
* = non ho trovato la canzone, quindi ho ripiegato su quest'altra (fatto meglio, ah?).
« So' miracolato io: hai presente quella santa Chiara là che sputava le margherite perché era protetta da Dio? Ma io che so' protetto da Satana cago piombo! »


l'unica cosa decente di questo film e' la coppia: rupert everett e sharon stone sono la coppia meno coppia della storia del cinema, quindi sceglierli per un film in cui i due personaggi non hanno NIENTE in comune... e' una scelta azzeccata. per il resto e' un noir sullo spionaggio davvero bolso: "prende" pochissimo, va avanti col pilota automatico, non ha alcun picco ne' momento "ooohh" e sembra banale fiction televisiva.
codice homer

alessandro angelini, nonostante ai piu' sia un perfetto sconosciuto*, per me era un regista importante perche' l'aria salata e' un gran bel film e cosi' m'ero segnato il nome.
alza la testa
dopo l'esordio di 3 mesi fa col posto delle fragole, torna il caterpillar:
1942 il bacio della pantera.
il bacio della pantera 1943
il bacio della pantera - remake

ragazzi miei

inaspettatamente brutto. intendiamoci (ciao aspera), non della bruttezza di gamer ne' dell'ipotetica bruttezza delle stupidaggini in serie al cinema con la aniston, jolie, drew barrymore e compagnia: e' brutto perche' la sceneggiatura non esiste (tanto per cambiare) ed a meno di essere handicappati, avere 15 anni ed essere completamente ubriachi e' proprio dura farsi prendere in giro tenendo per bene il cervellino spento spento per tuutta la durata del film (anche troppa). gerard leonida butler e' sulla quarantina, dunque e' naturale che il film si prenda sul serio (non siamo dai nonnetti di expendables: quelli e' naturale che si prendano per il culo da soli), pero' e' proprio scritto male. male male male. solo che bisogna comunque andare a vederlo (e infatti noi eravamo una decina!) perche':
in un film sceneggiato, tra gli altri, da salce, castellano e pipolo. e indubbiamente dopo quest'elenco di cognomi altisonanti vi sara' venuta in mente una sola cosa: il federale. niente di tutto questo ne' come impegno (commedia vacua) ne' come risultato (l'intrattenimento e' poco).
1962 la voglia matta: voto 6. luciano salce, castellano e pipolo ed ugo sono degli instancabili mestieranti innamorati del cinema: spesso le commediole son sterili parodie o superflui telefoni bianchi, ma ogni tanto gli riesce il colpo di coda: e' questo il caso. vi viene in mente qualcosa associando "1962" alla trama "uomo di mezz'eta' nota una ninfetta e se ne innamora perdutamente" ? spero di si'. in quell'anno fece scalpore lolita di kubrick e luciano salce 3 mesi dopo porta al cinema la voglia matta. la ninfetta in questione e' catherine spaak ed e' assaj piu' bella della bambina americana: successo assicurato. ovviamente non ha senso paragonare i film, ma si puo' tranquillamente dire che: questo e' piu' godibile, piu' spensierato, piu' divertente (e grazie... non e' un melodramma) e meno noioso. ugo e' in formissima e si vede -chiaramente- che caterina se la voleva fare per davvero (cosa che ha tranquillamente fatto, tra l'altro).
1962 il giorno piu' corto: voto 6. anche senza averlo
visto, dal titolo avrete sicuramente capito che siamo dinanzi l'ennesima parodia (l'ennesima con franco e ciccio). l'originale, il giorno piu' lungo -per i pochissimi (spero) che non lo sapessero- e' il famosissimo film di guerra (sbarco in normandia) con un cast di divi della madonna: wayne, mitchum e fonda. ma non voglio parlare di quel film. e non voglio parlare nemmeno della parodia. voglio parlare del regista: sergio corbucci. penso che in italia siamo dei veri stronzi perche' in internet o tra gli amici, quando si disserta di cinema, si tende ad elogiare capre strappate all'agricoltura, come ad esempio bertolucci, invece di incensare dei grandissimi mestieranti pieni di talento e soprattutto con un gusto per la fiaba che non ha eguali (ve le ricordate le favole di sergio corbucci con bud spencer e terence hill, no? noo?? che infanzia di merda avete avuto?!?). sergio e' passato per i peplum, per gli storici, per le parodie dei film americani di successo al cinema 3 settimane prima dei suoi (quello era il tempo di cui aveva bisogno per: scrivere, farseli produrre, girare e montare), per i film western, per i poliziotteschi ed infine, ormai vecchio, ha tentato con tutte le sue forze di tenere in piedi il cinema italiano negli anni della sua definitiva MORTE: gli anni '80. nell'ultimo decennio della sua vita (artistica e non) ha collaborato soprattutto con villaggio, pozzetto, montesano e sordi. associate quei nomi agli anni '80. bene. ora dovreste aver capito per quale motivo bisogna ricordarlo, ringraziarlo ed elogiarlo: ci ha tenuto compagnia nella nostra infanzia e adolescenza. rendiamo grazie a sergio.
dal trailer si capisce subito che il genere di film e' di tipo ludico: serie b, ammazzamenti, spade e draghi, doomsday, undead, conan e compagnia cantando. purtroppo pero' il film e' soporifero, per nulla coatto e volgare come dovrebbe essere e soprattutto manca totalmente di ironia e parti divertenti. si dorme.

ma non toccatele, i baccanali di tiberio: senza voto.
salce, grazie alla migliore sceneggiatura in tutta la carriera di castellano e pipolo (amico mio, quante volte ti stai rigirando nella tomba vedendo tuo figlio moccia con i suoi film mocciosi? mi rigiro un po' nel letto anche per te), mette in scena un film eccellente e sempre a meta' strada tra il riso e il dramma (come sappiam far bene); film che raggiunge nel finale dei picchi assoluti. a dispetto della sua bellezza, spesso noto che questo film e' ignorato dai piu': rimediate all'errore. nota a margine: la sandrelli, all'epoca fantastica ninfetta 15enne, inauguro' qui la serie dei set condivisi con il magnifico ugo.

a me steven soderbergh fa schifo e spero che smetta di fare film il piu' presto possibile. purtroppo la cosa non accadra' mai. inspiegabilmente e stupidamente steven e' considerato dagli "appassionati" come 'regista cerebrale, intellettuale e grande autore', in realta' lui non vale nulla e nulla valgono i suoi film. la sua fortuna e' questa: essere amico di julia roberts, clooney, matt damon e tutta quella combriccola li'. prima di diventare il loro cagnolino personale girava stronzate ed insulsi film di serie b (di quelli che al cinema van di merda ma poi recuperano con l'home-video), poi grazie a loro ha potuto curare la regia di quelle stronzate degli ocean's e con tutti quei soldi ammucchiati poi la sua vita e' cambiata, dunque anche la regia: traffic, bubble, intrigo a berlino, etc. quei film sono "sfizi", sono le classiche "voglie" che ci si toglie solo se si puo' tranquillamente ignorare il risultato al botteghino. e se da una parte la cosa e' senz'altro positiva (si da' lavoro alla gente, il movimento cinema cresce, etc), dall'altra se crei merda pretenziosa e finto-raffinato/divertente come bubble allora la cosa e' negativissima (non mi piace quando si insulta l'intelligenza). steven in 20 e piu' anni di carriera ha girato UN solo film di cuore: erin brockovich, per il resto e' sempre stato un gran paraculo. e a me non piacciono i paraculi: io amo il cinema. poi, va be', dopo l'apologia di reato perpetrata nel far pubblicita' alla dittatura peggiore nel mondo con i due film sul che (di due film e chilometri di pellicola: non c'e' niente di vero, e' tutto falso) m'e' andato definitivamente di traverso; infatti questo l'ho guardato non pensando mai a lui ma concentrandomi solamente sull'escursione di matt damon in un film comico (venuto male).
the informant
le classifiche interessano sempre a tutti ma non piacciono mai a nessuno. a cadenza casuale elenco i migliori film di anno in anno in questa prima decade del terzo millennio. cliccando sulla classifica qui di fianco si vedranno tutte le classifiche insieme, as usual.