giovedì 13 ottobre 2011

drive


il danese nicolas winding refn e' uno che non puoi non avere in simpatia: partito con la trilogia pusher (dalla regia mi dicono: un successone in danimarca), attraverso cose minori come fear x e bleeder e' arrivato al divertente bronson ed al recente e noioso walhalla rising. la sua filmografia parla chiaro: classico autore di "serie b" di stampo americano, dedito al turpiloquio e violenza gratuiti, ossequiosa osservanza dei numi tutelari, ampia dose di ironia, scene continuamente sopra le righe, eccetera, eccetera. con drive ha avuto a disposizione un budget importante e l'ha sfruttato bene. alcuni dicono che ha variato il brodo, a me sembra solo che, alle prese con un budget maggiore e con un film commissionato che doveva andare ai festival, nicolas si sia limitato a comportarsi bene in mezzo a persone famose; fino a poco tempo prima, tra i suoi amici danesi, poteva tranquillamente scaccolarsi, ruttare e scorreggiare; alle prese col cinema 'importante' doveva necessariamente mettersi il vestito della cresima, e per le scorregge doveva andare di nascosto in bagno. la prova e' riuscita, anche (o soprattutto?) grazie ad un redivivo badalamenti (sei sempre nei nostri cuori, amico!) ed una colonna sonora tesa ad esaltare gli anni '80, non a scimmiottarli; unitamente ad un ryan gosling che, troppo fico, ti sbatte in faccia quant'e' superiore alla maggioranza dei maschietti semplicemente standosene in silenzio con uno stuzzicadenti al lato della bocca (il suo ruolo e' quello dell'eroe solitario). per il resto, il filmetto e' deboluccio e, tolto l'inizio folgorante, man mano che il tempo passa si palesa una pochezza quasi imbarazzante in merito alla storia ed al suo epilogo (spesso, il problema di queste robe e' proprio quando il prologo termina ed il film deve andare a quagliare: tutte le buone premesse, quando ci sono, se non c'e' sostanza vanno comunque a farsi benedire).
comunque, e' ancora al cinema e ve lo consiglio vivamente perche', nonostante tutto, e' leggerissimo, nostalgico verso gli anni '80 ed il cinema di charles bronson e soprattutto dura poco, quindi non fa in tempo ad annoiare.


drive

Nessun commento: