il comunismo e' merda ed i comunistini son troppo impegnati a comprare erba e bere vodka comprati con la visa di papa' per accorgersene"ho una maglietta del che e non so il perché"
la rivoluzione e' come il vento
in questo mio ennesimo, serissimo e accorato saggio scrivero' del "che", di malcolm x, di volonte', di cassano e del grandissimo franco solinas. mi dilunghero' un casino: mi spiace, al cuor non si comanda perche' non sente ragioni.
ha senso girare un film
raffinato su di un assassino che in vita ha sterminato migliaia di persone? come puo' la vita del rivoluzionario per eccellenza essere
RAFFINATA e/o esposta in modo
raffinato?
in generale, stando alla percezione che ho delle esperienze, di solito quando il "grande autore" s'accosta al "grande nome" (o progetto) tende a stravolgere
quello-che-ci-si-aspetterebbe in favore di:
ora vi stupisco io, oppure
te lo faccio vedere chi sono io, come a voler dire: non voglio essere travolto da qualcosa di piu' grande di me, quindi non solo ci metto del mio, ma
faccio a modo mio, stravolgo e
non sento ragioni. il cinema e' pieno di casi del genere, tanto che e' superfluo elencarli, ma esempi in tal senso ci sono anche sul calcio:
cesare maldini non faceva giocare
baggio perche' i mondiali voleva vincerli LUI, non li voleva far vincere a baggio e/o pensare di stare, di li' a pochi giorni, nella scomoda posizione di dover
ringraziare baggio. oggi il beota
claudio lippi non chiama
cassano perche' oggi la nazionale del mondiale e'
la nazionale di lippi (dato che baggio aveva smesso di giocare ed i suoi pseudo-eredi non si reggevano in piedi). oggi il suo erede e'
antonio A.M.G.O.D. cassano, l'unico talento in grado di far piangere (...e di nascondere il pallone a kaka' e compagnia), ma convocare cassano vorrebbe dire darsi da soli l'estrema unzione: sarebbe la nazionale di cassano, non piu' la nazionale di lippi. ed e' per questo che questa gente commette certi errori: chiamatelo ego o super-ego, chiamatelo ugo o super-ugo (se fantozzi da qualche parte ha il costume), chiamatelo come vi pare.
questo cialtrone di regista (tale
Come Vi Pare) dai piu' considerato
talentuosissimo e intellettualissimo ai miei occhi da
oggi in poi sara' un frocio ebreo cialtrone negro fighetto intellettualoide che ha voluto apporre il suo marchio (falso) sul che. ovviamente, porco dio (bestemmio perche' mi da' fastidio specificarlo per quei pochi stronzi tra voi), e' naturale che
steven soderbergh faccia il film
alla soderbergh e piu' in generale
come cazzo gli pare, ma secondo me nel millennio appena iniziato manca qualcosa d'importante per il millennio appena passato:
il rispetto. va bene la personalita' di
sò d'albert (*), ma bisognerebbe avere rispetto dell'icona e soprattutto di chi guarda.
(* = che poi... che nome di merda. quasi a voler dire:
Io sono di Alberto. e a noi cosa ce ne cala che tu, sporco ricchione americane, sei di proprieta' di un certo alberto? ma vai a fanculo, stronzo. sarai pure d'alberto ma sei stronzo, non 'di' stronzo, lo sei punto e basta. stronzo.)
spaic li', il grand visir dei negri parente del famoso cinegro
brus, ha avuto rispetto di chi guardava: non ha dimenticato il
malcolm x puttaniere, drogato, disoccupato e traffichino.
sò d'albert, invece, si'.
guevara non auspicava la pace e della liberta' se ne e' fregato: se non fosse cosi' non avrebbe ucciso poveri contadini che si cagavano in mano dalla paura (per saperne di piu': alvaro vargas llosa) e non avrebbe sterminato centinaia di prigionieri di guerra (tra cui commercianti, bidelli, pizzicaroli e grattacheccari). e' questa l'immagine del "che" che deve essere ricordata e che deve passare, perche'
non aveva mai dubbi, non amava porre o rispondere alle domande, uccideva senza pieta', donne e ragazzini inclusi. io di dubbi invece ne ho avuti sempre tanti, per questo non capisco come sia possibile andare al
primo maggio (quello per la "PACE") con le bandiere del "che", oppure gridare slogan pro-gay indossando la kefiah (i palestinesi sono scimmie che stuprano i bambini e prendono a sassate i froci, non e' che sono solo quei bravi cittadini ammazza-ebrei, fanno anche
altro). io queste persone le ho viste, conosciute e (in seguito) depennate: mi facevano sorgere molti dubbi, ma non mi sapevano dar risposta (pero' nei girotondini di slogan ne recitavano tanti).
oltre a questo, c'e' il cinema: io quando penso ad un
RIVOLUZIONARO SUDAMERICANO penso a chi, dopo aver raggiunto un obiettivo di guerriglia, per festeggiarlo si ubriaca a tal punto da cacarsi addosso e gridare:
"malasuerte de mierda! puerco dios! hasta la mierda, cabron! estoy borracho i cagato en pantalonesss! yayayayaya!!!!", lo penso mentre grida
"FREGNAAA" ad una ciquita qualsiasi e lo immagino mentre sborra della sborra equina tutta in faccia ad una peones (qualsiasi) mentre mitraglia il cielo e strilla:
"ah-ahh-ahhhhhasta la zbora siempreeeee" nel culmine del godimento.
io il rivoluzionario non lo immagino uno squallido intellettualoide senza cuore (che uccide donne e bambini) perche' non sarebbe davvero vicino al popolo. io quando penso al vero rivoluzionario penso a
tepepa, penso a
quien sabe?: non sono d'accordo perche' per me la rivoluzione e' come il vento e al limite supporto l'anarchia pacifica di
sacco e vanzetti, ma comunque quelli sono rivoluzionari che rispetto. io un guerrafondaio che ammazza contadini, donne e bambini non lo rispetto, ma rispetto ancor meno questro stronzo di
sò d'albert.
ora presumo che voi stronzi (spero pochi) che non avete mai visto
tepepa corriate di corsa a vederlo, magari soltanto perche' avete intravisto che c'e'
orson welles.
magari il prossimo sabato sera racconterete splendidi aneddoti agli amichetti perche' sapete che quel guascone
-eh eh ehhheeh- di orson
ha fatto il favore di partecipare ad un filmetto con
tomas milian. be', fanculo orson welles. io c'ho chiamato il cane orson, mio figlio lo chiamero' TEPEPA. cosi', urlato:
TEPEPA!!! e a 12 anni gli daro' i sigari e lo portero' a puttane.
magari voi siete gente che fino a 1 minuto fa non sapeva chi fosse il
cagliaritano solinas. gia' vi vedo tutti cool e infighettati mentre ciarlate di klaus kinski
fondamentale nella riuscita dell'egregio
quien sabe?, in quel suo bel ruolo di
gesu' de noantri. gia' vi vedo. non vi vedo ancora ma gia' vi vedo. e gia' vi odio.
spero che
franco solinas riesca a riposare in pace.