i difetti "storici" di francesca archibugi sono:
- indulgenza tipica delle zecche nei confronti dei parassiti/merde
- parla sempre e solo della crescita attraverso la sofferenza (nascono tutti stupidi/superficiali = la vita prende a schiaffi = cambiamo = dopo la sofferenza siamo migliori)
- regia e gestione dei tempi comici amatoriale (non sfrutta mai a dovere il potenziale)
- incredibili lacune di sceneggiatura (ogni tanto dovrebbe lasciar perdere le sue amiche, le basterebbe chiamare qualche maschio "lontano" da lei che le mostri altre angolature)
gli ultimi 2 difetti non sono sgradevoli: servono a renderla piu' "umana" e "sincera", ma non chiedetemi perche'. il secondo e' il classico pregio/difetto che caratterizza la sua esistenza, pero' dopo un po' d'anni posso dire che credo sia pacifico? cosa? be', che si rompa un attimo i coglioni. il primo difetto, invece, e' davvero fastidioso, anche se non lo palesa spesso. questo film visto con gli occhi "adulti" sottoscrive, conferma e "accende" tutti i suoi difetti, ma il tempo non ha mutato la partecipazione avuta durante la visione scolastico-adolescente, anzi.
allora sara' perche' come tutte le donne e' furba e per ottenere quel che vuole non si fa scrupolo di ricorrere a mezzucci (la pizza bianca, il sietto, il pandino, la vespa, le fughe da scuola, i genitori che divorziano e no: ci ripensano, il dopo-scuola, le magliette con lo smile, le prime connessioni internet, le scarpe da ginnastica, le gomme masticate sempre a
boccaperta, l'apparecchio ai denti) e tocca "le corde" giuste, sara' perche' ti amo (che confusione), ma nonostante tutto il suo buonismo e la sua
SPERANZA per il futuro continua a piacermi. guardi, riguardi, ti accorgi dei mezzucci e pensi
"non fa niente, io la perdono" perche' rintracci qualcosa: non so come chiamarlo, forse e' lo spirito da crocerossina piuttosto che da madre teresa ruta, forse sono solo io che di tanto in tanto ho bisogno di bonta' (
"non si vive di solo pane", dice qualcuno;
"non si vive di solo harry callahan", dico io), sta di fatto che lei e'
BUONA, fatta di sangue e lacrime e allora le si perdona tutto.
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