domenica 6 marzo 2011

shelter - identita' paranormali


per un po' sembra extreme measures con hugh grant e gene hackman, di michael apted (nell, 007 il mondo non basta, enigma ed il secondo narnia), ma una volta terminato il (lungo) prologo diventa il piu' classico dei thriller-horror (sembra uscito nel '95!), con tanto di svolta finale in odor di slasher (non scherzo!). prodotti del genere ovviamente sono "preconfezionati", voglio dire: questi sono i film che si scrivono da soli, in cui accade sempre quel che ti aspetti quando te lo aspetti, per cui la differenza tra uno ben riuscito e uno mal riuscito e' da rintracciare nei particolari, nella cura dei dettagli: la scenografia, la fotografia, le battute, la recitazione, eccetera.
ah, i due registi svedesi, qui esordienti, chiariscono ben presto da quale cinema provengono: inquadrano piu' volte un posterone gigante de la notte dei morti viventi di romero. infatti, il film e' girato "all'antica", come gli old school thriller-horror, non ha scene videoclippare ne' cazzate moderne attira adolescenti -e infatti non ha successo proprio perche' non fa marchette verso i ragazzini. questa e' una qualita' che innegabilmente il film ha ed e' molto importante, che' evitare di seguire i filoni cavalcando l'onda (ricordate la pioggia di film orientali tutti uguali attorno al 2003? bingo) denota credibilita' e integrita'; nondimeno serve anche a lasciar correre sui difetti, qui comunque evidenti (il film dura 2 ore e per il genere e' davvero troppo).

shelter

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