martedì 9 agosto 2011

la vita facile


reje un bel po' di anni fa in una recensione scrisse: "... e invece qui non siamo dalle parti della contaminazione di generi, come dicono loro, ma nella contaminazione DA generi" e quella frase e' perfetta per descrivere questa roba. il regista e' lucio pellegrini e dopo qualche anno di lavoro nell'assoluto anonimato come regista per i film di luca e paolo (solitamente i registi dei film dei comici son perfetti sconosciuti che stan li' perche' non son nessuno e costano poco, non per altro) e' arrivato ad un discreto prodotto di commedia all'italiana, figli delle stelle. qui il problema non e' tanto il fatto che di partenza venga scomodato riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in africa? (come detto mille volte: non ho alcun problema con chi scomoda il passato, con chi lo omaggia col cuore in mano, con chi fa remake, etc perche' alla fine conta il risultato ed io di quello parlo) per poi lasciarlo per strada e dedicarsi alle "pellicole progresso" (si', come le pubblicita') tipo amore senza confini (unicef) con clive owen e la jolie... per poi lasciarlo (...) e dedicarsi ad ocean's 11 (???) ed a tutto quel filone sulle truffe "brillanti"; come detto, il problema non e' questo, quanto il fatto che tutto questo sia stato fatto male, approssimativamente, non supportato da una sceneggiatura potente (gia' definirla tale e' abusare d'eufemismi...), tirato via velocemente, eccetera, eccetera. buco nell'acqua.


la vita facile

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