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lunedì 24 giugno 2013

i tre marmittoni


solo i fratelli farrelly (scemo & più scemo, tutti pazzi per mary, io me & irene, amore a prima svista, fratelli per la pelle, lo spaccacuori, libera uscita) potevano occuparsi della regia de i tre marmittoni, però questo non cambia il risultato: poca ispirazione, sketch e gag anticipati per tutto il tempo, ispirazione sotto i tacchi. mi spiace molto, adoro queste persone, mi fanno voler bene al cinema, però l'ispirazione sta proprio da un'altra parte.
per chi non sapesse nulla a riguardo: i tre marmittoni giravano negli anni '30 e sono andati avanti col vento in poppa fino ai '50; negli anni '60 sono arrivati peter sellers e woody allen, quindi la loro comicità ingenua alla stanlio e ollio è dovuta andare in pensione. se il film non fosse noioso ed infantile e se fosse riuscito, sarebbe qualcosa di non troppo distante dal bellissimo nostrato le comiche, con i due mostri che tutti conosciamo. mannaggia.

martedì 23 aprile 2013

7 psicopatici


martin mcdonagh all'esordio, in bruges, aveva stupito piacevolmente un po' tutti: il film era divertente ed aveva un senso. alla seconda prova azzarda il passo più lungo della gamba e stuipisce negativamente: il "film" è un po' divertente e non ha senso. il problema di approcci del genere è che si sconfina troppo nell'autoreferenzialismo; lo chiedi a loro e ti parlano di coerenza, ma tu che li scruti con attenzione noti semplicemente testardaggine.
se riesci a girare un film plausibile allora catturi lo spettatore, ma se i personaggi guardano in camera, si recitano addosso, lo sceneggiatore del film si prepara le piste d'atterraggio in anticipo, i personaggi una volta morti tornano a parlare per alcuni secondi al cane ("qua la zampa, dai la zampa", il cane dà la zampa e "muore" di nuovo) allora allo spettatore non resta altro da fare che allontanarsi da certe stronzate per adolescenti: il cinema è una cosa seria. far ridere è una cosa seria, serissima: non fatico a credere che i numi tutelari della risata italiana, praticamente gente che ora è morta (non solo artisticamente), ho la certezza che reagirebbero con sdegno dinanzi certe scene.
il cinema surreale/demenziale/grottesco va affrontato con maggiore rigore: persino tarantino, un uomo artisticamente finito, anche nel 2013 è più in salute di mcdonagh e riesce a rimanere plausibile e credibile nonostante si adoperi, divertito, con inscenando le stronzate più astruse. potrei citare i fratelli cohen che con i personaggi idioti ed il demenziale ci hanno costruito una carriera e sono sempre riusciti a rendere le loro storie credibili (riuscite o meno, è altra cosa, ma sono credibili). se la premessa di base invece è l'assoluta mancanza di credibilità, il fatto che si vorrebbe essere dalle parti di tarantino ma di fatto si è dalle parti delle scenette dei monty python (se mi state dietro riguardo quel che voglio dire), cioè con macchiette il cui senso è esser lì per far ridere in barba alla plausibilità, allora il film si smonta da solo.

lunedì 5 novembre 2012

21

come san tutti, è tratto dalla storia vera di alcuni studenti del MIT che nei fine settimana andavano a las vegas a contare le carte del black jack per vincere milioni di dollari. le premesse per un film spassoso c'erano tutte: las vegas, il gioco, le donne, i soldi, la droga, studenti, kevin spacey cinico, etc, però il regista è un idraulico passato lì per caso, la gestione dei momenti clou è accademica, tutto è prevedibilissimo, non intrattiene e non fa appassionare a nulla. come se non bastasse: non finisce più, si dorme alla grande. viene da pensare che il titolo sia stato scelto per sfruttare l'onda lunga di 21 grammi ed attirar gente in quel modo; tipo quando in italia hanno iniziato a far uscire in serie film con l'incipit "3 metri sopra...". ah, non che 21 grammi valga qualcosa, eh! anzi, vi consiglio 21 jump street!


 21

domenica 21 ottobre 2012

50 volte il primo bacio

uno dei film più romantici e meno volgari di adam sandler. ha partecipato a cose più divertenti, ad altre più volgari, ma nessuna è più romantica ed al tempo stesso divertente come questa. ve lo consiglio!


50 volte il primo bacio

giovedì 1 marzo 2012

40 carati

questo entra di diritto nella top five dei peggiori film del 2012. neanche faccio l'elenco delle stronzate cosmiche messe in scena per non rovinarvi la visione. a parte il fatto che il cast di comprimari e' risibile per prodotti del genere (ladri, veri o presunti tali, che devono rubare diamanti), dato che siamo talmente tanto inflazionati dai film sul tema da vedere attori premi oscar relegati a ruoli minori, ma la cosa piu' imbarazzante e naturalmente comica involontaria (la ragione per cui ho continuato la visione anziche' andare in piscina) e' la "sceneggiatura". un ragazzino di 11 anni, handicappato, down e autistico peso non avrebbe scritto questa roba peggio di cosi'. 1 ora e cazzo 40 di espedien stronzate e per lo piu', quando la stronzata in atto non e' proprio enorme, sei li' a sperare che sam worthington caschi giu' dal cornicione per sfracellarsi e sperare che la poliziotta (quella mongola di elizabeth banks mai cosi' fuori ruolo. si', la mongola di zack e miri -cliccate pure, cosi' vedrete la locandina e che razza di faccia da mongola ha) che segue il caso segua anche lui nel volo. sperando poi che qualche anima santa prenda a bruciare i resti smembrati con un lanciafiamme prima di raccogliere tutte le polveri e gettarle in un tombino mandandoli a fare in culo.


40 carati

venerdì 17 febbraio 2012

blades of glory - due pattini per la gloria


dalla coppia will ferrell + jon heder (napoleon dynamite) non poteva che uscire un filmone. questa parodia del pattinaggio figurato e' da consigliare a chiunque. demente fa rima con divertente.



c'e' davvero bisogno di parole?


blades of glory

sabato 8 ottobre 2011

i due presidenti - the special relationship


richard loncraine e' un incapace che passa tranquillamente di palo in frasca: dirige un thrilleraccio inguardabile, poi passa a riccardo III, subito dopo si da' al tennis con wimbledon, poi se riesce a lavorare torna in tv con quello che passa il convento, poi lo raccattano per una regia a basso costo in quella stronzatina di firewall con harrison ford ed infine questo qui, che e' una delle sue ultime 'creazioni', originariamente nato per la tv anglo-americana ed in seguito uscito al cinema qui da noi ed altrove. la "relazione speciale" e' quella tra tony blair e bill clinton, dunque il film per lo piu' annoia e non scava a fondo come dovrebbe sulla scabrosa vita (politica e/o non) di questi due pagliacci. in qualche frangente fa ridere dato che mettono in scena blair che attacca in faccia il telefono a jaques chirac per parlare, tutto scodinzolante, col suo padrone clinton, ma, appunto, siamo dinanzi le scorreggine da parte di figli di buona donna che hanno paura di raccontare le cose come si conviene, perche' devono pagare le bollette e/o manca proprio alla base la spina dorsale. credo che per raccontare la "verita' storica" (perche' questo prodotto ha velleita' in questo senso) tu devi essere innanzitutto indipendente, non devi aver bisogno dei soldi (elemosina) di chi ti governa; nessun potente, nessun politico, dovrebbe poter mettere bocca sul tuo operato, quindi a quel punto, completamente libero da legacci di sorta, potresti andare a bastonare come si deve chi se lo merita, andando a "scavare", andando dritto al nocciolo, cosi' almeno si raccontano le cose come stanno e non le scoreggine da fiction tv. questo prodotto infatti e' innocuo, e' insulso, e ricorda ancora una volta quanto sia ridicola la fiction all'estero (molto spesso alcuni ignoranti in italia tendono a parlar male della fiction nostrana, ignorando sia quella italiana sia quella estera). poveracci come loncraine o frears "dimenticano" sempre che i politici sono i nostri rappresentanti, dunque sono sempre loro a dover fare quel che vogliamo noi, mai il contrario. al posto loro, andrei al mercato a vendere i broccoli, almeno potrei camminare a testa alta sapendo che nessuno si puo' permettere di sputarmi in faccia (cosa che farei se li incontrassi).

i due presidenti DVD-RIP

sabato 13 agosto 2011

sei giorni sulla terra


ricordate il quarto tipo? questa e' la "risposta" italiana. abduzioni, alieni pronti a colonizzare la terra, la razza umana usata come contenitore globale alla merce' dei superpotenti*, etc. l'imberbe regista italiano fa un tonfo nell'acqua, anche se siccome e' un chiaro fan di x-files a lui va la mia simpatia e pongo il pollice verso anziche' il piu' consono dito medio; si', perche' dare al "film" (dopo ci torno) un contesto di "film verita'" sull'argomento (anziche' rimanere dalle parti fantastiche e cazzone alla indipendence day, etc), con tanto di dissertazioni scientifiche tra chimici, fisici, etc che se ne escono con concetti del tipo: "l'anima e' energia che gli alieni hanno "appiccicato" (...) al nostro DNA per governarci", "l'anima e' si' energia, ma e' anche una frequenza, quindi si puo' interagire con essa e/o misurarla con gli Hz", "dietro i codici dell'anima, espressi con il codice a barre... viene fuori il... NUMERO DELLA BESTIA! 666!" sono tutti concetti che fanno ridere. a me hanno ricordato le cazzate da adolescenti de il ritorno dei morti viventi; romero, che e' un autore, ha usato gli zombie come metafora; carpenter ha usato gli occhiali da sole come chiave di volta in un film affine a questo e con un mezzo banale ha reso perfettamente l'idea del concetto che andava ad esprimere; invece questo "regista" appare come il coglione/cazzone che poteva esserci dietro il ritorno dei morti viventi: tarantinismo puro, voyeurismo, bambini che mescolano exogini, i masters ed i pupazzetti "sofficini sportivi" dei sofficini findus semplicemente perche' in quel modo viene da ridere e va di farlo.
ma poi il regista e' un po' coglione anche perche' non ha fatto suo un concetto alquanto semplice: fox mulder piaceva poiche' SCONFITTO. era si' libero e ribelle, ma una volta toccato con mano i "poteri oscuri", dopo aver provato a fronteggiarli e sconfiggerli, non ne e' uscito che sconfitto, e questo proprio perche' sono ALIENI SUPERPOTENTI contro cui e' insulso lottare, dato che possono piu' di noi, specie se poi questi alieni -gia' di per se' piu' forti di noi- hanno l'appoggio di tuuutti i governi che fanno aumma aumma con loro per mettercela nel culo mentre fumano sigarette agli angoli delle stanze. amiamo fox perche', capita l'antifona, ad una certa manda tutti a quel paese, va in alaska ad ingrassare, ubriacarsi da solo, farsi crescere la barba a dismisura e passare il tempo lanciando matite sul controsoffitto in polistirolo, conficcandole. (poi il livello successivo dello stesso personaggio, fox mulder, lo si ritrova in un altro telefilm: appurato che non c'e' piu' motivo per lottare per nulla al mondo ne' tantomeno di arrabbiarsi per qualsiasi cosa e/o essere umano, tanto finirebbe male e l'avrebbero sempre vinta "loro", che sono si' marci e stronzi ma anche piu' ricchi e piu' forti di noi, cosa rimane da fare a noi poveri mortali oltre che bere e scopare e darsi alla piu' completa dissolutezza dilapidando piu' soldi possibile -ancora meglio se non guadagnati da noi- ? nulla, e infatti lo stadio successivo di fox e' californication -chi lo ha visto sa benissimo che, praticamente, alieni a parte, il personaggio e' identico a quello di x-files).
il fatto e' veramente semplice: quando sei alle prese con un prodotto "da zecche" in cui si ripete continuamente che "le banche, la massoneria, i governi occulti del mondo, i servizi segreti... sono in conbutta con gli alieni per renderci tutti "contenitori" (schiavi)..." allora l'unico esito finale ammissibile e' che alla fine tuuutto questo potere spropositato del male trionfi in barba ai pochi "liberi" e "ribelli", altrimenti il castello di carta cade con un semplice soffio se basta un innocuo coglione (il protagonista) a sconfiggere praticamente chiunque (sul serio, mancavano solo ric flair e jake "the snake" roberts tra i cattivi, poi c'erano tutti). tutte queste cose questo povero registucolo italiano non le ha capite ed ha fatto trionfare l'attore protagonista (il poveraccio de il compleanno) contro alieni superpotenti che controllano la mente che, come se non bastasse, erano pure coadiuvati dai servizi segreti di tutto il mondo (...) riuniti per perpetrare il male alla faccia della gente che vota nichi vendola e non va a mangiare da burger king. si', come no. lupo ululi', castello ulula'. CONOSCO HARD-CORE.

* = oddio... ad onor del vero i prophilax da 20 anni portano avanti lo stesso concetto, magari si riferiscono solo ad un contenitore femmineo ed usano il sinonimo "secchiello", ma siamo li'...


sei giorni sulla terra

martedì 2 agosto 2011

13 assassini


ho commesso l'errore di fidarmi e raggiungere al cinema per vederlo, ma ho sbagliato. miike takashi inquadrato come mestierante e artigiano, piu' o meno come una sorta di castellari giapponese, ha senso ed e' anche godibile con i suoi film di merda, infantili, stupidi, adolescenziali e da nerd; purtroppo pero' alle prese con prodotti piu' fruibili e rifiniti finisce per fallire miseramente. non so se la cosa accade perche' e' scemo o perche' ha gli occhi a mandorla quindi e' inferiore agli occidentali (o almeno: e' cosi' che loro si sentono), ma sta di fatto che questo "film" (e' una parola grossa) e' prolisso, insensatamente lungo, noiosissimo a tratti, etc. voi ce lo vedete un film sulla scia di ken il guerriero (non cito kurosawa ed altri esempi perche' il cinema lo rispetto molto, non a caso cito ken shiro...) che dura 2 ore? io no, ed infatti annoia parecchio. tranne 1/2 scene "forti" (va be', cercate di capire, facciamo uno sforzo in benevolenza) tutto il prologo e' noioso, insostenibile e, come detto, spropositatamente lungo; ma anche la seconda parte, quella dove si massacrano, finisce per essere noiosa e da sbadigli dato che si rincorrono per 1 ora senza soluzione di continuita' e tu vedi 13 "samurai" alle prese con centinaia di "cattivi" che stanno sempre fermi ad attendere la morte mentre i samurai dispensano frasi ad effetto (si, va be', ve l'ho detto: cercate di capire, sto sempre facendo dei passi in avanti verso questa roba per ragazzini), rimirano il cielo del sol levante, si perdono in battute divertenti (...se siete teletubbies) e quant'altro, e loro li' immobili ad attendere pazientemente la morte senza colpo ferire. ken il guerriero, in pratica. solo che le puntate del cartone duravano 20 minuti, ed ogni tanto variavano il brodo con dialoghi potenti copiati dal cinema americano, quindi ti divertivi. il cinema giapponese versa davvero in cattive acque se "castellari" e' addirittura considerato -anche solo un pochino- importante.


13 assassini

martedì 3 maggio 2011

30 days of night: dark days


da non crederci. hanno preso 30 giorni di buio e l'hanno ridotto qualcosa-come la regina dei dannati (lilith vestita da darkona e' la dea dei vampiri e devi cercare di fermare lei per fermarli tutti), pero' vanno in giro vestiti come ai concerti dei laibach (cioe', come in blade) e per sopravvivere senza farsi notare trafugano sacche di sangue dagli ospedali. cioe', seriamente, hanno preso 30 giorni di buio e sono riusciti a compiere perfettamente la missione: "possiamo stuprare un buono e onesto horror in qualche modo? ce la possiamo fare?". a quel punto perche' non farli andare in giro con le magliette degli arctic monkeys fischiettando pezzi degli smiths? secondo me ci stava bene.
per farvi capire: e' come passare dal primo blair witch al secondo (che sembra diretto da un quindicenne che ha visto solo gli ultimi 3 film di wes craven).
verrebbe davvero voglia di non dire nient'altro, pero' fa talmente schifo che non si puo' non scriverlo: in teoria questo e' VAMPIRES solo che invece di farlo dirigere a carpenter l'hanno fatto dirigere al quindicenne di cui sopra.

30 days of night: dark days ENGLISH

venerdì 4 marzo 2011

127 ore


james franco e' uno scalatore, sciatore estremo, eccetera; qualcosa va storto quando si trova nel grand canyon e per 127 ore fa i conti con se' stesso, la natura, eccetera. fine.
capirete bene che con una trama (si fa per dire) del genere le possibilita' di un clamoroso tonfo noiosissimo erano molte: pensate a film come open water, alla deriva o into the wild, ad esempio. ovviamente, i primi 2 sono spazzatura finissima mentre into the wild da molti cialtroni/handicappati e' stato salutato come filmone (...), pero' il punto e' che film di un'ora e mezza/due con la sceneggiatura di 1 riga su un foglio di carta igienica di solito tendono ad annoiare mortalmente e riuscire a tenere alta la tensione e a non far dormire lo spettatore pagante e' arduo. sean penn in quella merdaccia si da' continuamente arie (comunque, tutti -detrattori o meno- sanno che mentalmente e' instabile, letteralmente un pazzo scatenato, mezzo fuso e mezzo suonato; dunque magari into the wild e' fatto in quel modo sol perche' in quei giorni ha abusato delle pillole sbagliate -non e' che come persona e' attendibile: e' come prestare attenzione e dar peso ai deliri di un coglione continuamente strafatto e stralunato) e il poveraccio attore protagonista si spara continuamente le pose (e infatti sei li' che gli rispondi: "ma parla per te e vai a fanculo, cretino."). questo invece non accade con 127 ore ed il merito e' della regia asciutta, "videoclippara" e senza pretese di boyle (oltre che per un tema diverso, chiaramente).
ah, a james franco hanno appena rubato una statuetta come protagonista (se poi pensiamo che l'han data a colin firth per una delle interpretazioni piu' dispensabili della sua carriera offerta in uno dei piu' dispensabili film della sua carriera... allora siam proprio a cavallo): sicuramente all'academy si rifaranno il prossimo anno, magari premiandolo per una prova del cazzo in un merdo-film sulla solita valle di lacrime, ça va sans dire.
il delirio/ricordo dell'orgia con questo classicone festaiolo in sottofondo mi ha messo i brividi ed il commento migliore l'ha scritto un tizio su youtube (clicca li'):
I need to listen to this when I'm naked having sex in a car orgy in the middle of a snow storm.
dopo questo film voglio un po' piu' bene a danny boyle, a james franco ed alla vita in generale. domani andro' al parco in bici con plastic bertrand in loop per tutta la corsa.
127 ore DVD-RIP

sabato 26 febbraio 2011

(500) giorni insieme


il miglior commento a riguardo l'ha sintetizzato su youtube joebriggs7: "Great movie and music. Summer is a bitch.".
moltissimi non hanno perso l'occasione di salire sul carrozzone degli sputa-sentenze riguardo il film: basta con i nerd fatti diventare cool, basta con gli indi-boy al cinema, basta con i film dementi in cui si canta, eccetera. la realta' e' un'altra: il film non e' mongoloidato e pieno di personaggi sempre sorridenti e ottusi come i teletubbies di high school musical, sulla sua confezione nulla da dire, il romanticismo non e' affatto melenso come molte altre pellicole sfrangiaovaie dunque si lascia guardare, infine me ne frego altamente del product placement di cui tanto blaterano (abbiamo i nuovi critici espertoni del cinema, abbiamo): se fosse cosi', se davvero la sola presenza della pubblicita' nei film basterebbe ad essere motivazione di diniego, be' allora dovremmo gettare alle ortiche molti bei film con sordi, con manfredi, e per andare al di la' del mediterraneo: molti film con vaughn e amichetti, per non parlare di eastwood, polanski, woody allen, eccetera, eccetera.
il fatto, il concetto VERO su questo film e' uno: i morti di fica parlano male di questo film perche' sono dei morti di fica che non scopano, mentre le persone che spesso si innamorano vuoi o non vuoi ci finiscono da ikea o altrove a fare i dementi scimmiottando la coppietta-tipo (io l'ho fatto), e questo accade perche' il modello comportamentale dell'amore e' molto simile a quello della demenza, non per altro; dunque, siccome ci si riconosce si sorride (e finisce li', senza dar troppa importanza a 'ste stronzate). ma le persone aride ed i nerd no: per loro questo e' un mondo assaj lontano, loro provano invidia ed e' solo quella a parlare. poveracci.

a me il gregge dei nuovi snob, parlo degli snob "alternativi" col poster di carpenter o herzog in camera fa davvero pena. (dai dai dai! attardiamoci nei blos o forum con gli *articoli* sarcastici versus il cinema indipendente indi-boi! die die die!).



500 giorni insieme DVD-RIP ITA

lunedì 13 dicembre 2010

due cuori e una provetta


negli ultimi anni la commedia zuccherosa* americana vede protagoniste o katherine heigl (izzie di grey's anatomy) o jennifer aniston. ultimissimamente c'e' stata anche quell'escursione sfortunatissima di uma thurman con un marito di troppo, ma di solito son sempre loro due. ora vediamo quando dove e perche' han successo, e quando no.
katherine e' andata sopra i 200 milioni di dollari con molto incinta e la dura verita', mentre con l'attuale al cinema, tre all'improvviso, grasso che cola se arriva alla meta' (ora e' sugli 80 milioni nel mondo).
jennifer rachel e' andata sopra/attorno i 200 milioni di dollari con la verita' e' che non gli piaci abbastanza, una settimana da dio (va be', questo ha fatto piu' di 500 milioni), alla fine arriva polly, ti odio ti lascio ti..., io e marley e il cacciatore di ex.
tutte le altre volte le due sono andate ampiamente sotto non solo il "tetto" dei 200 milioni ma sono andate anche sotto le previsioni. questo film non fa eccezione.
dimanda. per quale motivo tutte le altre volte sono andate sotto?
risposta. perche' tutte le altre volte non avevano affiancato loro un attore comico. se la donna in queste commedie del menga e' sempre razionale (...), in carriera (...), molto seria ed intenta a vivere sempre di corsa tra mille peripezie (...), l'altra parte, l'uomo (ah una cosa: ma quand'e' che vedremo un'altra donna? o due uomini in commedie del genere? dico in film blockbuster, non di nicchia), deve far ridere. se lei e' "razionale" e "seria", lui dev'essere "sregolato" e "scavezzacollo" (ho i brividi a trattare il cinema in questo modo, ma tant'e').
ed invece, dopo anni ed anni di commedie zuccherose di queste due attrici, ad hollywood ogni tanto continuano a sbagliare uscendosene con film come questo: l'innamorato di jennifer aniston non fa ridere, l'innamorato di katherine heigl in tre all'improvviso non fa ridere. e i film non se li fila nessuno.
(tutto questo per dire che anche con 30 mila lire il mio idraulico questo film lo faceva meglio)

* = 'zuccherosa' e non 'sentimentale' perche' ho troppo rispetto per le commedie sentimentali. ne ho viste e ne vedo tantissime, partendo gia' da quelle degli anni '50, ed oggi francamente il vuoto pneomatico dei personaggi e delle sceneggiature e' imbarazzante.

poscritto filmico:
"DAI CREATORI DI JUNO"... io non mi vanterei mica d'aver creato quella merda.

due cuori e una provetta

lunedì 22 novembre 2010

four brothers


si', avete visto bene, quel negro li' e' il cantante degli outkast, andre 3000. a parte questo: si', e' un buon remake di film western d'annata, con in piu' tante parolacce attuali e divertenti ed un maggiore e migliore uso delle armi nelle varie sparatorie (qui urbane). e' banale quanto bello il cinema b movies.


four brothers

martedì 31 agosto 2010

28 giorni


dato che questo film nel mondo l'abbiamo visto in 3, questa la capiranno soltanto gli altri 2: durante la visione ho provato molta pena per sandra, dev'essere veramente piena di debiti. poverina. spero che ora vada tutto bene. ciao.

lunedì 30 agosto 2010

due partite

viene da chiedersi: "ma ce l'avranno una coscienza? si vergogneranno per questa roba? quando vanno a dormire, appena prima d'addormentarsi, saltera' fuori almeno UN briciolo di dignita' che spinga a vergognarsi un attimo?; balenera' loro anche il MINIMO prurito di coscienza (se ce l'hanno) ?? durante il giorno capitera' loro di andarsi a nascondere??" due partite a teatro era godibile, divertente e spensierato: niente di che ma comunque decente. al cinema, pero', dico: -OH- al cinema, be', ci si sente mortificati e offesi nell'anima e nell'intelligenza. nella versione cinematografica (a differenza della teatrale) per tutto il tempo si assiste a questo: la fregola di una vagina in sindrome pre-mestruale che trascorre la vita a pettinar bambole e collezionare tazzine di caffe', dunque esasperata (...) decide di tirar fuori le unghiette e dire "basta" a non si sa cosa. che poi... diciamo che dice "basta" mentre fa outing con le amichette (non ha un cazzo da fare tutto il giorno), mentre sorseggia te'/caffe' (non ha un cazzo da fare tutto il giorno) e tra una pettinata e l'altra delle bambole (non ha un cazzo da fare tutto il giorno).
AH! a ben vedere la crema della crema e' far caso a questo: chi e' che mette in scena la parodia del femminismo (involontaria, peche' per loro questa e' roba seria)? delle incapaci raccomandate/figlie di papa' che han fatto carriera ed ESISTONO esclusivamente grazie a profondissimi pompini a registi, produttori, sceneggiatori uomini, oltre al cognome che portano (cognome reso famoso da un uomo). grandi, grandissime tutte le comencini (sono circa 9 quelle che rubano i vostri soldi con la scusa del cinema: ora lo sapete).
e' una vita che stanno in tv/cinema grazie alla notorieta' creata da uomini o grazie a pseudo-scandali costruiti ad hoc (matrimoni saltati, scene di rapporto anale sul set che non sono finzione bensi' realta' -e' vero, hanno anche avuto la faccia di dir questo), o andare a porta a porta a dire "NOI si' che abbiamo preso le mazzate dai fasci, che han sempre fatto terrorismo picchiando la povera gente, non noi comunisti" (EH?!?), facendo sempre il passettino avanti in carriera grazie alla compiacenza di questo o quell'amico uomo... e poi se ne escono con questo film. se ne escono con uno sguardo nel pianeta donna (AHAHAHAHAH!!!). mediante una faccia di bronzo che neanche l'ultima delle psicopatiche si permetterebbe mai, loro al cinema si lamentano degli uomini credendo di creare un grande spot per la donna (EH??? DICO: EHHH???).

se le varie capre pandolfi, ferrari, buy, etc, non avessero succhiato gli uomini giusti non avrebbero mai fatto niente in carriera e se quel giorno luigi fosse stato accontentato (in fondo chiedeva soltanto un pompino) a quest'ora nemmeno queste due "registe" avevamo. hanno la faccia come il culo.

io sono femminista e proprio per questo odio questo cinema vaginale.

due partite dvd rip