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sabato 8 giugno 2013
faccio un salto a l'avana
è una merda. partono dal mastodonte riusciranno i nostri eroi... con sordi e manfredi: brignano fa sordi e pannofino fa mandredi. sarebbe troppo comodo e banale scrivere una tirata sul fatto che evidentemente pannofino non è mandredi, per non parlare del fatto che pur partendo da quel capolavoro si mantengono sempre sul leggero a confini con l'esile e non c'è la minima pretesa di girare grande commedia d'autore, quindi siccome sarebbe troppo comodo non dico nulla, anzi: pannofino non sarà un attore, ma a me piace: in boris l'ho adorato e in notturno bus mi ha divertito parecchio. certo, brignano oltre a non essere un attore davanti la macchina da presa è proprio un canide indifendibile, però queste due persone sono in grado di far ridere la gente, dunque le premesse per ridere non pensando a nulla c'erano tutte, invece questa roba è indifendibile. c'è la tipa che fa le imitazioni a quelli che il calcio dell'era victoria ed è relegata non ad un consono e rispettabile ruolo di caratterista come potevano essere carotenuto ed altri, ma ad umiliante macchietta come potevano essere jimmy il fenomeno ed ennio antonelli; sia chiaro, questa è gente che ho comunque amato in altre sedi, ma jimmy era HANDICAPPATO veramente e più di tanto non poteva dare, quell'attrice invece è bravissima dunque è un delitto sprecarla per quella stronzata di "ruolo". il problema più grave è che invece d'averci messo un po' di impegno ed una professionalità minima si sono limitati al compitino dei cinepanettoni (categoria che io difenderò fino allo stremo, con argomentazioni da vendere), ovvero il modus operandi de "buona la prima!" lungo tutta la genesi del film, pure se viene inquadrato per sbaglio un passante negro che guarda in camera ed ipotetiche cose di questo genere. gli spunti per qualcosa di divertente qui c'erano tutti ed i talenti comici anche, eppure hanno fatto un tonfo nell'acqua per la troppa sveltezza d'eiaculazione precoce, come in alcuni film raffazzonati e troppo sbrigativi con lino bènfi. peccato.
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vanessa
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sabato, giugno 08, 2013
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sabato 13 agosto 2011
UGO TOGNAZZI 7a parte
qui la sesta parte della bio su UGO.
1969 nell'anno del signore: voto 7. il primo film della trilogia di luigi magni contro sulla chiesa riguarda QUESTO fatto storico. la parte migliore la svolge nino perche' il suo ruolo e' quello di V ne V for vendetta; alberto ed ugo per lo piu' svolgono il compitino; completa l'opera una stupenda claudia cardinale nel ruolo della pianta ornamentale giuditta l'ebrea. magni si servira' di nuovo di nino nel secondo film sulla trilogia della chiesa, in nome del papa re, ma non degli altri due mostri, mentre si servira' sia di nino che di alberto per il terzo e ultimo, in nome del popolo sovrano. questo e' carino, gli altri valgono poco. pero' c'e' un fatto da far notare: i film di tanti anni fa che valevano poco, pellicole "minori", se paragonati a quelli di oggi sono "da oscar". dunque, si tenga conto un attimo del contesto...
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vanessa
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sabato, agosto 13, 2011
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venerdì 14 gennaio 2011
UGO TOGNAZZI 6a parte
qui la quinta parte della bio su UGO.
di seguito la settima parte della bio su UGO.
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vanessa
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venerdì, gennaio 14, 2011
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lunedì 29 novembre 2010
UGO TOGNAZZI 5a parte
1964 il magnifico cornuto: voto 8. siam giunti al film
1965 i complessi: voto 6 (nino), voto 4 (ugo e albertone). l'episodio con ugo e' il complesso della schiava nubiana e non vale nulla. certi sceneggiatori, certi registi e certi attori hanno fatto moolto, molto di meglio. vuole essere commedia? bene, intrattiene poco poco, diverte ancora meno. cosi' come dicevano i miei nonni franco e ciccio: soprassediamo (mi raccomando: fate attenzione a dove poggiate le terga!).
1965 oggi domani e dopodomani: senza voto. a me faceva ribrezzo l'originale, sbadiglio per quasi tutta la parodia di franco e ciccio, quindi capite bene che preferisco non dir null'altro non foss'altro per pudore.
1966 i nostri mariti: senza voto. sbadigli, a tratti qualche sorriso a denti stretti, si puo' tranquillamente passare oltre dato che ormai siamo a meta' anni '60 ed il mondo (del cinema) entrando nell'era moderna forniva capolavori uno dietro l'altro.
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lunedì, novembre 29, 2010
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giovedì 28 ottobre 2010
UGO TOGNAZZI 4a parte
1963 i mostri: voto 7. per questo monumento vale quanto scritto per la cambiale.
1964 la vita agra: voto 9.
1964 controsesso: voto 7 (ugo), voto 3 (nino). classico
segue la quinta parte della BIO su ugo.
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vanessa
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giovedì, ottobre 28, 2010
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