lunedì 5 ottobre 2009

basta che funzioni


il solito vecchio woody che parla andando a braccio al baretto con gli amici nel cuore di manhattan, con gli amici sempre piu' annoiati, con i discorsi sempre piu' triti e con le facce sempre piu' invecchiate. negli ultimi 10 anni ha spaziato e variato un po' il brodo, tra l'altro continuando ad inanellare capolavori a profusione. oggi, dopo il peggior film di sempre nella sua intera filmografia, e' dovuto ritornare all'ovile, come spesso capita. infatti, 'sto film e' un po' come "enemy of god" dei kreator, per chi tra di voi mastica di botanica*.

unica parte veramente divertente: il siparietto gay (almeno e' meno abusato rispetto agli sfotto' sulla manhattan radical-chic dell'east-side...)

commento da parte di elisa: spallucce, perche' da quando nella vita di woody mancano figure importanti/ingombranti come diane keaton e mia farrow, nel suo cinema la donna si riduce ad essere sempre e solo la solita costola di adamo: un suppellettile, un contenitore vuoto utile solo per contenere seme (e a far ridere involontariamente). se non fosse un ebreo snob ricchissimo, spiacerebbe e la sua vita farebbe pena.


* = quindi e' vegetariano?

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