mercoledì 16 dicembre 2009

velocita' massima


mastandrea col fatto che lavora come uno schiavo accettando praticamente qualsiasi cosa gli offrono in carriera (film. pubblicita'. pubblicita' progresso. pubblicita' progresso alla radio. cameo in telefilm. telefilm. corti. medi. cambi del turno al baretto sotto casa. da' una mano allo zio stagnaro quanno c'e' da lavora'.) e' uno degli attori che ho visto di piu' in vita mia. ha partecipato a parecchie cose belle e faccio fatica a trovarne 2/3 piu' belle di questo film. le corse clandestine sono solo lo sfondo ad una bella storia da raccontare. siccome era una delle primissime cose di quello scemo di vicari, volendo dir tante cose praticamente e' finito a toccare tantissime corde (e' un classico): il passaggio dall'adolescenza alla maturita' (sverginano uno), problemi di lavoro, degrado culturale dei coatti, le banche son strozzini legalizzati, periferie in cui puo' avvenire di tutto ed alla luce del sole senza che nessuno dica 'a', sofferenza di un mezzo fallito e, in fondo in fondo, le corse. questo senza affondare fino in fondo gli artigli in nessuna, ma nell'economia del film alla fine e' bello (tra l'altro piace anche ad extreme, che e' un intenditore, per cui) ed il finale e' uno spettacolo. se non cliccate la ranocchia siete dei vicari.

velocita' massima dvd rip

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