
la cosa pazzesca di toni e' che ricorda margherita buy: lei ad una certa non faceva altro che reiterare l'interpretazione della nevrastenica in trip d'ansia che balbetta dall'analista per poi mettersi a gridare con chi le capita a tiro (e basta: non ha fatto altro per anni), cosi' servillo interpreta 'sti cavolo di ruoli mongoli tipo le conseguenze dell'amore e data la poverta' di base dei film ne esce con le ossa rotte.
rispetto alle conseguenze ovviamente questo e' meno snob, si da' meno arie ed ha meno pretese da "divetto" della regia (infatti alla regia c'e' incerti, non quelo scemo pseudo-intellettuale), pero' e' letteralmente soporifero. "gorbaciof" non parla MAI, sta sempre muto e comunica annuendo, o a gesti, o biascicando. i primi 30 minuti del film sono MUTI e sembra niente di diverso da un film sui giocatori/scommettitori sfigato_version, poi dopo 30 minuti diventa le conseguenze dell'amore e non succede nient'altro fino all'epilogo telefonatissimo (si era capito da molto e non hanno cercato di metterci la suspance dei film di genere), sciatto e pure comico involontario. infatti, ad una certa prendi a ridere e pensi: "ma io dico... indebitarti al posto di altri per salvare "la bella"... e neanche ti fai una pelle? la porti al bioparco? a guardare i fiori? mai nemmeno una misera pelle? nemmeno quando le cose si mettono male? nemmeno quando sai che se alzi lo sguardo ormai vedi la stella della morte? e allora va be', sei proprio uno sfigato: muori.".
comunque incerti e' un bel cialtrone: ma non li guarda i film che gira? ogni tanto e metticela qualche battuta, cazzo... qualche scena divertente. non so, penso a tris di donne e abiti nuziali: l'epilogo e' lo stesso di gorbaciof ma ogni tanto durante il film fai qualche risata, ogni tanto aprono la finestra, lasciano entrare un po' d'aria cosi' c'e' qualche sussulto in casa (ho citato il tris con castellitto perche' anche li' la base di partenza e' la dipendenza da gioco).
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