
pupi con
il figlio piu' piccolo e' tornato all'ardore di un tempo, dunque e' presumibile che per il resto della sua vita
(una decina d'anni se gli va bene) continui a proporre i soliti film che sta proponendo in serie da qualche anno; film fatti di personaggi strambi e stralunati
(marcore' innamorato di vanessa incontrada, albanese sminatore, abatantuono e le sue figlie, alba rottweiler figlia ritardata di silvio orlando, etc), vita di provincia sempre uguale a se' stessa e resa bella grazie allo sguardo malinconico di chi la ricorda, eccetera. personalmente, i suoi film meritano sempre o quasi la visione, spesso meritano anche la sala, ma credo che la reiterazione di questo canovaccio sia troppo prevedibile, a volte soporifero. sia chiaro: i colori, sapori ed umori sono fantastici, lo sguardo nostalgico sulla vita di provincia
(con le sue manie, i tic) e' sempre interessante, pero' non si puo' non notare quanto tutto cio' sia prevedibile come i racconti dei nonni a natale
(quindi la differenza non e' piu' nel nonno o nel racconto, che son sempre uguali, quanto nel nostro stato d'animo, o piu' che altro su quanto risulti arduo digerire l'abbuffata natalizia). infatti, lo preferisco nelle "mattate" imprevedibili come il capolavoro
il figlio piu' piccolo, oppure in pellicole si' provinciali e nostalgiche come
gli amici del bar margherita, pero' semplicemente piu' comiche, molto piu' divertenti, piene di situazioni esilaranti e gag. lui e' capacissimo in questo, dunque a volte mi spiace vederlo in questo pilota automatico. ah, va detto: ogni tanto le "mattate" sono deleterie, ed allora il mio discorso decade, dato che
il nascondiglio ancora grida vendetta...
una sconfinata giovinezza
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