martedì 4 giugno 2013
promised land
raccapricciante. gus van sant è alla frutta. ho già detto che lo preferisco quando gira film normali (cowgirl il nuovo sesso, will hunting genio ribelle, da morire, milk) e meno quando gira film non-film (gerry, elephant, paranoid park). ribadendo che quando invece gira film stronzi (last days, l'urlo) lo detesto proprio. il problema di quest'obbrorio è l'essere un nuovo ibrido: mescola l'insulsaggine del suo essere stronzo col suo aspetto più overground, quello da will hunting, insomma.
c'è matt damon che gira l'america per una società che estrae il gas naturale demolendo la terra, avvelenando le falde acquifere, uccidendo animali e tutto il solito sottobosco di tirate ecologiste che conoscete benissimo. diventa qualcuno. lo chiamano ai piani alti di altre multinazionali, pronti a dargli contratti a sei o sette zeri. arriva uno che gli fa vedere la foto di una mucca avvelenata e morta per terra e, in parole povere, cambia idea, manda all'aria tutto e si mette dalla parte della gente. d'oh?? per anni, dunque, avrebbe lavorato al servizio del male IGNARO di tutto, perché lui "credeva in quello che faceva" (testuali), perché era INGENUO? e come poteva uno squalo delle multinazionali non sapere nulla ed essere ingenuo?
pensate a cosa possa voler dire guardare per 2 ore una stronzata del genere che termina con la morale ecologista da teletubbies del menga. poi chiaramente queste sono le stesse persone che prima ti dicono queste stronzate facendoti pure la lezioncina, poi se ne stanno a los angeles a trombare frotte di puttane nella loro magione in collina con annesso panorama in città e su mulholland drive sfrecciano con 4000 cavalli sotto al culo. e ci sono coglioni che si bevono tutto prendendoli pure sul serio. boh.
Pubblicato da
vanessa
alle
martedì, giugno 04, 2013
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