martedì 30 ottobre 2012

the rum diary - cronache di una passione

ora ho finalmente capito come mai rum diary ha faticato per avere una produzione ed una distribuzione: il materiale è immondizia, non vale nulla. il regista è un senza_nome coadiuvato da quell_altro, dunque il tutto scorre via anonimo e privo di stile come una qualsiasi fiction su raiuno, e johnny depp dimostra ancora una volta di non essere in grado di tenere in piedi un film da solo (non è mica kate winslet, cate blanchett, di caprio, ryan gosling, etc). tolto il contesto droga, alcol, "pazzia" non rimane nulla perché non c'è alcuna trama, nulla da dire né da fare, uno scopo da raggiungere, nada, il vuoto assoluto. supercialmente c'è johnny sempre ubriaco o fatto di qualcosa, ma, appunto, il film è superficiale perché tolto quello non c'è altro; la cosa non sarebbe neanche un problema se il testo valesse qualcosa e il regista avesse qualche capacità, ma dato che non è così non si ride MAI per due ore di film in cui gli attori si drogano e bevono, ed è un'impresa titanica non far ridere mai lo spettatore con premesse del genere. infatti, già ad inizio film si avverte la netta sensazione che il film arranca di brutto, magari tranne qualche sporadico abbozzo di risolino a denti stretti. ed il risultato, dato l'argomento, non può che essere umano: la sensazione di trovarsi ad una festa in cui tutti (gli attori del film) sono sballati, stravolti, devastati e divertiti, mentre tu (lo spettatore) sei l'unico sobrio. non poteva non essere un flop colossale anche al botteghino.


the rum diary

2 commenti:

Lord_F_L ha detto...

Vanessa, dove cazzo sei finita. C'e' gente a cui manchi. Fatti viva su feisbùk, non so. A Hattrick come butta? Io sono sempre in VIII.. Faccio schifo al culo dei negri morti di ebola. :-( Vabbe', dai, ciao.

vanessa ha detto...

Ma ciau!
Hattrick ho lasciato perdere, dopo 6 anni poteva bastare. Su facebook non mi va: alcune richieste da quel "gruppo" anni fa erano arrivate, ma non ho dato seguito.