sabato 19 marzo 2011

a single man


tom ford e' uno stilista di gucci omosessuale e cazzeggiando da strafatto/ubriaco lercio insieme ad altri culattoni sul divano ad un party troppo togo ha ben pensato di diventare regista cinematografico (io domani mi sveglio e saro' astrofisico di giorno e modella di notte).
il film e', cosi' come ci si aspetterebbe da stilisti, modaioli e ritardati che buttano il loro tempo dietro abiti inutilmente costosi, un tripudio di stile formale, l'estasi del nulla, lo sfogo eccentrico di chi nella vita si annoia a morte e vuole esperienze nuove a prescindere (non importa quali, purche' nuove).
alcuni cialtroni hanno salutato questo cumulo di immondizia come "interessante", la realta' e' che questo aborto acefalo non sa dove sta di casa il cinema ed e' parente prossimo della merda. la scusa per quest'aborto era un dispensabile libro concernente l'(non)elaborazione di un lutto, accolto senza strepiti, lacrime e grida, bensi' con il fare distaccato, snob e "di classe" (ahahahah!!) tipico degli handicappati senza istruizione che si dedicano alla moda ed alle stronzate annesse.
la cosa pazzesca di tutto quest'oceano di merda e' che da qualche parte qualcuno a los angeles deve aver pensato che a colin firth abbiano "rubato" l'oscar per questo film, dunque quest'anno sono andati di "compensazione" regalandoglielo per quell'altro aborto de il discorso del re. roba da pazzi. speriamo che qualcuno lanci 2 o 3 bombe atomiche su los angeles.

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