Visualizzazione post con etichetta a come tette e culi. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta a come tette e culi. Mostra tutti i post
sabato 1 giugno 2013
una vita tranquilla
toni servillo interpreta un cuoco terrone in germania dal passato violento: infatti, questa è la versione pasta & fasuli di a history of violence. claudio cupellini, il regista, su cui diciamo subito che non è cronenberg, annovera nel suo passato pellicole del calibro di 442 e lezioni di cioccolato, ed ho detto tutto. non è pessimo, ma al termine della visione non lascia nulla.
Pubblicato da
vanessa
alle
sabato, giugno 01, 2013
Etichette:
a come famiglia,
a come il cinema italiano,
a come mafia,
a come tette e culi,
a come violenza,
v
lunedì 27 maggio 2013
nudi e felici
ultimamente in tema di stronzate e rom-com jennifer aniston l'avevo vista in cose più riuscite ovvero come ammazzare il capo e vivere felici e mia moglie per finta, senza dimenticare il cacciatore di ex, che vi consiglio, anche se mi sembra che il livello stia diminuendo tanto che l'ultimo capolavoro era io & marley. questa invece è una stronzata che vale poco e considerato che le premesse erano adulti sempre nudi in una comune di hippies strafatti, donne bellissime e droga, il risultato è scadente. qualche scena qua e là è okay, ma lo consiglierei solo ai fan sfegatati di jennifer.
Pubblicato da
vanessa
alle
lunedì, maggio 27, 2013
Etichette:
a come droga,
a come ridere,
a come tette e culi,
n
venerdì 24 maggio 2013
effetti collaterali
steven soderbergh è bravo e astuto: sa che channing tatum non vale molto più di nulla ed in un film del genere (thriller, lui agente di borsa del lato oscuro) risulta credibile così come uno scilipoti in politica, quindi lo fa morire dopo una ventina di minuti, contribuendo a rendere più credibile il film. jude law può tenere in piedi un film del genere, il ballerino no.
il soggetto è tumultuoso, la storia ha parecchie svolte narrative e colpi di scena e ci si scopre sinceramente ammirati durante la visione, però alcune delle caratteristiche precipue di steven sono dei veri e propri difetti: a volte, nonostante la regia rigida, si concede scelte da chi vuole darsi un tono piuttosto che mettersi al servizio dello spettatore; lui ci tiene sempre a fare bella figura, ci tiene ad essere protagonista, non si fa da parte. per come vedo io il cinema, questo è un difetto perché si sconfina dalle parti della maniera, dell'accademia. ad esempio, per rimanre nel film d'autore e per darsi arie, evita di sconfinare nel thriller seriale anni '90 dando più ritmo al film ed usando la musica come supporto al film: certo, avrebbe creato un prodotto di genere, più "umile", mica no, ma almeno non avrebbe annoiato. l'incedere del film, nonostante il soggetto potente, è fiacco, lento, ed in sala gli spettatori tendono a prender sonno (a me è capitato prima della metà del film, alle prime avvisaglie dei volatili per diabetici di jude law): certi han proprio dormito, ronfavano. è vero che la storia era potente ed i colpi di scena non mancavano, ma steven ha scelto con cognizione di causa di evitare un crescendo per la suspence, evitando d'arrivare al climax, evitando il TA-DAAN!, evitando il rullo di tamburi, e questo trovo sia davvero un difetto, perché lui era sempre lì a sbattere in faccia: sì, sono io che ho deciso di non far montare la panna come si deve né di farla smontare. oltre a ciò, il difetto più grande e credo sinceramente poco opinabile è il finale: definirlo sbrigativo è dire poco, nel giro di pochissimi minuti si sistema tutto e amen. ed arrivare ad un finale di quel genere, sveltissimo, dopo ben DUE ore di film a tratti soporifero e senza aver fatto montare la suspence a dovere, anche con "trucchetti" del thriller di mestiere, contribuisce a rimanere insoddisfatti, quindi ci si rompe i coglioni (per chi li ha). ed è davvero un peccato, perché il soggetto era davvero portentoso, si toccavano tanti e tanti argomenti e si potevano sviscerare discussioni su discussioni. in sostanza, steven soderbergh è un vero coglione, e se dice di voler smettere col cinema limitarsi a farlo, perché il fatto che si sia "stancato di fare film" (come dicono i suoi amici) è qualcosa che si vede.
per ultima cosa, banalmente infastidisce perché davvero non tollerabile (non è plausibile, non è credibile) vedere i personaggi accogliere su di loro tutte le brutte cose che gli accadono col trasporto emotivo di una puttana negra con un cliente: il mondo gli cade addosso, e loro sembra stiano sorseggiando il tè, se son proprio adirati al massimo si concedono uno sguardo torvo, ma di più non fanno: poche minacce, assenza di parolacce, assenza di grida. questo accade perché il regista ha detto loro di non caricare troppo i ruoli, di rimanere più distaccati, asettici, così il prodotto risulta autoriale, di classe, eccetera. ma per un prodotto autoriale, di classe, che sia teso a sfoggiare maestria, be', bisognava chiamare roman polanski.
Pubblicato da
vanessa
alle
venerdì, maggio 24, 2013
Etichette:
a come gay,
a come psycho,
a come ronf ronf,
a come tette e culi,
a come thriller,
e
mercoledì 22 maggio 2013
alyce
filmetto straight-to-video, il livello è amatoriale, la regia non esiste, la fotografia ahahah, gli attori sono impiegati con la passione per il cine giardinaggio. alyce inavvertitamente vede la morte, poi ci prende gusto ad ammazzare, ma il motivo non c'è: siamo dalle parti della noia, non dei mostri che ci portiamo dentro, non nella disperazione, non nella maschera alla amerycan psycho, niente, niente di tutto questo. e non siamo nemmeno dalle parti della violenza gratuita, niente, zero: una ad un certo punto inizia ad ammazzare sino a quando la fermano, lei però è stralunata e cade dalle nuvole quando la vogliono arrestare. madonna sanda.
Pubblicato da
vanessa
alle
mercoledì, maggio 22, 2013
Etichette:
a,
a come psycho,
a come splatter,
a come tette e culi,
a come violenza
lunedì 20 maggio 2013
flight
dal trailer non mi incuriosiva per nulla: malcolm x come al solito è dio in terra e anche quando gli aerei cadono a pezzi e crollano lui riesce a salvare tutti con manovre aeree volte a cancellare alcune regole della fisica; tuttavia con le indagini si scopre che aveva bevuto ed allora l'america invece di santificarlo se lo beve e vuole gettar via la chiave. ed il trailer, purtroppo, come spesso accade, praticamente svela tutto il film. tranne un particolare. alla fine diventa un mega spottone pubblicità progresso: con tanto di denzel che al processo vuota il sacco, chiede scusa per essere un alcolizzato e si impegna a redimersi in carcere (si farà crescere la barba, tipo franceschini insomma) e si darà alla scrittura (tipo franceschini insomma) ed esorterà i giovani d'america a non bere. io però trovo che il suo avviso sia una merda: meglio la parte del film in cui si ammazza di alcool, cocaina e sesso con donne di TRENTA anni meno di lui, a volte insieme ad un john goodman che ormai fatica ad entrare dalle porte. questo perché l'unica pubblicità veramente progresso è questa: l'unico dio su questo universo è il dio denaro, e con quello si fa una bella vita, e la bella vita consiste nel fare tanti soldi stancandosi poco, ed impiegare il proprio tempo alle feste, bevendo, drogandosi e facendosi persone molto più giovani e belle di noi. però avrà capito tutto lui: meglio dire la verità, farsi togliere tutti i soldi e passaare TRENTA CAZZO ANNI in carcere diventando la bambolina preferita di qualche negro con l'aids. sicuramente ha ragione denzel, io sbaglio.
Pubblicato da
vanessa
alle
lunedì, maggio 20, 2013
Etichette:
a come droga,
a come film di merda,
a come politica,
a come tette e culi,
f,
washington denzel
giovedì 16 maggio 2013
le streghe di salem
rob zombie è passato dalla casa dei 1000 corpi al sequel devil's rejects, in italia la casa del diavolo, poi avendo esaurito l'unica idea che aveva s'è dato al remake già al terzo film con halloween, in seguito halloween 2, ed ora questo. era evidente: di idee non ne aveva, PER SBAGLIO aveva girato quell'incommensurabile capolavoro di devil's rejects e da lì in poi continua a scopiazzare a mani basse (come ha sempre fatto) senza avere più un briciolo di verve, creatività, voglia di inventarsi espedienti utili a destare dal sonno lo spettatore, dialoghi divertenti o cattivi, eccetera. quest'ultima stronzata, infatti, rimanda a tantissime cose già viste: a livello visivo ogni tanto saccheggia shining, usa più di una volta l'espediente dell'assassina vista sullo sfondo per un momento in profondo rosso (lì nello specchio) di dario argento, a volte fa sanguinare i quadri dai muri (...), financo arriva a far prendere in seria considerazione l'idea di alzarsi dalla poltroncina gridando: "amo satana, il punk e il metal, per questo mi alzo e me ne vado! fanculo, impostore!" dopo aver fatto richiudere porte da sole (...) all'improvviso o dopo che una vecchia "strega" sfrutta l'effetto-buuh!
per pura curiosità provi ad arrivare alla fine: sai già ad inizio film che le streghe devono far nascere l'anticristo (posso dormire?) e quindi vuoi vedere se alla fine lo fa morire o lo fa prosperare, salvo scoppiare a ridere per la scena finale in cui tutte lo tengono per mano mentre nasce (ricorda la scena del cuore preso ad it alla fine)... e si rivela essere un polipo. tutto 'sto casino per dare alla luce un polipo. ma come cazzo lo governa il mondo un polipo? con le previsioni di paul il polpo tedesco al mondiale? per altro quello era sì indovino, ma è morto: la sua esistenza si è spenta a colpi di lattuga e limone spremuto. e quindi per rob zombie l'anticristo è un polipo; non digerirà i frutti di mare, che cazzo ne so.

Pubblicato da
vanessa
alle
giovedì, maggio 16, 2013
Etichette:
a come pseudo paura,
a come ronf ronf,
a come tette e culi,
a come violenza
martedì 11 dicembre 2012
la bella gente
vorrebbe mettere in scena la borghesia di sinistra come la si metteva in scena negli anni '60, ovvero distruggendola e mettendola alla berlina sottolineando tutte le contraddizioni in essere, però all'epoca i registi avevano i controcoglioni e gli attori coinvolti ci facevano piangere dalla gioia. oggi i registi sono dei senza nome che vanno a prendere il caffè a chi decide spot televisivi, mentre gli "attori" coinvolti sono antonio catania e monica guerritore, cioè due che non spostano mai nulla in ogni loro prova attoriale di tutta la carriera né portano anche solo una persona al cinema. infatti, per lo più, si tratta di gente che campa in questo mestiere e fa la bella vita grazie a contributi statali, mentre loro si divertono a teatro per passare il tempo.
sul "film": monica guerritore fa la sinistrorsa con i pruriti di coscienza quando passa in macchina sui viali di campagna con le puttane. ne vede una molto giovane e bella e la vuole aiutae. questa cerbiattina arriva in casa ma poi tutti quanti col passare dei giorni si trasformano (anche il figlio di guerritore e catania, elio germano). eh, sono dei poveri coglioni quelli che hanno scritto il film: le puttane non sono come le hanno dipinte in questo film, ovvero dei cerbiattini innocenti perennemente alla mercé di gente disincantata e senza scrupoli. la gente che aiuta il prossimo in questo modo è sallucchiona, ciocca, di solito sono proprio dei gaggi da competizione. invece le puttane sono scaltre, furbissime, ti plagiano mentalmente e si fanno sposare dal cliente, insomma: sono puttane. non in questo film da sociologi sinistrorsi del menga: la puttana è bamby. il figlio della coppia, germano, se la vuole battere e lei ha già la pancia piena ma non sfrutta la cosa a proprio vantaggio, cioè dicendo che il figlio è di germano quindi devono occuparsi di lei, no: lei si comporta proprio da cerbiattino indifeso e accusa il colpo. sempre.
questa non è la realtà, la mistificano per esprimere un concetto. ma se tu per esprimere la tua idea di merda (che è proprio sbagliata concettualmente) inventi la realtà, allora per me non vali nulla, perché sei come i politicanti in tv che son disposti a dire le menzogne più indecenti conservando il loro sorrisino grazie alle facce di bronzo che tengono. amo, invece, chi esprime sì la propria idea, ma ammette che è di parte, ammette che è parziale, e cerca di trovare in sé i difetti, non li lascia elencare agli avversari, anziché sperticarsi sempre e solo lodandosi elencando i propri pregi. certo, chi sbaglia sono io: pretendere serietà e integrità da comunisti parassiti (perdonate la ripetizione) che campano grazie all'obolo dello stato e poi se ne lamentano (se governa silvio).
Pubblicato da
vanessa
alle
martedì, dicembre 11, 2012
Etichette:
a come il cinema italiano,
a come tette e culi,
b
le belve
ATTENZIONE ATTENZIONE: la visione di tale film è da ritenersi obbligatorio-tassativa per chiunque legga questo messaggio.
non esagero se affermo che raramente in vita mia ho visto un "film" (se così si può dire) più obbrobrioso di questo. proprio perché il film è a dir poco scandaloso senza se e senza ma, sconfina continuamente nel comico-involontario e lo fa talmente tanto da sfociare nel sublime, dunque ne consiglio la visione. domanda: la vorresti vedere o no la donna più orrenda dell'umanità? io sì, così come mi attira l'idea di un circo popolato da freaks, nani, guerci, zoppi, monchi e compagnia cantando.
vi basti sapere questo: in teoria, stando al titolo, trame e trailer, dovremmo essere dalle parti di una vita al massimo o giù di lì, anche se forse il testosterone del trailer poteva far presagire vaccate/cafonate alla robert rodriguez (quindi più artigiani che artisti), invece siamo dalle parti dei teletubbies, dalle parti di chi non calpesta le aiuole. la faccio breve, la chiudo qui: in OGNI cinema romano è durato due giorni, tranne che in un cinema al pigneto, noto covo di zeccacce di merda e pieno zeppo di ristoranti vegani di zecche pacifiste. ho detto tutto, non credo sia necessario apporre ulteriori commenti.
le belve vegane
Pubblicato da
vanessa
alle
martedì, dicembre 11, 2012
Etichette:
a come droga,
a come film di merda,
a come ridere,
a come tette e culi,
b,
stone oliver
mercoledì 31 ottobre 2012
friends with benefits - amici di letto
Pubblicato da
vanessa
alle
mercoledì, ottobre 31, 2012
Etichette:
a,
a come romanticismo,
a come tette e culi,
f,
roberts julia
martedì 30 ottobre 2012
the rum diary - cronache di una passione
ora ho finalmente capito come mai rum diary ha faticato per avere una produzione ed una distribuzione: il materiale è immondizia, non vale nulla. il regista è un senza_nome coadiuvato da quell_altro, dunque il tutto scorre via anonimo e privo di stile come una qualsiasi fiction su raiuno, e johnny depp dimostra ancora una volta di non essere in grado di tenere in piedi un film da solo (non è mica kate winslet, cate blanchett, di caprio, ryan gosling, etc). tolto il contesto droga, alcol, "pazzia" non rimane nulla perché non c'è alcuna trama, nulla da dire né da fare, uno scopo da raggiungere, nada, il vuoto assoluto. supercialmente c'è johnny sempre ubriaco o fatto di qualcosa, ma, appunto, il film è superficiale perché tolto quello non c'è altro; la cosa non sarebbe neanche un problema se il testo valesse qualcosa e il regista avesse qualche capacità, ma dato che non è così non si ride MAI per due ore di film in cui gli attori si drogano e bevono, ed è un'impresa titanica non far ridere mai lo spettatore con premesse del genere. infatti, già ad inizio film si avverte la netta sensazione che il film arranca di brutto, magari tranne qualche sporadico abbozzo di risolino a denti stretti. ed il risultato, dato l'argomento, non può che essere umano: la sensazione di trovarsi ad una festa in cui tutti (gli attori del film) sono sballati, stravolti, devastati e divertiti, mentre tu (lo spettatore) sei l'unico sobrio. non poteva non essere un flop colossale anche al botteghino.
the rum diary
Pubblicato da
vanessa
alle
martedì, ottobre 30, 2012
Etichette:
a come droga,
a come tette e culi,
c,
depp johnny,
r
giovedì 25 ottobre 2012
american horror story
uno dei telefilm più insulsi che io abbia mai visto, dopo lost. gli ideatori (dei mentecatti e ricchioni), hanno spacciato questa stronzata noiosissima in cui non succede mai nulla (fatta eccezione per qualche "buh!" da parte di fantasmi fermimmobili accanto ad una persona in una stanza e "scovati" solo qualche secondo dopo il loro "arrivo", giusto in tempo per far prendere un colpo; il tutto con la nonchalance da fantasma della porta accanto tipo il sesto senso. sì, in pratica è una merda) per qualcosa di INNOVATIVO nel genere horror perché, prendendo ispirazione dagli horror degli anni '60 (...) va ad aggiungere scene di porno-soft (A-AH! SCELTA ORIGINALE DAVVERO!) e misteri da svelare (...). si resiste al massimo per 3 episodi*, poi viene voglia di prendere il televisore e lanciarlo dalla finestra. chiusa.
* = precisando che già dopo 10 minuti la noia ha preso il sopravvento, eh. manco l'episodio pilota han saputo scrivere decentemente.
Pubblicato da
vanessa
alle
giovedì, ottobre 25, 2012
Etichette:
a,
a come pseudo paura,
a come ronf ronf,
a come telefilm,
a come tette e culi
martedì 23 ottobre 2012
ted
Pubblicato da
vanessa
alle
martedì, ottobre 23, 2012
Etichette:
a come amicizia,
a come ridere,
a come tette e culi,
t
martedì 9 ottobre 2012
project x - una festa che spacca
ammetto che molto probabilmente il parere è mutuato dall'età: (quel capolavoro di) animal house perdura nel mio cuore (forse anche) perché l'ho visto in tenera età, mentre questo arriva fuori tempo massimo. anyway, animal house continua a sembrarmi più genuino, sinceramente cafone, "recitato" meglio dunque più credibile; le regole dell'attrazione a suo modo è più "adulto" e cinico; la rivincita dei nerds ha la medaglia d'oro per motivi che è superfluo andare a spiegare. questo, ecco, può dirsi come il portare al parossismo il party movie, svuotandolo da ogni briciolo di trama/sotto-trama che tenga conto di un qualcosa-contesto, o un qualsiasi contesto sociale, o altro. è un po' come un porno, ecco. fatto male, però, perché non c'è ragione alcuna perché in un "film" del genere debbano comunque evitare di essere scurrili genuini e sinceri: non dicono NEGRO quando ne vedono uno, ché altrimenti obama si incazza e censura; però possono dire "puttana" e "zoccola" quando/se una ragazza ha voglia di scopare e si denuda. si sbadiglia.
Pubblicato da
vanessa
alle
martedì, ottobre 09, 2012
Etichette:
a come adolescenza,
a come testosterone,
a come tette e culi,
f,
p,
x
mercoledì 28 marzo 2012
e' nata una star?
Pubblicato da
vanessa
alle
mercoledì, marzo 28, 2012
Etichette:
a come cinepanettone,
a come il cinema italiano,
a come tette e culi,
n
domenica 25 marzo 2012
shame

vi riassumo il film: michael fassbender, il protagonista, ogni 10 minuti di vita solitaria, noiosa e priva di verve, si sega o scopa qualcuno a caso. ogni 10 minuti c'e' qualcuno nudo che scopa se stesso o altri. ogni 10 cazzo minuti. siccome ci sono le inquadrature rarefatte e plumbee (EHH?!?) ed il sottofondo e' di musica classica, spacciano questa roba per arte. io rido.
ao' ma nun e' che sete sbajati tutti!?! firm drammatico 'sta robba? er protagonissa e' un RICCO SFONNATO che vive ne li mejo palazzi, "lavora" in ufficio co' l'aria condizzionata, c'ha la segretaria che fa tutto, c'ha er panorama del grattacielo e alle cinque de pomeriggio, dopo nun ave' arzato 'n dito tutto er giorno, "stacca" e va a beve co l'amici nei posti dei mejo ricconi. e poi scopa. scopa SEMPRE. c'ha ee tasche gonfie, quindi scopa E SORCHE eppoi PIPPA la mejo robba. e er firm va avanti cosi' pe' 2 ore. senza soluzzione de continuita'. scopa sempre. e pippa. nun succede artro. e voi questo moo chiamate firm drammatigo? fate sur zerio?? ma che davero davero??? aa annamo bbene, annamo propio bbene!
una domanda per il regista. il dramma dell'uomo e' di tipo patologico (singolare), o profetico (generale) nei riguardi delle generazioni (attuali? o) future? questo fondamentale aspetto non e' mai non dico chiarito, ma nemmeno *abbozzato*. mai. le mie risposte a queste domande non evase: se il dramma (ammesso che avere il desiderio di sborrare 3/4 volte al giorno, per altro spesso in corpi da urlo, sia un dramma, eh) e' patologico, la soluzione e' semplice anche se si e' autistici: consultare un urologo per delle cure adeguate. ma andiamo al nocciolo (dovreste sapere che io sono HARD-to-the-CORE). il dramma e' profetico. bene. benissimo. se tale dramma (ripeto: presunto tale, infatti ammetto e non concedo) e' di tipo profetico e tenderebbe ad inferire un enunciato del tipo: "sostengo che la desertificazione totale dei sentimenti caratterizza quest'era post-moderna e frenetica e nondimeno la caratterizzera' nel futuro, anche non immediato", allora il film spaventa, suscita il riso, delude. affondato il nocciolo, ci dedichiamo al becchime. il film e' bolso come lo chabrol della terza eta' di mercoledi' pomeriggio prima del riposono, ma soprattutto non decola mai perche' il punto di vista del regista risulta inevaso, insondato. durante tuutto l'arco della durata del film non vi e' neanche un pallido tentativo di introspezione, non vi e' nemmeno il briciolo del pensiero del tentativo di una misera catarsi: il protagonista rifiuta categoricamente di guardarsi dentro per capire qualcosa, e' un muro di gomma, incede come un disco rotto. senza l'ausilio della parola s'assiste banalmente a del raffinato e vacuo esibizionismo (un contenitore laccato d'oro, ma vuoto. ndLux), per altro questo pseudo-sensazionalismo sessuale farebbe sorridere dei tredicenni. apro parentesi. il regista, o le capre che incensano questa merda, lo vedono il mondo in cui vivono? 13enni fanno bocchini a vecchi di 65 anni per una ricarica del telefonino, o (se sono fiche) per comprarsi l'ultimo I-phone; il sesso e' alla portata di CHIUNQUE nel mondo con pochi click; per la maggiore van cose come questa: pisciare in bocca alle donne, sesso tra cani, MAIALI e donne, uomini e/o ANIMALI che defecano dentro la bocca di ragazzine, bondage estremo (fiamma ossidrica) verso corpi femminei, simulazioni di stupro collettivo, 55 cazzi dentro una fica con annesse 55 sborrate in meno di 30 minuti (di solito arrivano a 2 nel culo, 1 in fica, 2 in bocca e 2 in mano, in contemporanea). mi fermo qui perche' poi si va sull'illegale. vorrei sottolineare: CHIUNQUE oggi su internet e' avvezzo a questo, oppure puo' avere questo per qualche centesimo di dollaro al giorno. e qualche registucolo del menga si permette anche di avere l'insolenza di voler SCANDALIZZARE facendo vedere il fallo semi-eretto di michael fassbender? oppure una donna che gli dice: "scopami adesso" ? stiamo scherzando, e' tutta una burla? aspettate, com'era? ah, ecco: stubedo e' chi lo stubedo fa? siamo a questo? hanno dato una macchina da presa persino a forrest gump? chiusa parentesi. per non parlare dell'uso da AHAHAHA dei brani musicali. il preludio di bach non c'azzecca nulla col dramma dell'uomo (sesso compulsivo), piu' che altro ha a che fare con la bellezza della casa. ecco, se il regista voleva attardarsi nel product placement e sottolineare come certe notissime marche di arredamento siano sublimi come il preludio di bach, be', ci ha preso.
Pubblicato da
vanessa
alle
domenica, marzo 25, 2012
Etichette:
a come 2 ore buttate,
a come film di merda,
a come tette e culi,
s
sabato 17 marzo 2012
laurel canyon - dritto in fondo al cuore


i presupposti per qualcosa di divertentissimo in pieno stile quasi famosi c'erano tutti, invece rovinano il tutto ammantandolo non tanto di romanticismo tout-court, quanto di pseudo-perversioni pacchiane e d'accatto, stile sex crimes girato a scampia con napoletani analfabeti con la panza. non c'e' quasi mai umorismo, quindi gettano alle ortiche tutto il ben di dio a disposizione con queste stronzate di gente che si cruccia per l'amore, il tradimento, kate saffo con la madre del suo fidanzato, etc. il punto piu' basso della carriera di tutti.
Pubblicato da
vanessa
alle
sabato, marzo 17, 2012
Etichette:
a come droga,
a come musica,
a come romanticismo,
a come tette e culi,
bale christian,
d,
l
domenica 12 febbraio 2012
in the cut


meg ryan e' un'insegnante di inglese in una high school di new york: prevedibilmente annoiata e senza alcuno stimolo da parte degli studenti, si diverte ammiccando al prossimo e lasciando intendere a chiunque di esser pronta ad accogliere il manfro (qualcunque esso sia). un po' fantastica sulla cosa, un po' vede qualche reato, meg intreccia la storia con un "detective" (mark ruffalo) che deve indagare su questo o quel reato, ma per lo piu' scopano e dicono stronzate quando aprono bocca. alla fine il cattivo muore, meg e ruffalo si abbracciano. il thriller e la suspance nel film non sono mai esistiti, l'unica cosa degna di nota (se "degna" si puo' dire dato che si tratta di un'insulsa come meg ryan) e', appunto, il sesso tra meg ryan e mark ruffalo (...). tonfo al botteghino.
capisco benissimo la vostra voglia di stare alla larga da cotanto terrore. vi capisco, vi capisco.
Pubblicato da
vanessa
alle
domenica, febbraio 12, 2012
Etichette:
a come ronf ronf,
a come serial killer,
a come tette e culi,
a come thriller,
i,
kidman nicole
mercoledì 1 febbraio 2012
ho solo fatto a pezzi mia moglie
Pubblicato da
vanessa
alle
mercoledì, febbraio 01, 2012
Etichette:
a come ridere,
a come tette e culi,
allen woody,
h
mercoledì 18 gennaio 2012
call me fitz

call me fitz riporta in auge jason prie-qualcosa, insomma: il famoso BRANDON di beverly hills. solo che questo telefilm fa ribrezzo. tante volte vi piace: ascoltatemi, guardate l'originale (call me fitz e' un "plagio"), lasciate perdere questa roba. c'e' un fatto: californication e' stata una serie diventata subito "di culto" per le battute folgoranti, per il suo essere radicata nel sentiero della mano sinistra (dunque a braccetto con SatanA), etc. call me fitz, piu' o meno ne copia le gesta, con BRANDON ubriacone che non combina nulla, copula selvaggiamente con quante piu' donne possibile, se non le trova va con le mercenarie, etc. sinceramente, a meno di avere 12 anni, si sbadiglia: a questo punto preferisco togliere dalla polvere i librettini di charles chinaski che stan da qualche parte da una quindicina d'anni, oppure torno a guardare la prima stagione di californication, assaj migliore della seconda (assolutamente superflua, ma per ragioni che non sto a ripetere: eventualmente, cliccate).
anyway qui sotto c'e' l'episodio-pilota di call me fitz.
Pubblicato da
vanessa
alle
mercoledì, gennaio 18, 2012
Etichette:
a come famiglia,
a come telefilm,
a come tette e culi,
cc
venerdì 28 ottobre 2011
pusher 3 l'angelo della morte
se primo e secondo sono film cazzoni e pregni di umorismo (a volte anche involontario), in questo l'atmosfera e' tutta diversa e probabilmente dipende dal fatto che prima frank e poi tonny erano ragazzi, quindi coglioni, mentre milo e' un vecchio spacciatore che si avvicina alla "pensione", quindi perde colpi, per lo piu' vive di ricordi e/o rimpianti, etc.
molti definiscono 'sta roba una ciofeca, specificando che man mano in questa trilogia sono andati sempre peggio, io invece preferisco questo agli altri due proprio per la sua atmosfera diversa (cupa) e soprattutto per il finale mesto.
Pubblicato da
vanessa
alle
venerdì, ottobre 28, 2011
Etichette:
a come droga,
a come rimpianto,
a come splatter,
a come tette e culi,
a come violenza,
p
Iscriviti a:
Post (Atom)