è un "film" talmente esile ed inconsistente che al termine della visione quasi cadono le braccia nel constatare che vederlo o meno sarebbe stata la stessa cosa, come quando non è impellente bere un bicchiere d'acqua ma qualcuno te lo pone e tu bevi. gli "argomenti" messi in scena sono sfruttati male: che senso ha mettere in mezzo il papa se poi per due ore racconti una banale fuga dalle responsabilità? ciò vuol dire che avevi davvero poco da dire e l'hai detto pure male. la lezioncina, ammesso e non concesso l'attribuirgli l'ipotetico pulpito da cui insegnar qualcosa, è banale, leziosa e tediosa: nemmeno i fan allo stadio terminale (presente) possono trovarla interessante; anche perché lo stesso linguaggio usato è errato ed il cinema ha aspirazioni diverse. scrivi un saggio di 3 pagine (per quel che voleva dire bastavano e avanzava spazio per le didascalie) ed al limite metto "mi piace", ma poi stop.
non ci sono scene da tramandare ai posteri, scene che prese ed estrapolate dal contesto risultano comunque incisive e/o divertenti. esempio a caso: la scena della nutella, la scena della sacher a tavola con la famiglia, etc.
il personaggio di moretti non potrebbe non essere michele apicella e su questo nulla da obiettare, se non che michele se ogni tot. anni arriva al cinema dovrebbe avere qualcosa da dire, altrimenti è meglio che se ne stia zitto, perché se ormai dopo i 50 si avvia ai 60 e non ha più verve, inventiva, voglia di fare e idee, potrebbe andarsene a fanculo alle bahamas con uno stuolo di ventenni a consumarsi il cazzo vita natural durante. ne guadagnerebbe lui e ne guadagneremmo noi (che smetteremmo, quindi, di buttare nel cesso i nostri soldi).
non mi lamento tanto del fatto che il personaggio della buy è sterile e poco abbozzato: non sta scritto da nessuna parte che doveva essere approfondito, coglioni (quelli che hanno sostenuto questa tesi), anzi: nel film su (contro) berlusconi nanni aveva messo quell'insulsa sotto-trama sulla precarietà (...) della famiglia italiana, con quel coleroso partenopeo con la faccia mezza storpia e la suddetta buy: be', non facevano altro che strillare senza soluzione di continuità e se tu prendi quella mezz'oretta di grida e la TOGLI completamente dal film, non cambia nulla: il risultato del film è identico, il senso non è cambiato, non vien tolto nulla, zero. dunque: parentesi e abbozzo superfluo di personaggi secondari. dunque, arrivo al nocciolo: se nanni ormai da un bel po' di anni non è più in grado (è questo il punto) di girare un film strutturato su più piani, tanto vale che concentri le sue (esigue) energie su una cosa soltanto, perché sviluppare pure i comprimari tanto ormai vorrebbe dire allungare il brodo con l'urina, dire nulla in mezz'ora in più e soprattutto annoiare tutti.
infatti, è ricorso al papa a puro scopo strumentale: al solo apprendere la notizia tutti gli afecionados son partiti a razzo con: "ihihih" e "oddio! chissà cosa dirà!!", ma da dire non aveva proprio nulla, voleva solo attirare l'attenzione. un uomo bollito, completamente alla frutta. anyway io il mio consiglio gliel'ho dato.
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giovedì 13 dicembre 2012
habemus papam
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giovedì, dicembre 13, 2012
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venerdì 14 gennaio 2011
UGO TOGNAZZI 6a parte
qui la quinta parte della bio su UGO.
di seguito la settima parte della bio su UGO.
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venerdì, gennaio 14, 2011
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venerdì 4 dicembre 2009
caos calmo
PS:
Isabella Ferrari la preferivamo quando moriva stuprata selvaggiamente in bellissimi film (che consiglierei).
PS2: l'unica cosa bella di questo film sono i commenti a questa "recensione" da parte di un coglione non meglio identificato che con un nick a caso. Click.
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venerdì, dicembre 04, 2009
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giovedì 8 maggio 2008
caro diario
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giovedì, maggio 08, 2008
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la stanza del figlio - aka very very peggior movie in his history
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giovedì, maggio 08, 2008
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il caimano
dicono che dopo la morte c'è la resurrezione. dicono che toccando il fondo poi si inizia a risalire (anche se l'italia invece inizia a scavare).
il film è quello che è, mica mi permetto di discutere l'ironia, però, sinceramente: tra persone di senno (e io ce ne ho a pacchi di seno) c'è bisogno di fare le markette ai froci? c'è bisogno di fare le markette alle lesbiche e alle donne? c'e' bisogno???
cosa cazzo interessa al mondo se 2 lesbiche in italia non possono adottare un figlio e devono andare in olanda a farsi inseminare da qualche negro surinamense (sicuramente tossico) ?
le marchette presenti in questo film cavalcano l'onda (ancora non esaurita, purtroppo) degli anni dei froci in strada a roma che blaterano di diritti ma che in realtà fan chiasso e vogliono apparire (il tutto è un pretesto per girare nudi e fare chiasso vestiti da donne, non sanno di cosa parlano -anche perché non parlano: gridano), sono proclami e marchette di un'epoca in cui non si è: si appare.
tra persone di senno (come me, tanto per fare un esempio) c'è davvero bisogno di dire che i froci sono persone sensibili e che le lesbiche (poverine!) debbono andare fino in olanda (drogate!) per fare un bambino?
io sapevo che questo genere di film li faceva il turco frocio e le cantava anna tatangelo, non il mio nanni.
va be' (ma mica poi tanto). questo film è una merda da bocciare perché il nanni di una volta avrebbe detto queste cose di questo caimano, non avrebbe fatto questa schifezza. e preferisco sorvolare sull'inutile parentesi orlando-buy e relativa crisi della famiglia (basta).
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giovedì, maggio 08, 2008
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giovedì 1 maggio 2008
palombella rossa comunista
perché forse è da qui che s'avverte che il bruco sta diventando farfalla (il passo successivo è la morte della farfalla), perché 5 anni prima l'avrebbe filmato in tutt'altro modo la crisi d'identità del comunismo, ci sarebbe andato ancor più 'pesante'. tra l'altro questo è il preferito di mio padre perché quegli anni li ha vissuti proprio in quel modo. e anche lui quando ne parla con me si prende in giro e ci ride su, perché anche lui si lamenta con me sperando che d'alema (ora veltroni) dica qualcosa di sinistra, perché lui ora quelli di rifondazione non li capisce più e non riesce a comunicare con loro.
oltre ad analizzarsi analizza il comunismo di quel lustro e per comprenderlo è fondamentale chiamare mio padre e farsi spiegare quegli anni, perchè altrimenti leggendo non le si percepiscono certe cose, c'è bisogno della faccia e delle pieghe. e delle risate.
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giovedì, maggio 01, 2008
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mercoledì 16 aprile 2008
la messa e' finita

alcuni dissero che ne "la messa è finita" ci fu uno scatto di maturità, ad esempio simile allo scatto di maturità insito in "south of heaven", ma in realtà non è vero. è vero che nanni si sta trasformando in farfalla, si ride di meno e il livello è altissimo. non è che il livello è ancora altissimo, perché il livello è altissimo. però è vero anche che quando vieni dai film 'oltre' è naturale ed umano tornare nei ranghi senza uscire dal seminato. è sempre il solito vecchio circolo e la solita storia che si ripetono.
ennesimo finale da tramandare e soprattutto appendere ai poster (contrariamente a quanto farà in seguito: dimenticare come si finisce un film). bruno e gino regnano.
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mercoledì, aprile 16, 2008
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bianca
essenzialmente è un film sul delitto e castigo immerso nella patafisica (o immerso nella nutella). il mondo non è bello se è pieno di mascalzoni che non hanno alcun senso di colpa né responsabilità (sono meschine le persone che non si prendono le proprie responsabilità). memorabilia cinematografico a iosa, e nanni qui i-osa parecchio.
mangio troppa cioccolata.
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mercoledì, aprile 16, 2008
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domenica 13 aprile 2008
il portaborse - summa elezioni 13 14 aprile 2008
pensate che "il caimano" sia un bel film? non avete visto questo! in più qui manca (per fortuna) la merdosissima parentesi sulla famiglia (ronf) con napolecano orlando e margherita buy (aver interpretato novemila volte la moglie/aspirante tale tradita e abbandonata non sarà abbastanza? non si corre il rischio di diventare personaggio?) presente ne "il caimano".
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domenica, aprile 13, 2008
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la seconda volta

bellocchio quando deve fare 'ste cose le sceneggia in modo magistrale, gigioneggia da marpione, commuove, incanta e ti incolla alla poltrona. calopresti invece annoia (non succede mai niente). ah, già: calopresti non è bellocchio.
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domenica, aprile 13, 2008
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venerdì 11 aprile 2008
ciclo nanni moretti - sogni d'oro 1981
torniamo indietro nel tempo: all'indomani di "ecce bombo", secondo la critica, a giovanni diedero oltremodo fastidio le critiche (negative) al suo (straordinario) film e la 'vendetta' tramite lo sfottò continuo in questo film vien ritenuta ingiustificata, noiosa, delirante e da eccesso di bile. tutte cazzate. la scena con il pastore abruzzese e la casalinga di treviso è da tramandare ai posteri. invece la scena al termine della gara pinguina più che da tramandare è da appendere ai poster. 10+
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