lunedì 17 ottobre 2011

la pecora nera


ma perche' il giudeo ascanio celestini non muore? su la pecora nera di celestini potrei scrivere un libro e dei bei capitoli li riserverei ai problemi che ha nella testa questo deneuronato vanesio. insulsa reiterazione di parole a caso (piu' che pronunciate per il senso logico, vengono pronunciate anche per il suono onomatopeico), insulsa reiterazione di "concetti" (...) astrusi e/o da sbadigli spacciati per "grandi verita'" o "frasi ad effetto" che non avrebbero stonato in un servizio di pomeriggio cinque condotto da barbara d'urso (la quale avrebbe mostrato lo sguardo contrito e detto che ascanio celestini era davvero una persona sensibile). frasi enunciate solo e soltanto per farsi belli, per farsi dire "bene! bravo! bis!", come il vanesio che continua a specchiarsi senza soluzione di continuita'. ecco cos'e' questo pastone di merda.
messo a fuoco il prodotto, passo al nocciolo del problema: (chiaramente, mettendo da parte per un momento il cerebro in metastasi dell'ebreo ascanio) il """film""" e' tratto da una pièce teatrale ideata/scritta dallo stesso ascanio celestini, il quale ci ha poi scritto un libro e, non contento di raschiare il fondo del barile (questo fenomeno da baraccone dovra' pur sfruttare voi gonzi che vi bevete 'ste stronzate, tanto sa benissimo che prima o poi la gente se ne accorgera'), ha pensato bene di riproporre il medesimo prodotto al cinema, dimenticando di dare ad un film l'impostazione di un film (maddai?), dandogli invece l'impostazione teatrale di un testo teatrale (...). anche un bambino di 12 anni fa suoi concetti banali come questo (un film al cinema dev'essere cinematografico), eppure le persone coinvolte in quest'obbrobrio se ne fregano (con cognizione di causa) perche' tanto all'interprete principale la cosa che preme di piu' nella vita e' sentire il suono della sua voce (a prescindere da quel che dice): la persona che ascanio ama di piu' e' ascanio celestini, dunque se ne frega del film e non tarda nel farcelo sapere, continuando l'estenuante performance da latrina nel farcelo sapere continuamente. per poi farcelo sapere ancora. mi spiego peggio. non contento d'essere autore e protagonista a teatro, non contento d'averci scritto il libro e non contento (nemmeno!) d'essere il protagonista del film, lui pensa bene di occupare qualsiasi spazio anche con la voce narrante, ospite sgradevole dall'inizio alla fine e che ha pochi eguali riguardo a protervia (questo modo di fare, questa scelta, ha spazientito chiunque).
il """film""" non ha ritmo, la gente in sala tende ad andarsene (asd!) alla fine del primo tempo (se va bene), chi arriva al termine lo fa per stoicita' e comunque nei dialoghi tra amici post-visione quel che emerge ovunque e': "mi sono spazientita un casino", "e' troppo lenta questa roba". riuscendo nell'impresa di mettere tutti d'accordo: un plebiscito che neanche in iran.
questo accade perche' ascanio celestini non e' un regista, dunque non e' riuscito (non ha voluto) dare il minimo ritmo al film, e' narcisista e vanesio (occupa tutti gli spazi, reitera fino allo sfinimento i concetti manco fosse orson), in piu' ha una retorica da pomeriggio cinque/programmi di maria de filippi ed a livello cinematografico non ha alcuno stile (un idraulico sordocieco e con la terza media l'avrebbe girato in questo modo).
infatti, non a caso questo comico-involontario (solo in questo senso e' comico questo spassoso deneuronato) di celestini, in quanto narcisista, tiene tutti gli altri personaggi sullo sfondo (letteralmente), non ne approfondisce alcuno (pur se di tanto in tanto abbozza qualche flebile motivo di interesse), e non lo fa proprio perche' dev'essere sempre presente lui; quando non e' presente in camera -perche' per caso inquadrano gli altri- lui comunque e' presente con la voce narrante. ma voi nella vostra vita la sopportate gente del genere? a voi davvero piace la gente che non e' capace di chiedervi nemmeno come state e per 2/3 ore ininterrotte al pub passa il tempo a parlare di quant'e' brava a far questo e di quant'e' brava a far quello? a voi piacciono le persone che non stanno mai in silenzio? be', se non vi piace gente del genere: perche' date i vostri soldi a questo cialtrone, che tra le altre cose e' anche ebreo?
ma da una persona incapace (come comico e come regista) e narcisista (parla sempre di se', e' sempre lui il protagonista, anche quando non inquadrato) era o non era lecito aspettarsi superficialita' nel trattare il tema della degenza in ospedale per i matti? (questo, a mio avviso, e' il difetto piu' grande e piu' scabroso) certo che era lecito! infatti non approfondisce in alcun modo l'internato dell'ascanio celestini bambino (ci dice che era povero, e basta) ne' dell'ascanio da adulto (ci dice che e' ascanio. e poi parla, parla, parla senza soluzione di continuita'; lui lascia tutto al flusso di coscienza, come se fosse interessante sentir scorreggiare il suo cervello).
una persona incapace, narcisista e superficiale, che cerca tutti i modi per rubare soldi alla gente smerciando lo stesso (sterile) prodotto, poteva non essere anche ipocrita? certo che non poteva! ed infatti, sebbene in teoria l'argomento siano i matti, il disagio mentale e la degenza in ospedale, i matti sono ridotti (come al solito, come avrebbe fatto uno dello "spessore" di moccia) a macchiette, a banali ombre, non a persone approfondite per bene (sono li' a scopo strumentale, ad ascanio non interessa di loro; a lui interessa suscitare questo nello spettatore: oooohhh, hai visto ascanio che si interessa pure degli handicappati? che carino che e'. e' molto sensibile. quando lo incontro gli faccio un bocchino e gli chiedo l'amicizia su facebook -nota: asd, a roma di sicuro di pompinare ne trova parecchie). ogni tanto, ad onor del vero, ascanio celestini usa l'handicappato come pretesto per momenti di "poesia": parte da una patologia per suscitare pena per poi finire nel pathos del momento poetico... in cui si fa bello (e basta). gli va dato atto, oh.
dunque, ipocrita perche' "i matti" in questo """film""" sono funzionali solo e soltanto alla narrazione di se' stessi, sono solo un mezzo che permette all'autore di mostrarsi vanesio ed autoreferenziale.
ah, nota a parte: vi interessa questo tema? volete approfondire l'argomento 'matti' per bene, magari facendovi qualche risata grazie a bravi comici, pero' approfondendo per bene il mondo dei manicomi e dei matti? cliccate qui, oppure guardate la meglio gioventu' (concentrandovi su jasmine).

la pecora nera

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