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mercoledì 5 giugno 2013

veronica guerin


avere a disposizione come protagonista cate blanchett ed imbruttirla facendole indossare abiti maschili, fa la giornalista d'inchiesta, e mostrandola con un taglio di capelli orribile è una scelta pessima: non sfruttare la potenza della sua bellezza è un delitto. la trama in teoria non è male: in irlanda una giornalista determinata nella ricerca della verità non si piega davanti i criminali né davanti i potenti, solo che veronica guerin è diventata famosa col senno del poi (...) ed il film è dedicato alla sua memoria. dicevo "in teoria" perché in pratica la resa del film è pessima e fa passare una svolta come la sua morte come bere un bicchiere d'acqua panna: scivola via senza farsi notare. registicamente questo è il nulla, è l'anti-cinema. le inchieste giornalistiche tout court vanno bene sulla carta e poi ci si incarta il pesce, di certo non al cinema, che fino a prova contraria è altra cosa.
oltre a ciò, tenderei a far notare una cosa che altrove non viene raccontata: mettendo da parte le opinioni sul film, se mi addentro seriamente nella questione (giornalismo d'inchiesta contro il consumo di droga in irlanda) per quale motivo bisogna andare contro la droga? che senso ha fare giornalismo denunciando chi spaccia droga? chi spaccia droga, lo fa perché si guadagna tanto. e con quei soldi manda i figli a scuola, compra loro i giocattoli, dà un futuro migliore che altrimenti non avrebbero. non tutti hanno la fortuna di avere genitori facoltosi. oltre a ciò, l'acqua calda: la gente vuole la droga, è un vizio inviolabile come il fumare le sigarette, bere il vino a tavola o guardare le partite di calcio in tv. dunque il mondo non farà mai passi in avanti se si guarderà con spregio chi foraggia quel mercato. al limite che si vada a chiedere a chi ne fa uso per quale ragione lo fa e se, eventualmente, può farne a meno. a quel punto noi diremmo: perché dovrei farne a meno? tu puoi fare a meno di un tuo hobby? perché non la smetti di rompere i coglioni e te ne vai a fanculo? ecco, seriamente parlando credo che chi si batte contro i vizi della razza umana sia un demente, dunque non mi spiace affatto che una "giornalista" come veronica guerin sia sparita dalla faccia della terra.

sabato 1 giugno 2013

una vita tranquilla


toni servillo interpreta un cuoco terrone in germania dal passato violento: infatti, questa è la versione pasta & fasuli di a history of violence. claudio cupellini, il regista, su cui diciamo subito che non è cronenberg, annovera nel suo passato pellicole del calibro di 442 e lezioni di cioccolato, ed ho detto tutto. non è pessimo, ma al termine della visione non lascia nulla.

venerdì 31 maggio 2013

è stato il figlio


daniele ciprì ha dato il meglio di sé in coppia con maresco e tra 50 anni verranno ricordati per totò che visse due volte e soprattutto per la loro cinico tv resa famosa da blob. come regista, da solo, non vale molto più di nulla. il talento evidente ce l'ha nella fotografia e se ne accorgerebbe anche un cieco, però un film del genere, che tratti con toni ironici e grotteschi la mafia dovrebbe riuscire a far ridere e molto, proprio perché più la base di partenza è drammatica e tragica e più in chiave comica induce al riso, ma la resa in questo caso è scadente perché manca totalmente di ritmo, le vicende sono raccontate con la flemma tipica dei terroni che non tencono vogghia di faticare pcché fa caldo, dunque, complice la canicola data da tale flemma filmica, ci si scopre a ronfare alla grande. per ciprì questo è un tonfo nell'acqua, da lui era lecito aspettarsi qualcosa di maggior livello, ed infatti il pubblico se n'è accorto (al cinema non c'era, e se c'era dormiva). toni servillo, però, per una volta non reitera il ruolo dell'annoiato noioso che ammorba il cinema italiano da le conseguenze dell'amore in poi.

sabato 25 maggio 2013

i banchieri di dio

solito film di denuncia asciutto e ben fatto, all'italiana. di quelli che già solo a guardarli ti senti una persona migliore, avverti la vivida sensazione di non stare a buttare il tempo come quando ti dedico alle commediucole con julia roberts e robaccia simile. eh, peccato però che la vita è già dura e che il mondo è già difficile, quindi di film che raccontano giornalisticamente cose che tu già conosci attraverso i mass media si rivelano, a conti fatti, poco utili. mentre julia roberts alleggerisce le giornate, permette di digerire la cena e aumenta il bene verso il prossimo, normalmente prossimo allo zero.

cogan - killing them softly


questo capolavoro è stato censurato ed oscurato da obama così come gli ebrei oscurato, censurano e controllano il cinema affinché ogni 3 mesi sia possibile dire: "per non dimenticare", "noi ebrei siamo vittime" e facendo attenzione a che nessuno distribuisca film in cui vengano anche solo criticati (puoi criticare i cattolici, puoi criticare gli islamici, non puoi criticare gli ebrei al cinema). obama è un figlio di puttana, perché a lui rode che mentre nella pellicola passava lui in un televisore con i suoi discorsi speranzosi alla: "yes we can" c'era BRAD PITT pronto a smerdarlo.
che fai, ora te la prendi anche con thomas jefferson? 
amico mio, jefferson è un santo americano, perché ha scritto le parole: "tutti gli uomini sono creati uguali", cose in cui evidentemente non credeva visto che fece vivere i suoi figli in schiavitù. era un ricco enologo stufo di pagare agli inglesi troppe tasse, così scrisse quelle belle parole e aizzò la plebaglia che andò a morire per quelle parole mentre lui rimaneva a casa a scolarsi il suo vino e scoparsi la sua schiava. e QUELLO (indica obama che parla in tv) viene a dirmi che viviamo in una comunità?? ma non farmi ridere! io vivo in america, e in america tu sei solo. l'america non è una nazione: è soltanto affari. e adesso pagami!

venerdì 1 luglio 2011

le conseguenze dell'amore


se questo e' il massimo che sorrentino puo' fare, sarebbe o no il caso che smettesse per sempre col cinema per darsi al giardinaggio? il dualismo tra cinismo e romanticismo, tra non-film sulla mafia e film thriller, ma andate a quel paese: il film fa addormentare, non e' un mestierante del cinema (e sulle idee, sul considerarlo "autore" preferisco stendere un velo pietoso) ne' tantomeno un autore (mi viene veramente da ridere).

mercoledì 1 giugno 2011

cop land


in cabina di regia c'e' james mangold, detto mongol, ovvero quello di quando l'amore brucia l'anima, il rifacimento di quel treno per yuma, quella stronzata ottusa e ottundente di innocenti bugie e di ragazze interrotte. grande reiterazione di classici, ci son sempre le stesse cose e sempre ben fatte: keitel maledetto figlio di puttana come al solito, western metropolitano, stallone nel suo unico ruolo cinematografico (rocky balboa) pero' con la buzza, de niro pare normale ma sai gia' che dopo un po' sbrocca, ray liotta ha mai fatto qualcosa di diverso dall'intascare mazzette, scopare continuamente donne e tirare coca?, etc. non e' un capolavoro perche' l'azione c'e' solo nel finale e non hanno farcito a dovere il tutto grazie ad una spalla che per tutto il tempo spara cazzate mangiando sandwich, ma ci va vicino. e' sempre un piacere riguardarlo.

domenica 20 marzo 2011

l'amico di famiglia


va be', lo stile e' quello che e', poi quando 'sto stronzo di regista ci si mette di punta nel mostrarsi "arrogante" e "supponente" verrebbe voglia di prenderlo a ceffoni, pero' il film e' fatto discretamente bene. stavolta condivido il pensiero di molti critici: il vero cattivo del film, chi ne esce davvero con le ossa rotte, chi fa davvero cascare le braccia, non e' quell'omuncolo li' della locandina, non e' qull'infame bastardo usuraio che usa i suoi soldi per compiere nefandezze o deflorare laura chiatti (...chiamalo stronzo), no, non e' lui: sono gli altri, son quelli che gli stanno intorno e chinano il capo. siamo noi italiani a far schifo, non i mafiosi. poi, ovviamente, per tematica ed anche per come e' stato realizzato non e' di certo un film che invoglia a farsi guardare di nuovo eh, ma ammetto che alla lunga 'sto registino al classico "6" striminzito di fine anno c'arriva.


l'amico di famiglia

mercoledì 2 marzo 2011

gorbaciof


non che stefano incerti sia chissa' quale regista (tra le varie cose e' il regista dei vesuviani, l'uomo di vetro, la vita come viene), pero' con questo fa un tonfo nell'acqua. toni servillo inspiegabilmente da qualche anno (diciamo da gomorra) si prende una marea di "BRAVO!!" nonostante interpreti sempre e solo lo stesso ruolo e faccia sempre e solo la stessa faccia da demente; la qual cosa da' un po' di fastidio perche' a prescindere da COSA faccia nel film: chansonnier al crepuscolo, contabile del governo, contabile della mafia, mafioso in pompa magna, giocatore incallito, ispettore, eccetera, lui di fatto fa sempre la stessa cosa, sempre la stessa espressione, con quella faccia che continua a dire da anni sempre una cosa: "ue', so' scazzat'. non me va d'fa nu cazz.": dopo un po' (di anni) ci si fresa le ovaie, diciamo cosi'.
la cosa pazzesca di toni e' che ricorda margherita buy: lei ad una certa non faceva altro che reiterare l'interpretazione della nevrastenica in trip d'ansia che balbetta dall'analista per poi mettersi a gridare con chi le capita a tiro (e basta: non ha fatto altro per anni), cosi' servillo interpreta 'sti cavolo di ruoli mongoli tipo le conseguenze dell'amore e data la poverta' di base dei film ne esce con le ossa rotte.
rispetto alle conseguenze ovviamente questo e' meno snob, si da' meno arie ed ha meno pretese da "divetto" della regia (infatti alla regia c'e' incerti, non quelo scemo pseudo-intellettuale), pero' e' letteralmente soporifero. "gorbaciof" non parla MAI, sta sempre muto e comunica annuendo, o a gesti, o biascicando. i primi 30 minuti del film sono MUTI e sembra niente di diverso da un film sui giocatori/scommettitori sfigato_version, poi dopo 30 minuti diventa le conseguenze dell'amore e non succede nient'altro fino all'epilogo telefonatissimo (si era capito da molto e non hanno cercato di metterci la suspance dei film di genere), sciatto e pure comico involontario. infatti, ad una certa prendi a ridere e pensi: "ma io dico... indebitarti al posto di altri per salvare "la bella"... e neanche ti fai una pelle? la porti al bioparco? a guardare i fiori? mai nemmeno una misera pelle? nemmeno quando le cose si mettono male? nemmeno quando sai che se alzi lo sguardo ormai vedi la stella della morte? e allora va be', sei proprio uno sfigato: muori.".
comunque incerti e' un bel cialtrone: ma non li guarda i film che gira? ogni tanto e metticela qualche battuta, cazzo... qualche scena divertente. non so, penso a tris di donne e abiti nuziali: l'epilogo e' lo stesso di gorbaciof ma ogni tanto durante il film fai qualche risata, ogni tanto aprono la finestra, lasciano entrare un po' d'aria cosi' c'e' qualche sussulto in casa (ho citato il tris con castellitto perche' anche li' la base di partenza e' la dipendenza da gioco).



gorbaciof - il cassiere col vizio del gioco DVD-RIP

sabato 8 gennaio 2011

marPiccolo


se si intende il film come film di mafia, attendibile e veritiero sui problemi della societa' dei terroni (c'e' poco lavoro, sono analfabeti, dunque si accontentano delle briciole che gli da' la droga, non vanno in facolta' per poi prendere 4 mila euro al mese in un ospedale -come facciamo noi a roma, dato che noi andiamo in facolta', non e' che stiamo per strada come i terroni), allora questo film e' una merda totale. se si intende il film come adolescenziale, se lo si mette nella stessa categoria di high school musical, twilight e step-up: allora questo e' il film dell'anno, perche' in ottica film-tv o fiction rai, a scopo didattico/educativo, si fa valere. ma solo in questo caso, perche' altrimenti vale poco o nulla (il regista non vale niente, i dialoghi son risibili, gli "attori" pure, etc).

marpiccolo

venerdì 22 ottobre 2010

la siciliana ribelle


il film parla di una siciliana ribelle (maddai?) che ha aiutato paolo borsellino con le sue indagini, e come potete immaginare il film non finisce bene per nessuno dei due (maddai?). ho gradito una cosa in particolare in questo film: il fatto che non punti tutto su borsellino, anzi relegandolo ad un ruolo marginale nonostante dargli piu' spazio (anche nel battage pubblicitario) avrebbe significato fare molti piu' soldi. e questa e' una cosa che apprezzo sempre, specie in italia, specie per il cinema di oggi. ah, pero' c'e' una cosa che non ho apprezzato, la piu' importante: il film (e' televisivo, non cinematografico).

la siciliana ribelle

lunedì 3 maggio 2010

tris di donne e abiti nuziali - il film del CIA!

se non ricordo male stava al cinema a fine settembre/inizio ottobre ed al cinema non se l'e' cagato nessuno, ora e' uscito il dvd e quello qui sotto e' il torrent del dvd-rippato perfettamente. il film e' bello, col senno del poi e' uno dei migliori film italiani del 2009 e non avrebbe affatto sfigurato negli anni in cui albertone e monica si prendevano a schiaffi e nino e vittorio facevano i ladri maldestri. e' un bell'esempio di commedia all'italiana ed e' sempre a meta' tra il dramma (manca il lavoro, a napoli e' dura vivere quando hai il fiato sul collo della camorra, specie se sei un giocatore incallito) e la commedia (la figlia di castellitto si deve sposare ma lui i -pochi- soldi che ha se li sputtana scommettendo invece di pensare a lei ed al corredo), salvo nel finale (che ovviamente non vi svelo) che a me non e' piaciuto per niente. il regista, il napolecano terracciano, e' quello di per tutto il tempo che ci resta e ribelli per caso. i parenti diretti di questo film: febbre da cavallo, i 2 film sul poker di pupi ed il camorrista.

poscritto dell'amicizia: durante la visione di questo film mi sono venuti in mente il CIA ed il CUS. qualcuno sa perche'.

tris di donne e abiti nuziali dvd rip

giovedì 8 aprile 2010

il profeta *amarcord*

fate attenzione: ora sapete che potete usare questo film per fare un giochino per capire le persone. sapere cosa ne pensano di questo film non serve tanto a comprendere quanto capiscano di cinema, bensi' per capire se siano o meno delle teste di cazzo. il regista e' il francese di sulle mie labbra e i dei battiti del mio cuore. il film si discosta dal ben noto (e divertente) omonimo italiano recitato (quello si') da un grande attore (spero per voi che l'abbiate visto*), mentre ha piu' a che fare con un altro film italiano (ma c'arrivo poi). la faccio semplice per venire incontro alle vostre capacita' mentali (cit.): 1.difetti, 2.pregi, 3.analisi. difetti: il film e' realista e racconta la mutazione di un ragazzo (quello della locandina) da comune ragazzo a criminale, perche' il carcere e' una scuola di vita (yaaawn. l'acqua calda -serviva un intellettualoide francese); nel carcere il protagonista entra "ragazzino", poi commette un omicidio e diventa uomo; tra una scena realista e l'altra, l'ucciso si materializza nella cella del protagonista in scene pseudo-oniriche e "sognanti" che sono un cazzotto in un occhio in un film del genere; il film e' girato da intellettualoide, da coglione sinistrorso intento ad imitare il figlio di piero angela alle prese con il crimine, dunque gira un documentario rai educational (col piglio da intellettualoide) e questo da' fastidio, perche' i carcerati non vanno studiati come fossero insetti, risulta sgradevole il vederli trattati in quel modo (il mongoloide che, oltre a non capire un cazzo della vita, non ha a che fare con i carcerati, si spella le mani e parla di 'capolavoro'). pregi: siccome si parla di vita in carcere, ogni tanto ci sono ammazzamenti, parolacce e botte, dunque son cose divertenti da vedere. analisi: qualsiasi persona che non ha avuto a che fare con carcerati tende a plaudire per questo film perche' (non capisce un cazzo e), contrariamente a come dovrebbe essere, il carcere non redime, bensi' e' una scuola di vita in negativo (secondo loro). il carcere forma, ed e' sempre stato cosi'. nota per gli smemorati: ma non ve lo ricordate il cammorrista (l'unico film decente di quel cialtrone, per altro) ? e quel film naturalmente non e' il primo (cito quello e non milioni d'altri perche' quello e': 1.famoso e 2.italiano, dunque fruibile a tutti i cialtroni che si dimostrano ragazzini). tra l'altro e' anche per questo che questo ragazzo sbaglia totalmente riguardo questo film (cliccate e leggete). il carcere forma le persone, se si entra ragazzini e si ha la fortuna e forza per uscire: si esce uomini. fine. non c'e' molto altro da dire e pensare cose tipo: "il messaggio e' che il carcere forma in negativo le persone, non le fa redimere... questo e' sconvolgente" e' una considerazione da dementi che magari credono agli asini volanti o all'arcobaleno che termina la sua corsa in un pentolone tutto d'oro (cit.). la colpa della "poesia" rintracciata in un film del genere e' data dalla cialtronaggine da "piero angela" del regista, e puntualmente i coglioni ci cascano. ma io penso questo: se e' vero com'e' vero che la colpa piu' grave e' quella del regista, non e' da poco quella dello spettatore sprovveduto che non se ne accorge. esempio: la mucca puo' aver cacato tanta merda, ma se tu ti chini per terra e poi la mangi... chi e' il demente mangiamerda?
io sono cresciuta, fin da che ho memoria (4-5 anni), con ex-carcerati (assassini, spacciatori, tossicodipendenti, ladri e truffatori) e, tranne rarissimi casi di pazzia, son persone comuni con cui mi son trovata sempre bene: non sono insetti da analizzare, pertanto certe atmosfere di questo film mi han fatto dire "sporco negraccio intellettualoide, non capisci un cazzo". mi hanno accompagnata a scuola alle elementari se mia madre aveva da fare (o era andata a letto tardissimo dunque era troppo stanca per alzarsi), talvolta tornavo a casa con loro, c'ho mangiato e bevuto insieme (di piu': ci son proprio cresciuta), qualche volta e' capitato che io non abbia trovato l'autobus perche' rimasto fermo poche fermate dopo casa mia (lo spacciatore che anni prima mi aveva insegnato a saltare "da pugile" intrecciando la corda mori' per overdose dentro un autobus all'ora di pranzo dell'aprile '92, lo scoprii mentre tornavo a casa a piedi, bestemmiando. dopo averlo visto rimasi un po' cosi', poi dopo pranzo guardai non e' la rai), per non parlare di quelli che davanti a me, per una risposta non troppo gradita, hanno preso vasi o il bastone di ferro che sorregge gli ombrelloni (quelli che vanno in mezzo al tavolo) ed han mandato in coma persone che avrebbero fatto meglio a starsene zitte (per poi chiedermi: "devo preparare la pasta, non e' che puoi prestarmi il sale grosso e il prezzemolo? chiedi a mamma" -ah, era capace di mandare in coma le persone anche per le "risposte sbagliate" a queste domande: "quanti scudetti ha vinto maradona?" e se non rispondevi "2" poi si faceva improvvisamente notte), qualche volta queste stesse persone mi han presa di peso e nascosta dentro casa loro perche' un raid improvviso di gente a loro nemica aveva pensato di regolar conti (solo che erano 13 fratelli, in casa c'erano sempre tante mani e tantissime catene), qualcuna di queste persone l'ho vista morire sbranata da cani (conti da regolare), spesso (se e' un periodo in cui hanno le tasche sgonfie) se scoprono che mi girano perche' qualcuno mi da' fastidio mi ricordano "lo sai, se mi dai 100 euri ci penso io" (mandano all'ospedale oppure danno fuoco alla macchina, a scelta), l'altro giorno una di queste (ora dice di aver "chiuso" sia con l'eroina sia con lo spaccio) mi ha chiesto di poter prendere l'acqua dal tubo del giardino (ma me l'ha chiesto solo perche' m'ha visto, se no avrebbe scavalcato come sempre) ed io gli ho risposto sorridendo: "fai tranquillamente come sempre" (usa quell'acqua sia per lavarsi, ogni tanto, sia per cucinare, tutti i giorni), poi quando puo' (o meglio: quando si ricorda) contraccambia con casse di frutta o verdura. ecco, io queste persone le conosco, so come son fatte, come si comportano, come pensano, etc: non mi verrebbe mai in mente di dare quel 'colore' ad un film del genere ne' mi verrebbe in mente di intellettualizzare qualcosa come lo spacciare droga e proteggere le puttane. ma, prima d'ora, non pensavo che bisognasse per forza aver vissuto certe persone per rendersi conto come son fatte, come pensano e come affrontano la vita. la francia e' una merda.


* = io la penso cosi': l'appassionato di cinema non lo vedi dalla mole di film giapponegri ( = occhi a mandorla + pelle scura) che ha scaricato, non lo vedi da quanti registi di merda iraniani, uzbeki idolatra, non lo vedi da quanti festival si concede. un appassionato di cinema lo riconosci dal fatto che ha visto i film minori come quello li' di vittorio, dal fatto che quando sei con lui in sala ti dice: "il miglior film italiano sui gay e' la patata bollente. sono serissimo" (ed io son d'accordo con lui, ciccio), lo riconosci dall'aver visto la manovalanza (hauer, ironside, eric roberts, etc). son buoni tutti a scaricare tonnellate di merda mediorientale girata con il culo e spellarsi le mani, solo che la gente normale (non i nerd e le teste di cazzo) riempie i cinema per vedere altro.
il profeta

lunedì 25 gennaio 2010

vento di terra


il suo ultimo* film era una merda assoluta, da questo capisci che in quel film ha perseverato (quindi e' diabolico). per questo (esordio o quasi) quindi in teoria vige "sbagliare e' umano" ma dato che gia' sappiamo che tanto persevera possiamo dire "questo stronzo e' disumano" per poi incrociare le dita affinche' non solo non gli facciano piu' dirigere manco la telecamera nel matrimonio di totino scamozzi, bensi' che se lo portino al piu' presto in un campo di concentramento. ma vaffanculo tu e la merda spacciata per cinema d'autore, coglione. (stronzo)


* = speriamolo davvero.

lunedì 28 dicembre 2009

prova a incastrarmi


io a perth lumet, il maestro dei film in tribunale, non chiedo il garbo e il talento degli anni '60 ne' la maestria ed il CINEMA degli anni '70 ne' la roba ad alto livello e un attimo piu' di genere degli anni '80: chiedo semplicemente bei film da vedere. e sembra che questa semplice richiesta sia pretendere la luna. negli ultimi 15 anni ha fatto film del cazzo, filmetti e film soporiferi, invece questo e' senza alcuna ombra di dubbio il suo miglior film e, a conti fatti, l'unico che meriti di essere guardato. non ho mai guardo nemmeno un minuto dei soprano (e nemmeno ci tengo), ma dato l'enorme successo negli stati uniti non stento a credere che questo film abbia preso qualcosa. questo film e' terapia e pallottole tutto in un'aula di tribunale e, parodiando la mafia, invece di mettere alla berlina la psicanalisi mettono alla berlina la giustizia. ah, il protagonista jack di norscio (in pratica e' frank sinatra) e' morto poco dopo il film e vin diesel lo ha tributato in questo modo. lacrime.


prova a incastrarmi

martedì 1 dicembre 2009

l'uomo di vetro

questo e' il trecentesimo film postato nel 2009!!!
(e' un bel traguardo e si vincera' sicuramente qualcosa)



il regista e' stefano incerti (quello di i vesuviani, la vita come viene, complici del silenzio e, di prossima uscita, gorbaciov con toni servillo). l'attore principale e' david coco, un siciliano spesso comprimario nei ruoli del mafioso; l'uomo di vetro e' il suo personaggio, leonardo vitale, famoso per essere il primo pentito di mafia in italia, ma non lo conosce nessuno perche' non creduto come tale. il film ruota attorno a questo fatto ed il protagonista, dato che non viene creduto, impazzisce a tal punto da venire internato in manicomio e a quel punto la mafia se ne fotte di quel che dice, tanto i pazzi non sono attendibili. ogni tanto qualche novello giovanni falcone (il duccio di boris) gli crede, allora la mafia (sperandeo nell'unico ruolo della sua intera carriera) stringe le chiappe. 'sto leo vitale in pratica s'e' fatto una ventina d'anni tra carcere e manicomio, ha detto una marea di cose ma non gli han MAI creduto, poi non appena rilasciato e finalmente libero, la mafia ha regolato i conti. a quel punto, la polizia italiana (notoriamente famosa per la scaltrezza) ha avuto un lampo di genio: forse leo vitale aveva ragione. e poi ha messo in carcere una caterva di persone.
ora. la vicenda personale di leonardo vitale potra' essere toccante, pover'uomo e tutto quel che volete, ma di mestiere ha fatto questo: uccidere le persone per bene, per cui pieta' zero per certe "persone", anche se poi vengono turturate/vessate per 20 anni (ma anche 200, per dire). a me frega cazzi che questo sia morto, anzi e' un bene. ed infatti il regista commette questo errore da comunistino buonista delle mie ovaie: piu' che fare il solito film di mafia (ormai van bene solo su canale 5 per i rincoglioniti..!), magari era il caso di lordare la polizia italiana come si merita, dato che di materiale in questa storia ce n'era parecchio. e invece niente. la frasina volta ad attaccare la polizia c'e' solo nei titoli di coda, con le solite frasine "epilogo" sopra lo sfondo della faccia del vero protagonista. questo film mi ha fatto venire in mente il suo contrario: il dolce e l'amaro (con lo cascio, la finocchiaro e gifuni), perche' fa davvero quel che questi film vogliono fare, il tutto con un bel po' d'ironia, quindi il film riesce ad aggiungere e dare nuova linfa ad un genere MORTO e ci riesce semplicemente sottolineando questo: l'onore e il rispetto non esistono, sono tutte cazzate dette da analfabeti terroni di merda. e infatti in quel film lo cascio non fa altro che ridere e dire alla moglie (la finocchiaro): "e questi terroni analfabeti parlano pure di onore... e rispetto..! gente che prima va in chiesa e poi ammazza donne e bambini a colpi di bomboni al tritolo! e' pazzesco!". e giu' a ridere. e quindi quello e' bel film, perche' deride la mafia ed il "pentito" sembra fiorello in forma, non questa roba che puzza di gia' visto tanto da essere da sbadigli anche se ben fatta. in italia la gente che fa cinema per lo piu' non lo sa fare ne' capire.

poscritto letterario:
il film m'ha fatto tornare in mente il libro "nessuno mi crede", che consiglio.

lunedì 30 novembre 2009

galantuomini


in pratica questo e' il dolce e l'amaro senza le parti comiche (che erano l'unica cosa pregevole del film, perche' altrimenti queste stronzate starebbero bene in tv, guardate da mongoloidi che non capiscono niente di quel che guardano e si divertono a passare il tempo con le stronzate mafiose con gabriel garko e raoul bova) ed in piu' le solite parti d'amore, pero', sara' per i 4 attori principali, il film mi ha "preso". qualcosa di decente ce l'ha. forse sara' per questo che questo film ha vinto ben 2 premi gnugna:
a galantuomini di edo winsperm il...
PREMIO GNUGNA DEGENERE
"all'apoteosi italica di genere, grazie anche alla scarsita' degli avversari (fortapasc), questo premio con poco godimento va a galantuomini di edoardo winsperm. film che per altro non descriveremo per protesta nei confronti di una pessima stagione tra varie pessime stagioni dell'italico cinema."
a galantuomini di winsperm il...
PREMIO GNUGNA ZOCCOLONA
"alla finocchiaro nonostante sia terrona e brutta, per manifesta inferiorita' delle altre; a tal proposito, vi basti sapere che la nomination e' stata ridotta a due e la seconda e' valeria golino di giulia non esce la sera: da valeria l'ennesima prova della 30enne -facciamo 40?- psicopatica/nevrastenica che odia la vita. attrici che han preso parte a film che per altro nemmeno descriveremo per protesta nei confronti di una pessima stagione tra varie pessime stagioni dell'italico cinema. esacerbati anzicheno. porca madonna (non si bestemmia)."

sabato 19 settembre 2009

il divo


il parto sofferto (marco travaglio) ha lanciato 'sta moda d'elencare date, illazioni e supposizioni volte a demolire delle persone (sovente) perbene; il coleroso della gomorra l'ha seguito e sul carrozzone ora sale anche il cinema. solo che sorrentino alla carriera ci tiene e parla di argomenti che fanno sbadigliare, perche' oggi di andreotti fotte sega a nessuno (farlo su altri politici no, eh?). a parte 'ste robe qui che sono cacatine e pseudo pensieri seri, la cosa da notare e' che il film e' DIVERTENTE, cosi' com'e' divertente una puntata media della sarcastica daria (ve la ricorderete, no?). daria la trovavo spassosissima, unica. talvolta pensavo: "ma questo e' allen!", invece sbagliavo: daria era unica. e invece no: in italia l'andreotti di servillo in chiave sorrentina la replica alla perfezione, riuscendo anche a spostare l'asticella piu' in la', come i grandissimi ex sovietici nell'atletica. ho riso un casino durante questo "film", quando non pensavo all'elencazione di stronzate trite e ritrite che fan sbadigliare anche i sassi; ho riso davvero tanto limitandomi a spegnere il cervello per godere delle battute, e stop. avrei voluto vedere andreotti al posto di mike bongiorno: forse avrei guardato piu' televisione, una televisione sicuramente migliore.

il divo

mercoledì 3 giugno 2009

milano palermo il ritorno


a me il primo era piaciuto. queste cose italiane mi piacciono: noi quando siamo alle prese con poliziotteschi, mafia e sparatorie siamo bravi, anche quando gli attori non sono bravi a recitare (o in casi come questo: non ci sono attori) riusciamo a fare le cose per bene perche' gli argomenti ci riguardano da vicino, perche' i morti ammazzati li vediamo tutti i giorni e perche' boh, che cazzo ne so, gli italiani hanno il cazzo duro. mi piacciono anche le serie tv sui poliziotti, specie quelle con ricky memphis (che campamo a fa senza mauro belli?). pero'? eh, pero' questo qua e' una merda.

mercoledì 1 aprile 2009

fortapasc = a napoli sono analfabeti

'sta ciofeca di film dimostra quanto siano analfabeti a napoli. questi terroni non capiscono mai un cazzo di niente: se volevano scrivere la pronuncia di "fort apache" dovevano scrivere fort apaci, perche' quella parola non e' inglese ma apache (maddai).

by the way il protagonista e' un attore letteralmente incapace (ha sbagliato mestiere. e anche quando tenta di fare il regista ha sbagliato mestiere), poi e' come quelle persone che, come dire, si sono strafatte di barbiturici/funghetti e stanno letteralmente FUSI, tanto che parlano al rallentatore, scandendo benissimo t u t t e q u a n t e l e p a r o l e c h e d i c o n o , m a p a r l a n d o m o o o l t o l e n t a l m e n t e . capito?
e niente, questo protagonista e' un mongoloide incredibile, nell'accezione dei termini: non si riesce a credere a quanto sia mongoloide (ritardato).
io penso che ritardati del genere dovrebbero stare dentro un istituto, no che recitano. e se recitano dovrebbero farlo al teatrino dell'istituto, no che rubano il lavoro alla gente normale e non mongoloide, perche' non ha senso guardare le paralimpiadi del cinema, uno preferisce guardare il cinema normale. oppure 'sta merdata paralimpica dovrebbe essere guardata gratis, no che ti chiedono un biglietto normale, mica gli handicappati pagano, oh. tra l'altro hanno anche il parcheggio gratuito, noi invece no. quindi doppio rodimento di culo. eh oh oggi ce l'avevo col cottolengo.


fortapasc