martedì 4 novembre 2008

blood diamond

leonardo e' sempre il solito: dribbla sulla fascia e la mette in rete. coso li', quel negro joussun dour prova a marcarlo stretto, una o due volte gli scappa pure, solo che devi capire -negro- che leonardo e' troppo forte e nel brasile giocava terzino ma qua giocava come numero 10 e non e' che tu gli scappi. poi coso li' sissoko si lamenta e rompe le palle con la solita tediosa sceneggiata napoletana "ue', i' tengh' famigllia!" e leonardo dopo avergli fatto il gesto dell'ombrello va a segnare un altro goal (sotto l'incrocio). allora arrivati a questo punto a coso li' vieira i coglioni girano come eliche e gli fa un'entrata di quelle che ti lasciano a terra senza fiato. a tal punto che alla fine leonardo delira come un pazzo e dice "che bella la terra rossa" prima di morire, solo che i campi di calcio sono verdi e lui il rosso lo vedeva perche' ci sgorgava sopra il di lui sangre. dispiace perche' leonardo senza tutti quegli infortuni patiti per colpa dei negri (a loro volta patiti per le gambe altrui) avrebbe giocato altri 2/3 anni e avrebbe mischiato la palla a tutti. gli africani non so come mai ma negli ultimi anni sono molto patiti per il calcio: nell'apartheid di pallone in catch a fire c'e' il derby tra i famosi e agguerriti blood (paul) diamond vs. gli ospitali hotel ruanda. per la cronaca, il derby si chiude sul 2 a 0 con doppietta del solito, straripante leo.

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