martedì 26 gennaio 2010

soul kitchen

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se io buttassi giu' la mia storia nel mondo della cucina, se la passassi a roberto per farla diventare una sceneggiatura, se poi mio marito (Il Messicano) al posto delle mie solite lungaggini mettesse parte della sua vita, be' allora uscirebbe fuori questo film (dell'anno). il genere e' "film senza tempo" come pulp fiction, c'era una volta in messico, trainspotting, amici miei. mo' dovro' mandare mail/sms a tutti i cuochi che conosco perche' finalmente qualcuno ha fatto il primo vero film sulla cucina. la cosa che taglia la testa al toro e chiarisce che questo sia un capolavoro: l'ho visto al tibur (per chi non lo sapesse: un coacervo di ritardati sinistrini girotondini zecchettine imberbi berluskoni vatenes!) e quando battevo le mani e dicevo "porco dio" e facevo le cornine la gente ha iniziato a ridere e venirmi appresso. al tibur. una cosa mai vista. i personaggi sono tutti disegnati strabene, uno in particolare m'ha fatto ricordare il bestemmione nei film di/con benigni, quel vecchio toscano panzone mezzo pelato di cui ignoro il nome, insomma quello che gioca sempre a carte e ogni 2 parole 3 son "porca madonna", in uno mi pare abbia fatto proprio il padre di benigni. ah, ecco: e' quello della poesia sulla fregna ("si tromba tanto poco") mentre stanno in motorino. ecco, c'e' un personaggio uguale, solo con l'aspetto di socrate ed occupa "appartamenti". madonna.

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