mercoledì 5 maggio 2010

agora

riassunto di questo capolavoro: giordana bruna aka galilea galilee aka ipazia insegna nel cottolengo (cristiani, ebrei ed altri credenti ai libri fantasy) ed usa le costruzioni e i legnetti per farsi capire meglio; il suo giovane maggiordomo si prende una cotta per lei e col tempo prova a stuprarla; lei, cosi' come giordano e galileo, e' buona e perdona, dunque lui piange e si smoscia (e senza cazzetto non puo' piu' continuare lo stupro). bin laden ed i suoi accoliti, in quanto maledetti neanderthal bombaroli conturbanti rompono i coglioni a tutti bruciando libri come i nazisti (con i quali hanno in comune la demenza -fate un giro dalle parti di generale carrozzella per i chiarimenti) ed in generale cacando il cazzo come le mosche di notte in agosto quando ti si posano in faccia mentre stai dormendo (non bastano tutti i santi del calendario). dopo 2 ore il film finisce copiando braveheart con i pezzi sparsi dappertutto ma a differenza di mel gibson ipazia non grida "liberta'" ne' altro: si fissa con quel cavolo di cerchio e muore sorridendo.


amenabar e' uno dei miei registi preferiti in assoluto: spesso sia io che clint eastwood siam d'accordo con quel che dice (mare dentro), lo trovo registicamente eclettico (da una parte questo, dall'altra the others), con un grandissimo senso dell'umorismo (tesis) e dalle idee innovative (apri gli occhi); idee che puntualmente son state copiate da TUTTO il MONDO (il sesto senso e via via tutto quel filone e' stato iniziato da amenabar -si', l'ha iniziato lui qualche anno prima di tutti quanti). e' uno di quei pochissimi registi al mondo a non fare un film uguale all'altro ed ogni volta esplora orizzonti diversi, quindi questo si traduce con il non essere MAI ripetitivo e poi a livello di contenuti e' sempre molto profondo (mare dentro) e soprattutto (e questo a me piace piu' di tutto, in generale) e' onesto e sincero: questo film e' "di parte" e sfacciatamente schierato contro la chiesa (cosi' come mare dentro, per altro) e mi piace chi non bada alla critica ne' cerca di stare attento a dare un colpo al cerchio e uno alla botte per accontentare tutti (vi viene in mente quel pezzente di nanni moretti? bravi): amenabar ha le sue idee ed i suoi film riflettono le sue idee, a fanculo tutti i detrattori. a livello di attitudine non gli si puo' dir nulla e men che meno a livello di militanza (sta facendo piu' lui da solo "contro" la chiesa che tutti gli altri registi del mondo messi insieme riguardo l'ambito religioso). chiaramente e' forzato... ma il fine non giustifica i mezzi? (certo che si') ed infine un'altra cosa: in questi giorni la Chiesa va dicendo questo: "i preti pedofili? in realta' il problema e' la loro omosessualita'" (ah quindi "le mele cadono troppo presto dagli alberi? dovremmo usare piu' ammorbidente per lavare i panni" ???) (e c'e' pure gente che in internet, senza fare ironia, e' addirittura d'accordo -oh c'e' una mamma in particolare continuamente gravida), dunque se OGGI la Chiesa dice queste robe impunemente senza che nessuno sia libero di processare questi handicappati retrogradi figli di puttana che lucrano sulla gente che muore tra l'altro non pagando mai le tasse, allora film come questo non sono affatto "forzati": sono proprio il minimo sindacale, anzi purtroppo ce ne sono troppo pochi. e' il miglior film storico/peplum della storia del cinema, altro che ben hur. il mio terzo figlio si chiamera' giordano bruno, la quarta ipazia; naturalmente poi da grandi lapideranno me a sassate (come biasimarli?).

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