giovedì 8 aprile 2010

il profeta *amarcord*

fate attenzione: ora sapete che potete usare questo film per fare un giochino per capire le persone. sapere cosa ne pensano di questo film non serve tanto a comprendere quanto capiscano di cinema, bensi' per capire se siano o meno delle teste di cazzo. il regista e' il francese di sulle mie labbra e i dei battiti del mio cuore. il film si discosta dal ben noto (e divertente) omonimo italiano recitato (quello si') da un grande attore (spero per voi che l'abbiate visto*), mentre ha piu' a che fare con un altro film italiano (ma c'arrivo poi). la faccio semplice per venire incontro alle vostre capacita' mentali (cit.): 1.difetti, 2.pregi, 3.analisi. difetti: il film e' realista e racconta la mutazione di un ragazzo (quello della locandina) da comune ragazzo a criminale, perche' il carcere e' una scuola di vita (yaaawn. l'acqua calda -serviva un intellettualoide francese); nel carcere il protagonista entra "ragazzino", poi commette un omicidio e diventa uomo; tra una scena realista e l'altra, l'ucciso si materializza nella cella del protagonista in scene pseudo-oniriche e "sognanti" che sono un cazzotto in un occhio in un film del genere; il film e' girato da intellettualoide, da coglione sinistrorso intento ad imitare il figlio di piero angela alle prese con il crimine, dunque gira un documentario rai educational (col piglio da intellettualoide) e questo da' fastidio, perche' i carcerati non vanno studiati come fossero insetti, risulta sgradevole il vederli trattati in quel modo (il mongoloide che, oltre a non capire un cazzo della vita, non ha a che fare con i carcerati, si spella le mani e parla di 'capolavoro'). pregi: siccome si parla di vita in carcere, ogni tanto ci sono ammazzamenti, parolacce e botte, dunque son cose divertenti da vedere. analisi: qualsiasi persona che non ha avuto a che fare con carcerati tende a plaudire per questo film perche' (non capisce un cazzo e), contrariamente a come dovrebbe essere, il carcere non redime, bensi' e' una scuola di vita in negativo (secondo loro). il carcere forma, ed e' sempre stato cosi'. nota per gli smemorati: ma non ve lo ricordate il cammorrista (l'unico film decente di quel cialtrone, per altro) ? e quel film naturalmente non e' il primo (cito quello e non milioni d'altri perche' quello e': 1.famoso e 2.italiano, dunque fruibile a tutti i cialtroni che si dimostrano ragazzini). tra l'altro e' anche per questo che questo ragazzo sbaglia totalmente riguardo questo film (cliccate e leggete). il carcere forma le persone, se si entra ragazzini e si ha la fortuna e forza per uscire: si esce uomini. fine. non c'e' molto altro da dire e pensare cose tipo: "il messaggio e' che il carcere forma in negativo le persone, non le fa redimere... questo e' sconvolgente" e' una considerazione da dementi che magari credono agli asini volanti o all'arcobaleno che termina la sua corsa in un pentolone tutto d'oro (cit.). la colpa della "poesia" rintracciata in un film del genere e' data dalla cialtronaggine da "piero angela" del regista, e puntualmente i coglioni ci cascano. ma io penso questo: se e' vero com'e' vero che la colpa piu' grave e' quella del regista, non e' da poco quella dello spettatore sprovveduto che non se ne accorge. esempio: la mucca puo' aver cacato tanta merda, ma se tu ti chini per terra e poi la mangi... chi e' il demente mangiamerda?
io sono cresciuta, fin da che ho memoria (4-5 anni), con ex-carcerati (assassini, spacciatori, tossicodipendenti, ladri e truffatori) e, tranne rarissimi casi di pazzia, son persone comuni con cui mi son trovata sempre bene: non sono insetti da analizzare, pertanto certe atmosfere di questo film mi han fatto dire "sporco negraccio intellettualoide, non capisci un cazzo". mi hanno accompagnata a scuola alle elementari se mia madre aveva da fare (o era andata a letto tardissimo dunque era troppo stanca per alzarsi), talvolta tornavo a casa con loro, c'ho mangiato e bevuto insieme (di piu': ci son proprio cresciuta), qualche volta e' capitato che io non abbia trovato l'autobus perche' rimasto fermo poche fermate dopo casa mia (lo spacciatore che anni prima mi aveva insegnato a saltare "da pugile" intrecciando la corda mori' per overdose dentro un autobus all'ora di pranzo dell'aprile '92, lo scoprii mentre tornavo a casa a piedi, bestemmiando. dopo averlo visto rimasi un po' cosi', poi dopo pranzo guardai non e' la rai), per non parlare di quelli che davanti a me, per una risposta non troppo gradita, hanno preso vasi o il bastone di ferro che sorregge gli ombrelloni (quelli che vanno in mezzo al tavolo) ed han mandato in coma persone che avrebbero fatto meglio a starsene zitte (per poi chiedermi: "devo preparare la pasta, non e' che puoi prestarmi il sale grosso e il prezzemolo? chiedi a mamma" -ah, era capace di mandare in coma le persone anche per le "risposte sbagliate" a queste domande: "quanti scudetti ha vinto maradona?" e se non rispondevi "2" poi si faceva improvvisamente notte), qualche volta queste stesse persone mi han presa di peso e nascosta dentro casa loro perche' un raid improvviso di gente a loro nemica aveva pensato di regolar conti (solo che erano 13 fratelli, in casa c'erano sempre tante mani e tantissime catene), qualcuna di queste persone l'ho vista morire sbranata da cani (conti da regolare), spesso (se e' un periodo in cui hanno le tasche sgonfie) se scoprono che mi girano perche' qualcuno mi da' fastidio mi ricordano "lo sai, se mi dai 100 euri ci penso io" (mandano all'ospedale oppure danno fuoco alla macchina, a scelta), l'altro giorno una di queste (ora dice di aver "chiuso" sia con l'eroina sia con lo spaccio) mi ha chiesto di poter prendere l'acqua dal tubo del giardino (ma me l'ha chiesto solo perche' m'ha visto, se no avrebbe scavalcato come sempre) ed io gli ho risposto sorridendo: "fai tranquillamente come sempre" (usa quell'acqua sia per lavarsi, ogni tanto, sia per cucinare, tutti i giorni), poi quando puo' (o meglio: quando si ricorda) contraccambia con casse di frutta o verdura. ecco, io queste persone le conosco, so come son fatte, come si comportano, come pensano, etc: non mi verrebbe mai in mente di dare quel 'colore' ad un film del genere ne' mi verrebbe in mente di intellettualizzare qualcosa come lo spacciare droga e proteggere le puttane. ma, prima d'ora, non pensavo che bisognasse per forza aver vissuto certe persone per rendersi conto come son fatte, come pensano e come affrontano la vita. la francia e' una merda.


* = io la penso cosi': l'appassionato di cinema non lo vedi dalla mole di film giapponegri ( = occhi a mandorla + pelle scura) che ha scaricato, non lo vedi da quanti registi di merda iraniani, uzbeki idolatra, non lo vedi da quanti festival si concede. un appassionato di cinema lo riconosci dal fatto che ha visto i film minori come quello li' di vittorio, dal fatto che quando sei con lui in sala ti dice: "il miglior film italiano sui gay e' la patata bollente. sono serissimo" (ed io son d'accordo con lui, ciccio), lo riconosci dall'aver visto la manovalanza (hauer, ironside, eric roberts, etc). son buoni tutti a scaricare tonnellate di merda mediorientale girata con il culo e spellarsi le mani, solo che la gente normale (non i nerd e le teste di cazzo) riempie i cinema per vedere altro.
il profeta

Nessun commento: