondo con certi film, ma le menti migliori del nostro mondo dovrebbero essere al di sopra di tutto questo, e non turarsi il naso perche' almeno cosi' lavorano (spero sia stata questa la motivazione: le bollette). si salva a tratti solo la prova di jeff goldblum.

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