
(1) sul film:
i critici seri direbbero che "questo film chiude un cerchio, tornando all'ovile e raccontando se' stessi e le proprie radici". ed i film amarcord difficilmente vengono male: siccome sono film di cuore, anche quando sono fatti male chi guarda intravede il cuore, quindi rimane poco da obiettare/da dire: si puo' solo condividere l'emozione, oppure non provarla (e' pur sempre chimica: se non scatta qualcosa, non scatta) ma rispettare in silenzio. e virzi' il suo amarcord lo ha creato in questo modo: io la conoscevo bene + il padre di famiglia. nulla di nuovo, del resto e' quel che ha sempre fatto, ma stavolta (per una volta) e' fatto bene. (ma comunque sua madre rimane sempre una puttana eh!)
(2) sulla disonesta' di virzi':
questa zecca infame che vien dalla toscagna fa parte di una schiera di persone moolto allargata, moolto potente e moolto influente da poter tranquillamente girare un film "blockbuster" contro berlusconi facendo ridere, mettendo facce famossissime/spiritose ed incassare 25 milioni di euro a film. pero' non lo fanno, che' vogliono dare sempre un colpo al cerchio ed uno alla botte, che' e' meglio ingraziarsi tutti per non scontentare nessuno. a me questa gente non piace per niente. infatti, mi stupirebbe moltissimo vedere virzi' intento a fare come nanni moretti contro berlusconi, a meno che berlusconi non sia morto: a quel punto questo infame sputerebbe tranquillamente sul suo cadavere (e' uno che sarebbe stato a proprio agio in piazzale loreto, per capirci). e infatti virzi' cosa ti fa? ti gira N., non B. ahhhh, l'indipendenza cinematografica e l'onesta' intellettuale...
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