

e' un peccato constatare che anche negli anni di riflusso il cinema francese
(ultimamente alle corde) riesce ad essere migliore del cinema italiano. e' un vero peccato soprattutto se pensiamo che noi i francesi li abbiamo sempre distrutti, anzi: se non fosse stato per noi italiani la
nouvelle vague e tutto il cinema di genere francese non sarebbe mai esistito
(non sarebbe stato com'e', sarebbe stato molto diverso, 'altro'). by the way ritorna l'ex poliziotto
marchal! il suo
36 (depardieu + auteuil + golino) era un
poliziesco carino pieno d'azione, qui invece il bicchiere e' mezzo vuoto e infatti piu' che nel mero poliziottesco siamo dalle parti del
polar. nonostante 36 abbia avuto piu' successo, "prenda" di piu' e sia piu' accesibile, a me piace piu' questo perche' e' cupo, disperato e bastonato. auteuil in tutto il film e' come se fosse incatenato ad una scala mobile che termina la sua corsa dritta dentro un vulcano in eruzione; tu, spettatore, conosci gia' la fine pero' la sua "corsa" ti prende perche' auteuil nonostante sia in catene si batte come un ossesso. questo lo consiglio, a differenza di quella recente stronzata de l'
immortale con
jean reno.
Nessun commento:
Posta un commento