lunedì 22 febbraio 2010

sonetaula = la sardegna e' in italia?

ho provato a guardare questo "film", ma purtroppo non avendo trovato la versione in italiano non ho compreso nulla (non so nemmeno se l'ho visto in sardo, a me sembrava il sumero parlato dagli alieni ne il quarto tipo). l'impegno pero' ce l'ho messo, ne ho profuso davvero tanto. a testimonianza di cio' vi riporto l'esatta trascrizione di quello che ho visto-e-sentito:

prima scena. all'inizio il ragazzo (per comodita' lo chiamero' "puddu") fissa il soffitto di una stalla (pero' ci dorme, forse e' la "camera" da letto, boh) insieme al padre, che a sua volta dorme in terra (bofonchia qualcosa, forse si lamenta del pavimento scomodo, boh). fine prima scena.
la seconda scena e' nella "cucina" (pero' sempre nella stalla stanno) e puddu toglie un verme intento a nuotare nella sua tazza di latte (forse stavano facendo colazione) e poi ne beve il contenuto; la (credo) madre bofonchia qualcosa e lui ride (forse lo ha redarguito, boh). poi finalmente parlano.
madre "ssirimi mandrigas, mandarinas..." (con tono triste)
puddu "ba, non mi ghe dos gambales" (sembra insofferente)
padre "te ro, be to de sses!" (sembra scocciato)
madre "dai cora, gio'..." (continua a sembrare triste)
puddu (qualcosa di non-scrivibile, erano tutte consonanti tipo polacco e poi...) "...leni. incontinenti"
padre "lasa battista"
a questo punto sono arrivati in strada (stavano camminando mentre parlavano)
un passante "ARIU! BONORA!" (forse spazientito dai due, o forse invece era contento, boh)
si vede un autobus. una ragazza fa caricare i bagagli (piu' che altro tutta casa) e poi monta sull'autobus, ma prima di farlo scambia un rapido sguardo con puddu. puddu l'aveva vista gia' da prima. ricambia lo sguardo.
padre "mu damiri"
(il padre poi ha teso dei soldi e puddu li ha presi. nota bene: "mu damiri" forse vuol dire "toh i soldi")
a questo punto puddu imita woody e prende i soldi e scappa. il padre grida (forse grida "SARGIOLAS! MARDUDALAS DALASSAS CODDA SADDOSAS!") fine scena.


puddu sta correndo a caso in un campo di grano barilla/il gladiatore. no non sta correndo a caso: insegue l'autobus (nota: perche' non e' salito? il padre aveva caricato anche i suoi bagagli, poi l'autista aveva bofonchiato qualcosa, forse voleva dire "ho deciso che ora tuo figlio ci rincorre" e non "ora che mi hai pagato il biglietto e caricato i bagagli, naturalmente puo' salire sopra". boh). corri e corri siamo arrivati a 10 minuti e 33 secondi e vedo qualcosa che inspiegabilmente non avevo visto sino a quel momento: le pecore (nota: mi stupisce rendermi conto che fino a questo momento non ci avevo pensato). si vedono tante pecore in "strada" e puddu ora non puo' piu' correre bene perche' le deve schivare. nota: sentire il belato delle pecore e i campanacci mi da' fastidio, avverto una sgradevole sensazione e penso "porco dio ci mancavano solo le pecore" dunque spengo. ad inizio film ricordo di aver letto la nota introduttiva "orgiadas 1930-e qualcosa" non ricordo con precisione. fine scrittura-resoconto.

mi sono venuti in mente: (1) mio padre quando mi parlava di quanto aveva riso al cinema vedendo banditi a orgosolo di de seta, con cossu (non il piccino e svelto numero 7 del cagliari) e tale cuccu. (2) il taglio del bosco di cottafavi con volonte'. (3) nuovomondo di crialese.
  1. perche' anche li' parlavano "strano", anche se si sforzavano un attimo di farsi capire. ma ammetto che m'e' venuto in mente per quest'associazione: puddu ha le sopracciglia molto folte = banditi a orgosolo;
  2. perche' il padre di puddu era taciturno e ombroso come gian maria in quel film e poi per l'ambientazione;
  3. perche' forse anche in sonetaula, cosi' come in nuovomondo, i protagonisti partono per cercare fortuna. solo che non so proprio di cosa parlano, quindi boh (eventualmente se voi capite la traduzione che ho trascritto: fatemelo sapere).
e niente, ogni tanto si vedevano le pecore, poi nei titoli di testa ho letto qualche "puddu", "murgias" e "sargiosadas". non so che altro dire e spero di aver aiutato l'umanita' per decifrare i linguaggi di civilta' sconosciute. non sia mai che abbiamo trovato davvero il cazzo di anello mancante. ho fatto del mio meglio.


sonetaula dvd rip sardinian version

3 commenti:

satanetto ha detto...

Io sono sardo ma col cazzo che mi è passato anche solo per l'anticamera del cervello di sorbirmi una roba del genere, così come col cazzo che mi ha mai punto vaghezza di guardarmi "Ballo a tre passi" o come cazzo si chiama.

Quando faranno un film sui ripetenti del Nautico di Cagliari che vendono coca tagliata con l'intonaco, fanno esplodere i petardi nel culo dei cani randagi, tirano le pietre ai down, portano le ragazzine a Monte Urpinu e le stuprano, allora lo andrò a vedere.

satanetto ha detto...

Io sono sardo ma col cazzo che mi è passato anche solo per l'anticamera del cervello di sorbirmi una roba del genere, così come col cazzo che mi ha mai punto vaghezza di guardarmi "Ballo a tre passi" o come cazzo si chiama.

Quando faranno un film sui ripetenti del Nautico di Cagliari che vendono coca tagliata con l'intonaco, fanno esplodere i petardi nel culo dei cani randagi, tirano le pietre ai down, portano le ragazzine a Monte Urpinu e le stuprano, allora lo andrò a vedere.

vanessa ha detto...

qwjehkjqweqew.

in genere di queste cose (quando ben fatte, chiaramente) mi piace il riscoprire le tradizioni e le usanze dei luoghi. meglio ancora se tradizioni perse nel tempo. che ne so, come i film con anna magnani che esce di casa per farsi fare una focaccia in piazza, poi passeggia e si compra la grattachecca e poi ricorda sorridendo quando da giovane aveva fatto tantissimi soldi grazie alle olimpiadi a roma. a quel punto io guardo e "!!!" perche' mia nonna mi aveva detto la STESSA COSA sui soldi pazzeschi fatti nelle olimpiadi a roma (lei pero' non batteva, vendeva botti di vino), quindi mi viene la pelle daino, batto le mani, reagisco chiamando nonna e parlando con entusiasmo di quel che ho visto, poi chiedo: "era cosi'? allora era cosi'!". questo, a parte il fatto che sembrava una cacata, era seriamente incomprensibile. dopo 11 minuti ho spento, non so cosa sia successo, ma tanto era superfluo: non capivo nulla.