venerdì 30 aprile 2010

green zone


regista dei bourne + matt damon + film di guerra = film di successo? col cavolo, il film e' stato un flop totale. per farvi capire: *forse* solo con la vendita dei dvd riusciranno a pareggiare i 100 milioni di dollari di spesa (per ora son sotto di 20 milioni); il primo bourne e' costato 80 milioni ed ha incassato 350 milioni; il secondo (e migliore di tutti) e' costato 120 milioni e ne ha incassati 300; nell'ultimo il budget si e' ulteriormente alzato a 130 milioni ma ha incassato ben 600 milioni di dollari. per questo se ne spendono 100 per incassarne (se va bene) 100. la bruttezza di questo film vien spiegata con la spietatezza delle cifre. normalmente per un b-movies del genere metterei il semplice pollice verso, ma qui c'e' l'aggravante: *ora* fanno uscire un film in cui si dice apertamente che le armi di distruzione di massa non sono mai esistite (cosi' come *ora* esce quella merda di W. e mille altri film del genere) mentre *prima* col cavolo che in film del genere dicevano quello che qualsiasi giornalista andava ripetendo da, boh, tipo 1 giorno dopo l'inizio della guerra in iraq (anzi, quando benigni faceva la vita e' bella tutti pronti a battere le manine oppure a tenerlo sulla seggiola per non farlo cadere, mentre se fa lo stesso identico film parlando degli usa allora quegli stessi ebrei di merda che lo hanno osannato lo snobbano). infatti apprezzo film brutti come rendition perche' almeno sono usciti sotto bush e vanno un attimo controcorrente (per carita': son briciole, va bene tutto quel che dite voi, ma almeno per uscire uscivano), anche se poi alla fine se la prendono dove non batte il sole dato che mal li distribuiscono e stranamente (...) incassano poco o nulla. a questo punto spero che obama muoia il piu' presto possibile perche' il mondo si sta rincoglionendo alla grande, stanno passando le peggiori stronzate al cinema per colpa "sua" e soprattutto, seriamente, non si puo' vedere un negro in cravatta.

green zone

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