giovedì 20 novembre 2008

frontier(s) - ai confini dell'inferno


visione obbligatorio-tassativa.

la locandina con il tipo appeso (in odore di pratiche sciamaniche assaj in voga a roma se si fa parte di quel microcosmo subnormale delle zecche) non e' male, ma questa e' piu' bella.
quella "persona" non e' un maschietto, bensi' una "donna" algerina africana (negra) che vive in francia. l'entourage di questo film e' negro, africano e frustrato come non so chi: in francia gli scontri in strada e le migliaia di macchine bruciate erano giustificate dalla destra estrema (non sto scherzando) che stava salendo al potere (sicuramente con brogli) e la cosa non era giusta per gli africani negri (avevano ragione loro "perche' si"'). iniziano un parallelismo stucchevole/FOTONICO alla spielberg ("per non dimenticare") e tirano fuori il nazismo: non deve salire la destra al potere perche' sono tutti: ignorantissimi, non leggono libri (li bruciano, no?), non sono ospitali, non studiano, non lavorano, non fanno altro che guardare la tv. siccome il "regista" e' negro e FRUSTRATO, per "screditare" ancor di piu' il nazismo, prende la "famiglia" di super-amici media dell'iowa, quella fatta di allevatori di maiali e piena si ritardati che si incaprettano tra consanguinei, insomma: ricopia la famiglia di spastici di non aprite quella porta. e cosa fa questa famiglia? predica nazismo e aspira alla "purezza" (non so di quale razza, dato che a momenti scopavano anche i maiali). alla faccia del progetto lebensborn, alla faccia di leni riefenstalh, etc i nazisti, secondo questo "regista", predicavano la purezza della razza attraverso i ritardati e i mongoloidi. perche', sempre secondo il "regista", un nazista non legge libri, e' ignorante e stupido, ergo il suo concetto di "razza pura" e' alterato (e quindi alle bionde sventolone alte 190cm, lui preferisce i down alti un metro e venti). il film e' pieno zeppo di trovate incredibili e buchi di "sceneggiatura" di questo tipo, quindi la visione e' straconsigliata perche' si ride parecchio.


frontiers [italiano]

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