martedì 28 dicembre 2010

the killer inside me (LOTS of ASSES)

i film sui serial killer mi piacciono assaj perche' spesso sono "malati" e riescono a suscitare emozioni contrastanti che di rado si provano: al contempo si e' attratti e si prova repulsione per quel che si vede. mi e' piaciuto american psycho (piu' il libro), mi e' piaciuto non e' un paese per vecchi (piu' il film), mi e' piaciuto henry pioggia di sangue, rampage (assassino senza colpa? in italia), schegge di paura (con gere e norton) e i falchi nella notte (con stallone e rutger hauer), anche se forse gli
ultimi due c'entrano un po' meno. e me ne piacciono tantissimi altri che ora non mi sovvengono. questo invece non mi piace per niente, forse solo per quel qualcosa che non e' "scattato". dei pregi ci sono e sono indubbi: la ricostruzione del texas negli anni '50, la fedelta' al racconto, il fratellino di ben affleck in parte (perfetto per questo ruolo), il fatto che questo film potrebbe essere il film dell'anno per tinto brass dato che praticamente il film e' l'elogio del culo femminile (ogni 5/10 minuti c'e' un meraviglioso culo di donna preso a botte, cinghiate, morsi, etc),
vuoi anche un discreto cast. tuttavia, se accosto il film a tuutti gli altri (tantissimi) nel genere questo ne esce con le ossa rotte. dunque forse alla fin fine quel qualcosa di cui parlavo non e' scattato solo perche' winterbottom e' un regista minore ed il suo cinema non fa per me, e forse nemmeno per lui (kubrick ebbe a dire che siccome, a ragion veduta, il libro e' un bellissimo capolavoro, era opportuno lasciarlo stare dov'era e non renderlo un film: forse winterbottom l'avrebbe dovuto ascoltare).

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