Visualizzazione post con etichetta moore julianne. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta moore julianne. Mostra tutti i post

sabato 24 settembre 2011

crazy, stupid, love


crazy stupid movie. non e' che siamo stanchi delle "commedie degli equivoci" perche' se fossero fatte come si deve non ci sarebbe nulla da dire, ma purtroppo non e' questo il caso, perche' i due registi/sceneggiatori dopo il debutto (flop pazzesco, censurato ovunque) colpo di fulmine - il mago della truffa (in originale I love you phillip morris) hanno fatto marcia indietro, si son messi proni verso hollywood e l'han preso dove non batte sole pur di avere successo e incassare (spesi 50 milioni, incassati 100 in tutto); per far cio', si son dovuti rivolgere ad un pubblico di handicappati. sia chiaro, non mi piace uscirmene in questo modo perche' giudicare il cervello di una persona dalla visione di un "film" come i cinepanettoni e' stupido: (l'acqua calda) ognuno ha i suoi gusti, ci son fior fior di persone della madonna che amano mangiare la merda (non in senso figurato). pero', davvero, invece di fare della sprezzante ironia, invece di puntare sullo CHOC (nel loro debutto jim carrey ed ewan mcgregor erano due fidanzatini che si facevano pompini vicendevolmente e lasciavano vedere gli schizzi sui loro volti, e molto altro), hanno deciso di puntare sulla pieta', sullo stucchevole, sui continui e reiterai finali zuccherosi che ti fan pensare sempre e solo questo: perche' hollywood non sprofonda? perche' uno zzunami non se la porta via per intero? perche' il 21 dicembre 2012 e' cosi' lontano?


poscritto attoriale:
per gentucola come steve carrell non mi stupisco: nasce comico da saturday night live, non attore di cinema, dunque secondo lui questo pattume fa ridere quindi ci crede pure; per ryan gosling tutto sommato riesco a comprendere la scelta deprecabile di far parte di questa stronzata: oltre ai soldi (che non gli mancano, ma comunque non bastano mai), lui ha bisogno di fare un bel po' di stronzate "alla clooney" (fa sempre e solo stronzate, per questo e' famoso) e diventare un nome conosciuto anche alle 60enni, perche' hai voglia a far parti belle in film belli/bellissimi, tanto ryan lo conosciamo solo in 3 (quindi, ryan, io ti capisco: stai tranquillo); ma peggio di tutti e' lei: la mia julianne moore: cosa ti passa per la testa? hai 50 anni, lavori tipo in 2 all'anno da 20 anni, ha senso sputtanarsi la carriera con queste cose? non e' prestino? a 70 il cervello ormai e' in pappa e comprendo che a quell'eta' si acceterebbe di tutto pur di sfuggire alla noia... ma a chi riceve continuamente script? le parti non le mancano mica, eppure lei accetta di prender parte a questa stronzata e "farci dono" della sua peggiore prova di sempre (cliccate e giudicate voi: ha preso parte a parecchie stronzate, come tutti, ma mai a qualcosa di simile).

venerdì 3 giugno 2011

chloe - tra seduzione e inganno


io liam neeson e julianne moore non li capisco: ormai han fatto i soldi, son famosi, lavorano quando vogliono, per cui perche' impelagarsi in film sfigati, verbosi e pseudo-autoriali? per altro al servizio di nullita' di registi che hanno un'indiscussa ed unica capacita': dilapidare sempre i budget che gli vengon messi a disposizione, finendo per incassare 1/10 di quanto si spende. voglio dire, al posto di quei due troverei consono comportarsi tipo christopher walken: gigioneggia di film in film campando sul proprio status, divertendosi nel prestare la propria maschera si' a chi sgancia il grano, ma anche a chi e' capace di divertirci. invece, quei due si son prestati a questo pazzo di atom egoyan ed il risultato e' osceno. ricordo ancora ciccio russo al cinema con me anni fa (mi fece divertire) quando commento' il trailer: "atom egoyan alle prese con questa roba vuole proprio evitare di farsi guardare", ed ovviamente aveva ragione. l'unico motivo che giustifichi la visione e' il feticcio personale: julianne moore si da' al lesbo con la biondina della locandina e spesso sono nude. per il resto, non c'e' niente di interessante, la scrittura rasenta il ridicolo: la puttana che si innamora e' un cliche' bolso e poi se penso al figlio adolescente in cura dall'analista (...) e che si mette a piangere (a 20 anni?) se sente i genitori litigare (cosi' aumenta la tensione ed il carico emotivo...), va be', facciamo che evito proprio di commentare e far battute.

poscritto delle differenze:
william friedkin, alle prese con un thriller torbido, e' riuscito a dirigere quel capolavoro di jade perche' il tutto, nonostante fosse "!!!" continuava sempre a sembrare reale, vero, possibile, plausibile; in chloe ogni secondo sembra artefatto, pretestuoso, mai credibile. ah gia': egoyan non e' bravo come friedkin, e pensa che evitare in tutti i modi l'ironia, le parolacce o le botte (anche quando proprio "te le chiamano" le scene) voglia dire fare cinema "alto", "raffinato" e "autoriale". certo, come no.



chloe tra seduzione e sfrangiamento d'ovaie

lunedì 18 aprile 2011

uomini e donne - tutti dovrebbero venire... almeno una volta!


la solita stronzata americana di merda priva di sceneggiatura. partenza bruciante e sparse qui e la' davvero delle ottime battute sul tema piu' classico, divertente e sempre attuale: il sesso e le differenze tra uomo e donna. e' un'occasione sprecata perche' manca totalmente la sceneggiatura e ci sono numerose scene talmente sopra le righe da far cadere le braccia: nella totale assenza di trama, il tutto avrebbe dovuto rimanere un filino plausibile per poter dare piu' forza alle battute corrosive, altrimenti con le scene ai confini della realta' e le reazioni da handicappati a frasi/azioni da spostati (che avrebbero giustificato risate sardoniche, quando non botte...) si finisce per non "crederci" piu'. a quel punto, una volta persa anche la minima immedesimazione si sta a guardare a braccia conserte pensando: "vediamo quale stronzata combinano ora...", lasciandosi andare solo ogni 15 minuti a delle risate come si deve.
fox mulder anche qui, come in x-files, californication ed OVUNQUE abbia "recitato" reitera l'unico personaggio della sua carriera: il simpatico cinico bastardo assetato di fica, emozioni e vita. qui il personaggio e' riuscito, il film no.

poscritto attoriale:
durante il film dicono: "te li porti bene i tuoi 38 anni" ad una julianne moore che allora ne aveva circa 10 in piu': scena molto divertente di comico involontario.



uomini e donne tutti dovrebbero venire... DVD-RIP ENGLISH

martedì 22 marzo 2011

io non sono qui


dietro porcate del genere non poteva non esserci steven soderbergh, pochi cazzi. la cosa "buffa" di steven e' che c'e' persino gente che lo difende, dico anche oggi. per fortuna che lassu' qualcuno mi ama e m'hanno ascoltato. allora, il film non e' un film e questi infelici ricconi che non san dove stian di casa la musica, la vita, etc, ce la mettono proprio tutta per infastidire, annoiare e dare al tutto il tipico taglio dell'arte nell'era delle installazioni (ovvero bufale di merda e banalita' stucchevoli spacciate per arte): in quel senso riescono benissimo, in quel senso la missione e' compiuta perfettamente. gli unici motivi per andare avanti nella visione sono christian bale e cate blanchett, ma per fortuna -specie christian- mostrano un briciolo di dignita' recitando meno del solito (per le loro reali prove attoriali vi rimando alle loro etichette a fine post). e cosi', arrivati ad inizio secondo tempo, non se ne puo' proprio piu' e si passa ad altro, nella fattispecie a della musica suonata col cuore:



e comunque la coscienza e la vera essenza di bob dylan si posson riassumere in poche parole: a 30 anni cavalcando l'onda della protesta (ahahah!) per fare soldi blaterava cazzate anticlericali, arrivati gli -anta per continuare a farli bacia l'anello del papa, chino. e gli "esperti" (...) musicali modello scribacchini di audiodrome che nel 3000 ancora gli vanno dietro completano l'opera. poveracci.


poscritto musicale:
se v'interessa davvero la musica ed i film musicali allora provate a cliccare l'etichetta: qualcosa di buono li' c'e'. li'.



io non sono qui

sabato 19 marzo 2011

a single man


tom ford e' uno stilista di gucci omosessuale e cazzeggiando da strafatto/ubriaco lercio insieme ad altri culattoni sul divano ad un party troppo togo ha ben pensato di diventare regista cinematografico (io domani mi sveglio e saro' astrofisico di giorno e modella di notte).
il film e', cosi' come ci si aspetterebbe da stilisti, modaioli e ritardati che buttano il loro tempo dietro abiti inutilmente costosi, un tripudio di stile formale, l'estasi del nulla, lo sfogo eccentrico di chi nella vita si annoia a morte e vuole esperienze nuove a prescindere (non importa quali, purche' nuove).
alcuni cialtroni hanno salutato questo cumulo di immondizia come "interessante", la realta' e' che questo aborto acefalo non sa dove sta di casa il cinema ed e' parente prossimo della merda. la scusa per quest'aborto era un dispensabile libro concernente l'(non)elaborazione di un lutto, accolto senza strepiti, lacrime e grida, bensi' con il fare distaccato, snob e "di classe" (ahahahah!!) tipico degli handicappati senza istruizione che si dedicano alla moda ed alle stronzate annesse.
la cosa pazzesca di tutto quest'oceano di merda e' che da qualche parte qualcuno a los angeles deve aver pensato che a colin firth abbiano "rubato" l'oscar per questo film, dunque quest'anno sono andati di "compensazione" regalandoglielo per quell'altro aborto de il discorso del re. roba da pazzi. speriamo che qualcuno lanci 2 o 3 bombe atomiche su los angeles.

giovedì 17 marzo 2011

i ragazzi stanno bene


lisa cholodenko e' una lesbica sulla cinquantina che ha figli grazie ad inseminazioni artificiali e non avendo nient'altro da dire oltre a questo banale assunto (cioe', come se io facessi un film sul fatto che, di mattina, solgo cacare dopo colazione e mai prima), l'ha raccontato. la cialtrona (che spero muoia al piu' presto onde evitare futuri danni o, peggio!, estimatori), non essendo ne' sceneggiatrice ne' tantomeno regista ottiene come risultato una porcata che solo gli handicappati del sundance festival e gli obnubilati/venduti dell'academy award potevano apprezzare. quest'aborto idrocefalo e' un interno di famiglia borghese in cui sorridono e si crucciano per finti problemi che risolvono, in quanto tali, in fretta e furia con 3 scene. le uniche a credere nella cosa sono proprio le due attrici, annette bening e julianne moore, ormai evidentemente alla demenza senile e/o menopausa che nel loro caso stranamente ha fatto volatilizzare etti di cervello. il buon mark ruffalo si vergogna della cosa ma deve pur campare, quindi non recita e per questo e' l'unico a salvare la faccia. julianne moore, invece, ormai sembra margherita buy incancrenita (ormai la julianne dei bei tempi andati e' un ricordo sempre piu' sbiadito).
l'unico motivo per cui questa vaccata ha ottenuto un sacco di "ooohh" stupiti e' che la coppia di donne ha una famiglia lesbica e si scambiano 2 mezzi bacetti in croce, ma per il resto non c'e' proprio NULLA di "strano", "atipico" e "per nulla normale": il lato commedia e/o brillante e' inesistente e quando ci provano la scrittura e' da latte alle ginocchia, il lato drammatico e' da AHAHAHAHAH dato che e' talmente puerile da esser risolto ovviamente in maniera raffazzonata (anche perche' il tutto era solo un mero pretesto per raccontar la propria noiosa vita, non avendo davvero nient'altro di meglio da raccontare).

ricordiamo che questa roba ha ricevuto ben 4 nominations; almeno sappiamo che l'oscar va inteso come il mio premio gnugna: in realta' premiano il peggio.
ricordiamo che 30 anni fa pedro almodovar ha fatto vedere a tutto il mondo l'universo gay/lesbo/gente emarginata, quindi scordarlo e fingere d'essere alle prese con un cinema "ad effetto", o che faccia "sensazione", o sailcaso, con questa merda borghesuccia-omologata e' offensivo; cioe', "il faro" c'e' ed al limite, se proprio non si ha NULLA da dire, basterebbe seguirlo per non perdere la rotta; del resto qui da noi l'abbiam fatto e (sempre rimanendo sullo stesso tema) il seme della discordia e' un film godibilissimo (che consiglio).

spero che annette bening e julianne moore muoiano al piu' presto perche' non meritano di lordare ancora il cinema.


i ragazzi stanno bene

domenica 6 marzo 2011

shelter - identita' paranormali


per un po' sembra extreme measures con hugh grant e gene hackman, di michael apted (nell, 007 il mondo non basta, enigma ed il secondo narnia), ma una volta terminato il (lungo) prologo diventa il piu' classico dei thriller-horror (sembra uscito nel '95!), con tanto di svolta finale in odor di slasher (non scherzo!). prodotti del genere ovviamente sono "preconfezionati", voglio dire: questi sono i film che si scrivono da soli, in cui accade sempre quel che ti aspetti quando te lo aspetti, per cui la differenza tra uno ben riuscito e uno mal riuscito e' da rintracciare nei particolari, nella cura dei dettagli: la scenografia, la fotografia, le battute, la recitazione, eccetera.
ah, i due registi svedesi, qui esordienti, chiariscono ben presto da quale cinema provengono: inquadrano piu' volte un posterone gigante de la notte dei morti viventi di romero. infatti, il film e' girato "all'antica", come gli old school thriller-horror, non ha scene videoclippare ne' cazzate moderne attira adolescenti -e infatti non ha successo proprio perche' non fa marchette verso i ragazzini. questa e' una qualita' che innegabilmente il film ha ed e' molto importante, che' evitare di seguire i filoni cavalcando l'onda (ricordate la pioggia di film orientali tutti uguali attorno al 2003? bingo) denota credibilita' e integrita'; nondimeno serve anche a lasciar correre sui difetti, qui comunque evidenti (il film dura 2 ore e per il genere e' davvero troppo).

shelter

sabato 5 marzo 2011

the shipping news - ombre dal profondo


parte col BOTTO e per i primi 10 minuti rasenta il capolavoro, con cate blanchett ubriacona ninfomane che circuisce un kevin spacey nerd-version per poi partorire una "piattola" di figlia, sopportarla MAI e continuare l'opera di fedifraga con qualsiasi cosa di maschile si muova nel piu' fetido bar, mostrando continuamente le gioie a chiunque ed ammiccando continuamente in camera (un altro po' e mimava il pugnetto verso la bocca e la lingua che preme sulla guancia opposta...). pensate: si arriva persino a toccare le vette del miglior ruolo femminile della storia del cinema: il ruolo di PAM ANDERSON di ashley judd in crocevia per l'inferno (non sto esagerando). per farvi capire: e' mattino, si svegliano tutti perche' cate blanchett fa chiasso (grida parolacce perche' non trova i vestiti -sparsi in casa ovunque tranne che nei cassetti), cosi' la figlioletta corre verso la mamma piagnucolando coccole e complimentandosi per la "bellissima collana"; mammina spazientita brontola qualcosa, si gira di scatto, stappa una birra e se la scola, poi prende la linguetta: "ecco il tesoro" e gliela infila al dito, "tienilo, e' prezioso" e, mentre la marmocchia e' contenta delle prime attenzioni ricevute, cate schizza via di corsa per andare a bere/scopare altrove, ma non prima di aver mostrato le grazie un'altra volta, il tutto sotto lo sguardo ammutolito di un kevin spacey piu' sconfitto che mai.

"il tuo amico e' andato via?"
"AMICO? mpf... che coglione che sei..."
"aspetta, ti aiuto"
"SMETTILA di rassettare! sistemi sempre tutto! coglione!"
"ma io ti amo..."
"sotterrati!"

questo capolavoro, pero', dura solo 10/15 minuti. poi diventa un film sulle vittime delle circostanze della vita e kevin invece di andare di risolini e sguardi diabolici tiene sempre il broncio come una mammoletta e per tutto il film lui, judy dench e persino julianne moore si piangono addosso ripetendo il mantra: "che triste, la vita". mostrano talmente tanto pietismo che per strizzarlo via dalla pellicola non basterebbero giorni.

martedì 16 febbraio 2010

the hours


alla fine di una bella giornata di lavoro modello-afrikaans (12 ore di cui 4 non pagate) mettetevi comodi in poltrona al cinema (che avrete raggiunto sotto la pioggia e avendo parcheggiato una ruota sulle strisce al ritorno troverete una bella sorpresa) per l'ennesimo mattone intellettualyssimo dai contenuti altissimi:
nome_personaggio ha il cancro, le metastasi se lo stanno mangiando; nome_personaggio2 ha il male di vivere e siccome e' anticonformista e non omologato alla massa (come noi) non vede l'ora di suicidarsi; nome_personaggio3 all'apparenza non ha alcun problema ma non riesce ad essere felice di niente ed a domanda: "il bicchiere e' mezzo pieno o mezzo vuoto?" risponde "ma quale bicchiere??" per poi tornare a fissare il soffitto della camera per ore. e per rendere memorabile la giornata la bambina v'avra' svegliato alle sette meno un quarto per vomitare. ma si', dai, sedetevi comodi per la TRISTEZZA INFINITA (modello generale carrozzina) e lasciatevi avvolgere dalla depressione. del resto la vita e' brutta, ma perche' nasciamo???
ecco, io a volte (in casi come questo) mi domando se sia possibile partorire (=abortire) queste robe. vabbe' che se ho l'arcobaleno nel cuore e vedo cuoricini ovunque queste cose non le digerisco, ma piu' in generale dico: la vita e' gia' tremenda cosi' com'e', la' fuori c'e' sempre qualche capo stronzo pronto a sfogare sugli altri (noi) la propria frustrazione data dalle corna subite o dalla moglie che non lo spompina (mentre quelle dei suoi amici pare siano tutte zozzone), se si parla anche solo un attimo con le persone sembran tutte pazze scatenate (in realta' son cosi' perche' subiscono altri capi stronzi e mariti/mogli che cornificano e/o sfrangiano le ovaie, non e' che ci nascono), se si viene urtati per strada un altro po' e (invece di dire semplicemente 'scusa' e morta li') danno una testata per poi spararti (non si limitano piu' a fulminarti con gli occhi anche se sono loro ad esserti venuti addosso quasi correndo), quindi per quale motivo e' il caso di fracassarsi le gonadi in questo modo? ma possibile che monicelli non si sia reincarnato e/o non abbia sparso il suo seme? lo inizio a gridare affinche' l'umanita' mi ascolti: MA POSSIBILE CHE MONICELLI NON SI SIA REINCARNATO? MA POSSIBILE CHE MONICELLI NON SI SIA REINCARNATO? MA POSSIBILE CHE MONICELLI NON SI SIA REINCARNATO? MA POSSIBILE CHE MONICELLI NON SI SIA REINCARNATO? MA POSSIBILE CHE MONICELLI NON SI SIA REINCARNATO?
il tema e' (in teoria) interessante, il femminismo messo sotto la lente d'ingrandimento e' anche sfaccettato (gia' per questo saremmo a cavallo, dato che capita raramente), pero'... porca puttana... non si tratta solo di fracassare le gonadi: qui si son rimboccati le maniche, hanno chiamato l'arrotino per affilare per bene la lama, l'hanno arroventata su fiamma, l'hanno cosparsa di sale e peperoncino calabrese e poi l'hanno conficcata sulla famosa ferita ancora aperta. sulle gonadi, naturalmente. dopo 30 minuti di film mi volevo suicidare pure io. meno male che ho gridato "I need sesso_orale NOW!!!" e poi ho fatto tutt'altro per le successive due ore.

the hours

venerdì 23 ottobre 2009

il colore del crimine


ci sono i negri nei ruoli dei 'NEGRI' (quello forse vi fara' ridere, quindi lo consiglio), poi c'e' julianne moore nel ruolo di anna maria franzoni, solo che stanno in un quartiere negro in america e non in val d'aosta, quindi lo sfondo (fotografia), dico la flora e la fauna, e' quel che e'.

mercoledì 17 giugno 2009

savage grace

l'ultimo film con la stupenda julianne moore uscira' il 20 giugno 2009. quel file torrent li' in coda e' in italiano.




julianne moore e' la madre di un ragazzo "particolare" a tal punto da odiarlo talmente tanto da punirlo facendogli bocchini (...) e scopandolo tranquilla tranquilla, per poi salire sul lettone e scoparlo mentre lui era nel lettone con un amico (...) per poi scopare anche l'amico in un tranquillo tranquillo triangolo amoroso. guardando il mondo da un oblo', annoiandosi un po'. ad una certa arriva il di lei marito e glielo schiaffa nell'ano alla traditora (lui incazzato, la scopa a sangue per "punirla"). e si continua cosi' per quasi due ore. siccome il mood di tutti gli attori e' fingersi distaccati e guardare il mondo da un oblo', annoiandosi un po', c'e' stato pure piu' di qualcuno che ha salutato questa roba come arte (veronica moser e' arte?).
non credo sia necessarrio apporre ulteriori commenti diversi da "..." se non che a quel punto potevano mettere qualche scena lesbo come si deve, almeno mi sarei titillata un bel tot, ed invece nada.

savage grace

sabato 12 aprile 2008

next


in italia molti pensano che gli italiani facciamo parte del g8, in realta' l'italia e' il terzo mondo e questo inappuntabile giudizio e' confermato dal fatto che questo film in australia e' uscito piu' di un anno fa.
non so come renda in italiano, ma credo gradevole come al solito, in inglese non e' affatto male. e se lo dico io che nicola coppola lo reggo solo quando fa lo sfigato, qualcosa vorra' pur dire.
and now next please.