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venerdì 2 novembre 2012

mine vaganti

le mine vaganti è un pasticcino di alta pasticceria, infiocchettatissimo, splendente, di quelli che sembrano buonissimi quando li guardi dalla vetrina. entri nella pasticceria e ad ogni passo ti poni una domanda.
(1) alessandro preziosi al pranzo di famiglia fa outing ed al padre prende un colpo, poi lui va via. durante il pranzo racconta di essere ricchione e, molto tempo prima, di aver licenziato tale michele perché non ce la faceva più a fingere riguardo il loro rapporto, perché, sì papà, sono ricchione ed avevo un rapporto con michele. poi sparisce dalla famiglia. incontra scamarcio giorni/settimane dopo e dice: "sai, sono andato a trovare michele, ma non mi vuole parlare". sbotti a ridere gridando: grazie al cazzo!?! ricchione_capo sta con ricchione_dipendente, il capo licenzia il dipendente, dopo n_anni lo va a trovare dicendogli che ha fatto outing... sperando che questi cambi idea? sperando di poter vivere finalmente felici e contenti? magari dicendogli: sì vabbè dai forse non ho fatto bene a licenziarti e sparire, ma non ne potevo più, comunque ora sono qui dai. questo... dopo anni che non si sentono? ma chi la scrive questa roba?
(2) scamarcio si vede costretto a rimanere in una terra povera e arretrata (lecce) per la salute del padre, poi la nonna (la mina vagante) gli fa capire di sapere tutto di lui e muore. alla fine non è spiegato se scamarcio torna a roma a vivere libero la sua vita di ricchione né se rimane in puglia a vivere la vita di un altro per le apparenze di famiglia né tantomeno se ennio fantastichini, il padre, viene a sapere che scamarcio lo prende al culo ed abbozza un sorriso e lo perdona perché siamo tutti del partito democratico e viva il politically correct, le orsoline e le aiuole ben tenute. niente, nisba, nada, raus: non si spiega nulla, morta lì. irrisolto. ma chi la scrive questa roba?  
(3) il film viene venduto in questa maniera: "loro sono le mine vaganti... impazzisce tutto per colpa loro, non si sta tranquilli, rendono la vita impossibile..." e poi scopri che in realtà la mina vagante è solo una poiché tutte le altre donne della casa sono pura tappezzeria (per altro le loro "scenette" non fanno ridere in alcun modo, nonostante siano ruoli da caratteristi messi lì solo per quello). ed anche l'unica mina vagante, o almeno così la chiamano i famigliari nel film, non ha nulla in contrario con la condizione dei pigliainculo, non si oppone in alcun modo, anzi lei saggiamente approva e guarda altrove sorridendo beatamente quando il regista le fa i primi piani, come a voler dire: lo vedi, quanto sono avanti pur essendo vecchia e arteriosclerotica? te lo faccio vedere che capisco tutto, io... infatti, l'unico punto di scontro di tutto il film è colui che comanda a casa poiché lavora ed ha i soldi, ovvero il padre. ed a lui però non lo chiamano "mina vagante", lo chiamano "vincenzo". ma chi la scrive questa roba?
finalmente arrivi al pasticcino. uno di quelli che sembrano buonissimi quando li guardi dalla vetrina, poi lo assaggi e sa di merda.



mine vaganti

mercoledì 29 giugno 2011

l'uomo nero


da un po' di tempo a questa parte sergio rubini non ha piu' argomenti, dunque torna con la coda tra le gambe all'ovile per girare film minori e noiosi, ma siccome si crede Autore (ahahahahah!!) e rosica moltissimo dei responsi della critica, nei suoi film non fa altro che reiterare la tediosa scenetta dei critici resi vili, ignoranti, ipocriti, etc. se lo fai una volta, magari con ironia ben riuscita e inventiva come nanni moretti e la famosa "casalinga di voghera", allora ci puo' stare e fa ridere, ma se da un preciso punto in avanti (cioe' da quando le sue velleita' autoriali son cresciute di pari passo con la mediocrita' dei suoi lavori) metti continuamente in scena la solita presa per il culo nei riguardi della critica, be', allora io scorgo l'evidenza di un dente avvelenato. piu' passa tempo e piu' lo si preferisce come attore.
anche qui non si scappa: sempre il solito religiosissimo folklore analfabeta pugliese, le solite donne "streghe" (l'anima gemella, l'amore ritorna, etc) che vedono la gente morta/resuscitano le persone/si tramutano in altre (a seconda dell'espediente che gli serve), infine a far da contorno qualche tradizione ormai persa e qualche battuta (sempre meno riuscita). questo non e' il suo peggiore, anzi a livello registico a forza di fare esperienza si muove sempre meglio*, segno che a forza di lavorare in cantiere col tempo si supera il grado di 'manovale', pero' mancano totalmente le idee, l'ispirazione nei dialoghi, etc. ho capito che stavolta voleva parlare del padre, ma non e' che se si racconta -anche con passione- il proprio vissuto ci sia sempre qualcosa da dire (non e' che siamo tutti frank sinatra, eh!), anzi spesso crediamo che il nostro vissuto sia chissa' quanto 'speciale' e 'interessante', ma in realta' il piu' delle volte di speciale non c'e' nulla. che poi, siccome gli vuoi bene, cerchi di far finta di nulla e ti soffermi sempre e solo sul vecchio adagio tanto consolatorio: "l'importante non e' la storia, ma come la si racconta". eh. pero' poi siccome IDEE ZERO, nonostante le 2 interminabili ore, non si combina nulla, non si comunica niente, non ci si appassiona ad alcun che. i soliti personaggi resi -come al solito- macchiette non fanno altro che far sbadigliare, specie se non son supportati da grandi dialoghi (o grandi attori).
nonostante col tempo abbia imparato il mestiere (e la differenza con le prime robe e' evidente) stavolta lo si manda a fare in culo, perche' una bella cornice dopo 20 anni non puo' giustificare una tela bianca. in tema puglia continuo a raccomandare fortemente quel capolavoro di mio cognato, film che sergio rubini non avrebbe mai potuto dirigere.

* = non e' come quel pazzoide ritardato di dario argento: passano 40 anni di carriera e non impara a tenere in mano una telecamera, dunque con la senilita' man mano perde l'ispirazione ed alla fine non rimane proprio nulla. rubini almeno a forza di fare esperienza ha imparato a tenere in mano la telecamera, e' diventato un discreto mestierante (certo, idee zero).


l'uomo nero

giovedì 24 marzo 2011

che bella giornata


il primo fu un fulmine a ciel sereno, stupi' tutta italia ed incasso' molto; era davvero nato un talento, assaj piu' bravo di abatantuono (per dirne uno). dunque l'italia sveglia, l'italia che lavora, puntualmente se ne accorge, tanto da far diventare il suo secondo lavoro il film italiano che ha incassato di piu' in tutta la storia del cinema. per altro scalzando la vita e' bella. e questo, a chi ama il cinema ma ha anche una vita sociale, non puo' non far piacere. checco zalone e' un fenomeno, tra l'altro decisamente meglio su pellicola che a zelig a cantar stronzate. prima dicevo che era nato un fenomeno, ora riesce nel difficile: il fenomeno si riconferma, migliorandosi.

e i sinistrorsi sfigati? stanno tutti sul mucchio: per parlar male di lui tiran fuori berlusconi (...), maria de filippi (...), ciarlano di sotto-cultura, blaterano cazzate sulle veline (chiaramente loro non si toccano, e nella remota eventualita' solgono guardare la montalcini). dunque, a questo punto, vi raccomando anche loro, dato che fan ridere parecchio (non come checco, ma ci van vicini).

che bella giornata DVD-RIP

venerdì 11 febbraio 2011

oggi sposi


aveva ragione andrea: il film e' gradevole ed il personaggio di placido fa ridere. potete prevedere il tutto non solo dal trailer, ma anche dalla stessa locandina: commedia farsesca con toni costantemente sopra le righe, gag e situazioni divertenti a profusione (alcune riuscite, altre meno), spruzzata di zucchero a velo a perdita d'occhio sul finale. forse, data la presenza della famiglia "indiana" e dei relativi balletti, riescono a fare qualche milione di euro grazie a loro anche in india.
sulla faccia zuccherosa e -piu' che di spensierata parlerei proprio di assenza di cerebro- "spensierata" c'e' questo film, sull'altra faccia (quella cinica, reale, neorealista) c'e' il film di pupi: sposi. sul matrimonio in italia la migliore pellicola e' sposi, oppure le escursioni sul tema di ferreri. ah, tra l'altro uno dei quattro matrimoni di questo film ricopia pari-pari proprio la storia dello 'sposi' di pupi... comunque, dei 4 matrimoni, quello che preferisco e' la presa per il culo del matrimonio tra anna falchi e antonio ricucci: 'anna' e' riuscita davvero benissimo, complimenti alla pession.


poscritto attoriale:
ah, a me vedere la guzzantina in quel ruolo sfortunello ha fatto un po' pena: ha proprio bisogno pure di quelle bricioline? il bolognese obeso lo capisco: non lavora piu'. lei un po' meno: sta sempre in mezzo le ovaie con la sua comicita' (...) tipo gelmini, miss italia, eccetera. contenta lei.


oggi sposi DVD-RIP

sabato 8 gennaio 2011

marPiccolo


se si intende il film come film di mafia, attendibile e veritiero sui problemi della societa' dei terroni (c'e' poco lavoro, sono analfabeti, dunque si accontentano delle briciole che gli da' la droga, non vanno in facolta' per poi prendere 4 mila euro al mese in un ospedale -come facciamo noi a roma, dato che noi andiamo in facolta', non e' che stiamo per strada come i terroni), allora questo film e' una merda totale. se si intende il film come adolescenziale, se lo si mette nella stessa categoria di high school musical, twilight e step-up: allora questo e' il film dell'anno, perche' in ottica film-tv o fiction rai, a scopo didattico/educativo, si fa valere. ma solo in questo caso, perche' altrimenti vale poco o nulla (il regista non vale niente, i dialoghi son risibili, gli "attori" pure, etc).

marpiccolo

martedì 16 novembre 2010

cado dalle nubi

prima di guardarlo, quando ne stai alla larga, pensi tutto il male possibile perche' dal trailer sembra immondizia finissima, di quella che propinano continuamente nelle tv dell'ottundimento cerebrale grazie a programmacci tipo zelig, house, maria de filippi e compagnia. lo guardi e non cambi tanto la tua opinione, pero' e' innegabile che anche per questo film valga la massima: ridi e ti guardi intorno perche' ti vergogni di ridere per certe battute. te ne vergogni, si', pero' (alcune) fanno ridere.
checco zalone, 30 anni dopo i suoi "maestri", riprende la lezione di diego abatantuono e di carlo verdone. nella parlata e' assolutamente diego: solito terrone semi-analfabeta completamente sgrammaticato e ignorante che quasi annega nei suoi stereotipi e cliche'; negli atteggiamenti checco in questo film e' chiaramente il mimmo di carlo verdone, con le debite proporzioni perche' checco non ha assolutamente il talento di carlo nell'accuratezza/ricerca dei personaggi (infatti checco non ne fa, per ora), mentre ha indubbiamente talento nel mostrare il lato ingenuo/coglione, cosi' come carlo fece nei suoi primissimi capolavori attraverso mimmo.
la mia opinione e' che questo successo credo non rimarra' isolato, non credo sia una meteora che vada esaurendosi in 1 film, pero' penso che difficilmente checco riuscira' ad andare avanti nel comico per piu' di 4/5 film usciti in 7/8 anni. nel comico, in generale lo vedo molto piu' simile a diego (quindi dopo qualche film, se vorra' durare nel cinema, dovra' cambiare genere e riciclarsi), a meno che qualcuno non gli insegni a recitare, perche' per ora e' un vero cane.
by the way mettendo da parte tutte le credenze e comodini, altre due cose si possono dire: il film e' divertente ed indubbiamente e' nato un nuovo fenomeno nel cinema comico italiano (degno erede di carlo, diego e compagnia).


cado dalle nubi

lunedì 30 novembre 2009

galantuomini


in pratica questo e' il dolce e l'amaro senza le parti comiche (che erano l'unica cosa pregevole del film, perche' altrimenti queste stronzate starebbero bene in tv, guardate da mongoloidi che non capiscono niente di quel che guardano e si divertono a passare il tempo con le stronzate mafiose con gabriel garko e raoul bova) ed in piu' le solite parti d'amore, pero', sara' per i 4 attori principali, il film mi ha "preso". qualcosa di decente ce l'ha. forse sara' per questo che questo film ha vinto ben 2 premi gnugna:
a galantuomini di edo winsperm il...
PREMIO GNUGNA DEGENERE
"all'apoteosi italica di genere, grazie anche alla scarsita' degli avversari (fortapasc), questo premio con poco godimento va a galantuomini di edoardo winsperm. film che per altro non descriveremo per protesta nei confronti di una pessima stagione tra varie pessime stagioni dell'italico cinema."
a galantuomini di winsperm il...
PREMIO GNUGNA ZOCCOLONA
"alla finocchiaro nonostante sia terrona e brutta, per manifesta inferiorita' delle altre; a tal proposito, vi basti sapere che la nomination e' stata ridotta a due e la seconda e' valeria golino di giulia non esce la sera: da valeria l'ennesima prova della 30enne -facciamo 40?- psicopatica/nevrastenica che odia la vita. attrici che han preso parte a film che per altro nemmeno descriveremo per protesta nei confronti di una pessima stagione tra varie pessime stagioni dell'italico cinema. esacerbati anzicheno. porca madonna (non si bestemmia)."

lunedì 1 dicembre 2008

mio cognato


questo e' uno di quei film che puoi vedere tranquillamente una volta al mese, talmente son belli. raramente rubini m'e' piaciuto di piu' di cosi'. in un mondo perfetto ad alessandro piva lascerebbero girare un film ogni 6 mesi, starebbe sempre nei salottini in tv e sarebbe anche il presidente della puglia, li muerti vostra.

mercoledì 12 novembre 2008

l'amore ritorna

ogni volta che sergio rubini rimane a casa sua gira film bellissimi e fa venir voglia di rinascere nel tacco, magari non proprio a bari (colera), ma nel tacco.

martedì 4 novembre 2008

l'anima gemella


purtroppo c'e' anche violante placido (pecca non da poco), ma il film m'ha fatto ridere assaj. quando rubini mostra il salento/puglia a chi non e' pugliese mi piace (sono cose proprio belle da vedere) e poi diverte sempre un casino. i momenti migliori sono i dialoghi urlati in un dialetto (quale?) del tacco, quasi incomprensibili da principio, pero' poi una volta che ti fai l'orecchio (a chi piacciono le tette, a chi i piedi: io mi faccio le orecchie) capisci tutto e inizi a ridere. la cervi nevromantika_darkona_version non mi dispiace, poi esteticamente e' magrissima e slanciata, quindi la vedrei meglio rincorsa da tre o quattro negroni con la gamba dritta. ma, per dire, la vedrei bene anche in un jules jordan, financo in un marc dorcel (nonostante la spocchia) perche' la faccia si presta parecchio (e nel caso di marc dorcel anche il coolo).

martedì 28 ottobre 2008

il viaggio della sposa - italian babylon a.d.

macari facite prest' che non teng' il riso da lanciarle!, porc m'dounn'!
bello bello.

fine pena mai

a voi interessano la "psicologia" e le "sfaccettature" dei protagonisti mafiosi nei film mafiosi? a me interessa che gli uomini abbiano il cazzo lungo, mi interessa la salute della mia villa, mi interessa la salute di qualche caro sparso. della "psicologia" di questo o quel troglodita semi-analfabeta che si crede tony montana e ammazza alla membro di segugio, boh?, non so che farmene. un conto e' un monumento come il padrino: magari perdi anche 30 minuti per spiegare un personaggio, ma in un filmetto del cazzo con attori del cazzo e registi del cazzo io voglio vedere il sangue, i soldi, la droga, il sesso, battute irriverenti, maltrattamenti a donne/falliti dal cazzo moscio/handicappati. e soprattutto dev'essere un film "veloce", altrimenti con la regia simil video-clip da mtv e con i giochi di inquadrature a me dapprima viene il prurito e poi inizio a ronfare. nei film sui mafiosi c'e' bisogno di tony sperandeo che grida "menghiaaaa!" per far ridere la gente, piuttosto che cattani pronto a saltare in aria. e solo in alternativa, proprio se al posto del senso dell'umorismo si ha una scopa in coolo, si potrebbero sostituire le scene divertenti e spassose con ultraviolenza, sparatorie e ammazzamenti per 90 minuti, il protagonista muore, titoli di coda, amen. a chi cazzo frega della PSICOLOGIA di un analfabeta troglodita cocainomane poppito leccese? "sfaccettature" per un essere che in vita sua ha soltanto mangiato/cacato? oh???


fine pena mai

venerdì 11 luglio 2008

per la stazione?

ennio fantastichini e' fantastico, margherita buy squallida puttana viziata figlia di papa' che perde tempo con le tazzine di ceramica, sergio rubini mangia i tarallini e le olive insieme al formaggio a pasta morbida (non si limita al solito ciobar, quindi). dopo 10 minuti capisci che il film e' stato girato con 9 mila e 600 lire, tra amici attori e parenti non professionisti, allora sei li' che pensi ad una perdita di tempo, e invece sei la solita TESTA DI CAZO! e alla fine devi schiaffeggiarti per punirti d'aver pensato che sia una perdita di tempo. e schiaffeggiatevi anche voi in questo stesso momento non tanto perche' non l'avete visto, quanto perche' non lo vedrete nemmeno dopo le mie parole.