lunedì 20 maggio 2013

upside down


questo bizzarro pianeta a due gravità ha una parte, quella upside, dove le persone sono ricche, istruite, pettinate e con la barba fatta; non hanno molte risorse ma essendo persone ricche sfruttano le risorse dei poveri: quelli down, che, in quanto tali, ovvero trisomici, si fanno fottere tutte le ricchezze senza batter ciglio. abbozzano sempre, hanno la barba incolta e vestono male. no, voglio dire: complimenti per la metaforonaonaONA, grande inventiva davvero: CLAP CLAP.
la storia d'amore è imbarazzante e tenuta in piedi col vinavil, infatti si scolla dopo 3 giorni, alla prima giornata di caldo. lui, un insulso "attore" senza nome, è incapace di rendere bene in un film romantico perché l'unica espressione in grado di fare è quella con le sopracciglia alzate, come fosse in estasi, espressione che lui usa sia se incontra un suo amico, sia se uno dice una cosa interessante, sia se la ragazza che ama gli dice: "vienimi in bocca, non aspetto altro". tom cruise dopo una lobotomia parietale sarebbe più espressivo, per dire. ammetto, però, che un canide del genere solo a questo genere di pellicole può prender parte. diverso è il discorso per kirsten dunst: bravissima, ci mette impegno persino in una favola venuta male tipo questa, però ha un solo grande difetto che non dipende più da lei, o, diciamo meglio, dalla sua volontà: non è forse troppo grande per il ruolo dell'ingenua innamorata? ha passato i 30 anni, ha preso parte a melancholia, ormai mi sembra fuori tempo massimo per questo genere di cose, una stronzata del genere le sta troppo stretta. ai tempi del giardino delle vergini suicide, o del primo spider man, il discorso sarebbe stato diverso, ma ormai dovrebbe prender parte a film romantici per gente adulta, tipo elizabethtown, e non più per under-12.

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