lunedì 11 gennaio 2010
il passato e' una terra straniera
vicari e' reo e merita di morire.
primo tempo: il giocatore.
secondo tempo: la solita stronzata del cinema italiano con i personaggi che attraversando i meandri dell'oscurita' sperimentano il dolore, poi lo sublimano ed infine arrivano alla redenzione, perche' solo attraverso la sofferenza si e' persone migliori. e' un film che scava nella condizione umana (non sarebbe il caso di dare quei due-tre premi strega al libro da cui e' tratto il film?). vedo queste robe e mi pongo delle domande: ma questa stronzata non poteva terminare col primo tempo? ma quando cazzo e' che chiudono per sempre il cinema italiano? quand'e' che torna un baffetto disposto a mettere nei forni crematori questi "attori"? e questi registi?? vicari era quello di velocita' massima, cioe' un bel film fatto da uno che raccontava il genere di storie che ha raccontato (meglio) anche alessandro piva nei suoi capolavori (la capagira, mio cognato). i film di piva e quel film di vicari sono belli perche' seguono la strada maestra: il cinema che mostra, non che dimostra. in quei film il "male" lo vede cosi' com'e' (infatti spesso in quei film si ride, cosi' come ci divertiamo con scarface e il padrino) e non c'e' bisogno di spiegarlo (a meno che gli spettatori non abbiano 5 anni) perche' basta vivere per conoscerlo, dunque seguono la strada maestra e non vediamo la catarsi in teoria, bensi' in pratica: tony montana sfascia cose/persone. invece qui c'e' l'introspezione, si scava nel dolore e i personaggi somatizzano. ma come e' messo in scena tutto questo? con interminabili sfrangiamenti di ovaie in mezz'ore di silenzi in stanze vuote/buie in cui non succede niente e L'Attore non fa altro che fare la faccia contrita, poi seguono flashback. tra l'altro in questi casi tendo sempre ad immaginare il set chiassoso pieno di gente tra cui shampiste, assistenti, fabbri e varie troiette e tutto in mezzo a loro gli sventurati attori dovran sorbirsi questo genere di situazioni:
"oh mo' me serve 'na faccia contrita"
"contriche?"
"devi da esse triste, come se te voj ammazza'. famme 'na faccia imbarazzata come se devi anna' a caga', pero' nun ce poj anna' perche' stai in mezzo ala gente e nun te poi move"
"cazzo oh, 'na traggedia";
"eh infatti se chiama apposta momento catartico";
"anvedi oh mica ce lo sapevo. vabbe' daje mo' comincio a fa lo sguardo de mizzio gino quanno che soffre de stitichezza";
"aaaaazione!".
in velocita' massima erano assenti questi momenti del cazzo, invece ne l'orizzonte degli eventi tuuutto il secondo (soporifero) tempo ne era pieno; quello era un film brutto dall'inizio alla fine ma perdere la strada maestra e sbagliare e' umano, questo c'ha il primo tempo bello pero' persevera nell'errore ed e' diabolico. dunque vaffanculo.
il passato e' una terra straniera
Pubblicato da
vanessa
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lunedì, gennaio 11, 2010
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