domenica 3 luglio 2011

una sconfinata giovinezza


pupi con il figlio piu' piccolo e' tornato all'ardore di un tempo, dunque e' presumibile che per il resto della sua vita (una decina d'anni se gli va bene) continui a proporre i soliti film che sta proponendo in serie da qualche anno; film fatti di personaggi strambi e stralunati (marcore' innamorato di vanessa incontrada, albanese sminatore, abatantuono e le sue figlie, alba rottweiler figlia ritardata di silvio orlando, etc), vita di provincia sempre uguale a se' stessa e resa bella grazie allo sguardo malinconico di chi la ricorda, eccetera. personalmente, i suoi film meritano sempre o quasi la visione, spesso meritano anche la sala, ma credo che la reiterazione di questo canovaccio sia troppo prevedibile, a volte soporifero. sia chiaro: i colori, sapori ed umori sono fantastici, lo sguardo nostalgico sulla vita di provincia (con le sue manie, i tic) e' sempre interessante, pero' non si puo' non notare quanto tutto cio' sia prevedibile come i racconti dei nonni a natale (quindi la differenza non e' piu' nel nonno o nel racconto, che son sempre uguali, quanto nel nostro stato d'animo, o piu' che altro su quanto risulti arduo digerire l'abbuffata natalizia). infatti, lo preferisco nelle "mattate" imprevedibili come il capolavoro il figlio piu' piccolo, oppure in pellicole si' provinciali e nostalgiche come gli amici del bar margherita, pero' semplicemente piu' comiche, molto piu' divertenti, piene di situazioni esilaranti e gag. lui e' capacissimo in questo, dunque a volte mi spiace vederlo in questo pilota automatico. ah, va detto: ogni tanto le "mattate" sono deleterie, ed allora il mio discorso decade, dato che il nascondiglio ancora grida vendetta...

una sconfinata giovinezza

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