

negli ultimi 10 anni in europa il cinema e' stato degli
spagnoli: tra astri nascenti, discepoli di
pedro e quant'altro il cinema e' stato VIVO solo con loro
(vari generi, di nuovo in auge il cinema di genere, sono arrivati perfino al lancio di mode). ogni tanto qualcosa di decente e' arrivato dalla
germania e
inghilterra, ma nel complesso i migliori d'europa negli ultimi 10 anni sono stati gli spagnoli. ah, qualcosa anche dalla
scandinavia ma sono comunque in crisi rispetto al passato. se la scandinavia e' in crisi, meglio non parlare per nulla del cinema della francia e dell'italia. ma perche' parlo di cio'? perche' negli ultimissimi tempi ho visto cose decenti dai registi rumeni emergenti:
il concerto (il regista ha diretto anche altre pellicole importanti) e
4 mesi 3 settimane due giorni. ora questo. gli altri sono migliori di questo
(che via via si perde un po'), ma rimane comunque un film importante e molto interessante. e' drammatico, drammaticissimo, eppure all'inizio fa ridere
(se avete fatto caso al trailer sapete di cosa parlo): gli italiani visti dai rumeni, i luoghi comuni negativi e positivi che ci riguardano. e' nata la
nouvelle vague rumena.
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