venerdì 29 luglio 2011

capitan america


capitan america non e' iron man, ma nemmeno daredevil. siccome e' ambientato durante la seconda guerra mondiale e l'impianto visivo non potrebbe essere piu' alla "anni '50", queste caratteristiche a priori devono piacere parecchio, o comunque non essere indigeste, altrimenti difficilmente vi divertireste (dato che, ovviamente, la storia in questi "film" non esiste). ah, una postilla del cavolo (nel senso: dato il prodotto, potremmo tranquillamente farne a meno, e' ovvio che tentino di spacciare fischi per fiaschi in questi prodotti) che piu' o meno tutti noi gia' conosciamo benissimo: in realta' nei primissimi anni '40 gli stati uniti ancora versavano nella depressione, se la passavano malissimo e l'ottimismo della ripresa, proprio nell'umore del popolo, non potevano essere piu' lontani: infatti, non erano gli anni '50; gli americani tra fine' 30 e inizio '40 non e' che non sognavano "il sogno americano": non sognavano punto e basta. poi, va be', c'e' la solita storia dei militari americani preparatissimi e bravissimi, quando noi romani e laziali sappiamo benissimo che cio' che ha da sempre contraddistinto i marines e' il pressapochismo, l'ignoranza e la scarsissima abilita' in guerra (hanno sempre avuto solamente le armi piu' potenti, non gli eserciti migliori). pero', ed e' questo il bello di questi prodotti, da CAPITAN AMERICA ci aspettiamo proprio quest'ignoranza volta al cazzeggio, quindi non avendo 13 anni certe cose fanno ridere e stop (poi se ci sono dei ritardati che anche nell'eta' adulta non fanno altro che cliccare "mi piace" su Marines o Apache, be', saranno pure cazzi loro).

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