giovedì 17 marzo 2011

i ragazzi stanno bene


lisa cholodenko e' una lesbica sulla cinquantina che ha figli grazie ad inseminazioni artificiali e non avendo nient'altro da dire oltre a questo banale assunto (cioe', come se io facessi un film sul fatto che, di mattina, solgo cacare dopo colazione e mai prima), l'ha raccontato. la cialtrona (che spero muoia al piu' presto onde evitare futuri danni o, peggio!, estimatori), non essendo ne' sceneggiatrice ne' tantomeno regista ottiene come risultato una porcata che solo gli handicappati del sundance festival e gli obnubilati/venduti dell'academy award potevano apprezzare. quest'aborto idrocefalo e' un interno di famiglia borghese in cui sorridono e si crucciano per finti problemi che risolvono, in quanto tali, in fretta e furia con 3 scene. le uniche a credere nella cosa sono proprio le due attrici, annette bening e julianne moore, ormai evidentemente alla demenza senile e/o menopausa che nel loro caso stranamente ha fatto volatilizzare etti di cervello. il buon mark ruffalo si vergogna della cosa ma deve pur campare, quindi non recita e per questo e' l'unico a salvare la faccia. julianne moore, invece, ormai sembra margherita buy incancrenita (ormai la julianne dei bei tempi andati e' un ricordo sempre piu' sbiadito).
l'unico motivo per cui questa vaccata ha ottenuto un sacco di "ooohh" stupiti e' che la coppia di donne ha una famiglia lesbica e si scambiano 2 mezzi bacetti in croce, ma per il resto non c'e' proprio NULLA di "strano", "atipico" e "per nulla normale": il lato commedia e/o brillante e' inesistente e quando ci provano la scrittura e' da latte alle ginocchia, il lato drammatico e' da AHAHAHAHAH dato che e' talmente puerile da esser risolto ovviamente in maniera raffazzonata (anche perche' il tutto era solo un mero pretesto per raccontar la propria noiosa vita, non avendo davvero nient'altro di meglio da raccontare).

ricordiamo che questa roba ha ricevuto ben 4 nominations; almeno sappiamo che l'oscar va inteso come il mio premio gnugna: in realta' premiano il peggio.
ricordiamo che 30 anni fa pedro almodovar ha fatto vedere a tutto il mondo l'universo gay/lesbo/gente emarginata, quindi scordarlo e fingere d'essere alle prese con un cinema "ad effetto", o che faccia "sensazione", o sailcaso, con questa merda borghesuccia-omologata e' offensivo; cioe', "il faro" c'e' ed al limite, se proprio non si ha NULLA da dire, basterebbe seguirlo per non perdere la rotta; del resto qui da noi l'abbiam fatto e (sempre rimanendo sullo stesso tema) il seme della discordia e' un film godibilissimo (che consiglio).

spero che annette bening e julianne moore muoiano al piu' presto perche' non meritano di lordare ancora il cinema.


i ragazzi stanno bene

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