

non e' stato accolto bene come
collateral perche'
il film e' banale,
certe svolte sono prevedibili, eccetera, eccetera. ma certe considerazioni sono da emeriti
coglioni:
miami vice era il festival della prevedibilita'! era un (
il) telefilm
intrinsecamente stupido ed era bello per quello.
sonny prima indagava sulla droga, poi trombava (
sempre) la bellissima moglie/figlia/sorella del narcotrafficante (
brutto, sporco e cattivo); verso la fine dell'episodio, dovendo scegliere tra
la pulzella e la pula, sceglieva (
sempre) la pula e cosi' alla fine vera e propria affogava il suo dispiacere con l'alcool e sfogava la sua depressione cosmica (
che durava sempre lo spazio di un episodio) andando -
corrucciato- sul lungomare per intense camminate solitarie (
con sguardo basso), con annessa telecamera intenta a riprese
"ad allontanare" fatte dall'elicottero ed in sottofondo struggenti canzoni come
ogni rosa ha le sue spine (
poison docet). questo e'
il manifesto del festival della stupidita'! miami vice e'
sempre stato questa roba. quindi non capisco che cazzo di commento sia
"e' banale". e' un po' come dire:
"splatters gli schizzacervelli non e' un bel film perche' schizza il sangue ovunque" (stubedo e' chi lo stubedo fa?).
tra le altre cose... verso la fine del film
la perla assoluta: la canzone (paura) sul finale del film l'ascoltate
qui (in un'interpretazione della madonna di qualche mese fa in dublino, che tra l'altro e' la citta' di
colin farrell). ai confini col capolavoro per maestria.
poscritto attoriale: del negro frega cazzi, ma colin ormai
merita una voce tutta sua e mi scuso per non averla creata prima. analisi in pillole della carriera: daredevil (3), alexander recion (6), the new world (8),
chiedi alla polvere (4/8),
sogni e delitti (8),
pride and glory (5), in bruges (8), parnassus (ancora non visto) e triage (idem con patate).
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