sabato 23 luglio 2011

dylan dog


non e' affatto male, anzi. invece di lamentarsi, come i soliti puristi, contro gli americani perche' prendono un fumetto italiano e lo rendono "un'americanata" non prendendo rupert, non girando nella piovosa terra d'albione, eccetera, eccetera, io me la prendo con gli italiani che hanno a disposizione un GRANDE fumetto ed una fonte RICCA di possibili grandi filmoni (quanti sono i grandissimi numeri di dylan dog che potrebbero essere i successi italiani dell'anno al botteghino? tanti. io ne ricordo tanti veramente pazzeschi...) e non fanno nulla, non se la sentono nemmeno di provare a correre il minimo rischio. ma veniamo agli ammerigani.
si comportano benissimo: non potendo usufruire di londra, vanno a new orleans, ovvero la citta' "gotica" americana per eccellenza, per altro pure woodoo, dunque, sulla location non si puo' dir nulla; gli ebrei con i diritti per groucho come si potevano comportare? da ebrei, che domande! dunque, non potendo usare il famoso assistente (perche' dare milioni di dollari per usare un nome sarebbe da stronzi), dylan si e' dovuto "accontentare" di tal markus, suo amico fraterno.
la storia non c'e' (i vampiri di new orleans vogliono risvegliare belial per governare il mondo rendendo schiavi tutti gli umani), pero' il film non e' minimamente pretenzioso, si prende in giro da solo, omaggia tiziano sclavi (uno dei massimi e aristocratici vampiri dormienti si chiama, appunto, "sclavi") e, soprattutto, offre una chicca niente male nell'asfittico panorama zombesco a me tanto caro, chicca che mi mancava da tempo e che mi rimanda al fantastico ritorno dei morti viventi di o'bannon: gli zombie parlano comunemente, hanno coscienza, sono depressi nel loro nuovo stato, vanno dallo psicologo, vanno in terapia di gruppo, prendono gli antidepressivi, vanno a prendere "i pezzi di ricambio" in truci macellerie tarantiniane, eccetera, eccetera.
vedete, magari vi sembrera' una stronzata, ma questa svolta nel tema zombesco non solo e' un'innovazione importante e di gran lunga migliore di quella stronzata degli zombie rabbiosi (la patologia) che corrono come forsennati, ma offre innumerevoli spunti (soprattutto comici, ma anche no) per nuovi film sul tema, per una new wave of the american zombie movie: speriamo che qualcuno segua lo spunto. a me, tanto per dire, sono venute 2-3 idee per dei film, apparentemente comici, con questi nuovi zombie, ma in realta' (ovviamente...) si tratterebbe di sferzanti film politici che meriterebbero d'avere come protagonista gian maria volonte': direttamente dalla tomba e come zombi, chiaramente...


dylan dog dead of night

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