domenica 23 novembre 2008

l'albero delle pere


i difetti "storici" di francesca archibugi sono:
  1. indulgenza tipica delle zecche nei confronti dei parassiti/merde
  2. parla sempre e solo della crescita attraverso la sofferenza (nascono tutti stupidi/superficiali = la vita prende a schiaffi = cambiamo = dopo la sofferenza siamo migliori)
  3. regia e gestione dei tempi comici amatoriale (non sfrutta mai a dovere il potenziale)
  4. incredibili lacune di sceneggiatura (ogni tanto dovrebbe lasciar perdere le sue amiche, le basterebbe chiamare qualche maschio "lontano" da lei che le mostri altre angolature)
gli ultimi 2 difetti non sono sgradevoli: servono a renderla piu' "umana" e "sincera", ma non chiedetemi perche'. il secondo e' il classico pregio/difetto che caratterizza la sua esistenza, pero' dopo un po' d'anni posso dire che credo sia pacifico? cosa? be', che si rompa un attimo i coglioni. il primo difetto, invece, e' davvero fastidioso, anche se non lo palesa spesso. questo film visto con gli occhi "adulti" sottoscrive, conferma e "accende" tutti i suoi difetti, ma il tempo non ha mutato la partecipazione avuta durante la visione scolastico-adolescente, anzi. allora sara' perche' come tutte le donne e' furba e per ottenere quel che vuole non si fa scrupolo di ricorrere a mezzucci (la pizza bianca, il sietto, il pandino, la vespa, le fughe da scuola, i genitori che divorziano e no: ci ripensano, il dopo-scuola, le magliette con lo smile, le prime connessioni internet, le scarpe da ginnastica, le gomme masticate sempre a boccaperta, l'apparecchio ai denti) e tocca "le corde" giuste, sara' perche' ti amo (che confusione), ma nonostante tutto il suo buonismo e la sua SPERANZA per il futuro continua a piacermi. guardi, riguardi, ti accorgi dei mezzucci e pensi "non fa niente, io la perdono" perche' rintracci qualcosa: non so come chiamarlo, forse e' lo spirito da crocerossina piuttosto che da madre teresa ruta, forse sono solo io che di tanto in tanto ho bisogno di bonta' ("non si vive di solo pane", dice qualcuno; "non si vive di solo harry callahan", dico io), sta di fatto che lei e' BUONA, fatta di sangue e lacrime e allora le si perdona tutto.

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