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lunedì 29 aprile 2013

l'uomo con i pugni di ferro


RZA è un negro rap che dovrebbe limitarsi a fare musica e non imbarcarsi in imprese registiche. ognuno di noi ha diritto ad avere qualche hobby, ma non per questo dovremmo attardarci nel cercare di farla diventare una professione. la stronzata era ampiamente prevedibile, certo, me ne rendo conto, ma la presenza di un mostro come russell crowe mi aveva fatto credere che forse qualcuno era riuscito a coinvolgerlo, sì in una stronzata, ma con dei dialoghi divertenti, con un buon ritmo e con una sana dose di mazzate, magari non troppo prevedibili. invece, l'unica cosa che c'è sono sì le mazzate, ma sono ampiamente prevedibili e non c'è mai un guizzo, niente, nulla. un ragazzo di 14 anni con un'insana passione per questo genere di cose avrebbe sicuramente fatto meglio, perché RZA manca totalmente di verve, inventiva, fantasia, voglia di fare e stupire.
il risultato è una bolsa imitazione spastica dei film di lotta asiatici degli anni '60, con questo beota di un negro rap alla regia e con russell crow grasso ed ubriaco sul set, probabilmente ingaggiato a base di alcool, droga e puttane. eppure, ne ho la certezza, avrebbe potuto ottenere lo stesso tipo di compenso anche lavorando altrove. lavorando, magari.

mercoledì 24 aprile 2013

broken city

torna allen hughes, un negro che di solito lavora insieme al fratello gemello, dopo il precedente codice genesi. il passo indietro è notevolissimo: broken city è il classico thrillerone politico che andava di moda negli anni '90; di solito le tipologie erano due: in una ashly judd era perseguitata dal mondo ad una certa smadonnava e spaccava tutto, nell'altra tipologia c'era harrison ford che spiava o veniva spiato dalla cia ed in giacca a cravatta si destreggiava nell'azione. a volte, quando harrison ford era occupato in un film del genere, veniva sostituito in un film del genere da michael douglas, tanto alla trama bastava aggiungere il tentativo di uccidere la moglie per non pagarle gli alimenti. dopo quasi 20, però, queste pellicole lasciano il passo e arrancano. nel ruolo del cattivo c'è russell crow, che magari nelle intenzioni dovrebbe sembrare spietato e cattivissimo, ma impallidisce dinanzi i politici che ci sono (ovunque eh, non è una crociata da zecche del tipo: "solo in italia succedono queste cose!!") nella realtà, senza contare che pochi anni fa abbiamo avuto persone che mettevano nel forno altre persone per lavarle col gas, quindi il gladiatore forse è "cattivo" rispetto ad una bambina che gioca in giardino e senza volerlo calpesta un'aiuola, ma avendo uno sguardo tanticchia più ampio sull'umanità di cattiveria se ne rintraccia poca, quindi morde poco.
a completare l'opera di sfrangiamento delle gonadi ci ha pensato la sottotrama: mark wahlberg tollera i froci ma a distanza da lui, però ad una certa uno di loro piange, quindi si intenerisce, cambia idea ed in fondo i gay vanno bene e meritano rispetto, mentre invece i colletti bianchi di wall street ed i palazzinari aumma aumma con le banche sono il male, w i gay. a questo punto viva edison city.

mercoledì 13 aprile 2011

the next three days


paul haggis, lo suggerisce il nome, e' un contenitore di merda sciolta. i suoi fan (inorridisco solo a pensare che esistano) si sono spellati le mani a forza d'applausi per cumuli di bruttura come crash contatto fisico (lo uso per comprendere quanto capisce di cinema chi ho di fronte: ti piace crash? ah, non mi chiedi nemmeno: "quale?", okay okay, non capisci nulla di cinema. by the way l'unico crash degno e' quello di david c.), dunque non mi stupirebbe scoprire che qualcuno nel mondo possa continuare a spellarsele financo a scuoiarsi da solo per questo film, oppure per million dollar baby (la sceneggiatura e' sua). ma in realta' l'unico suo film decente e' quest'altro: nella valle di elah, tutto il resto e' noia.

ah, particolare non di poco conto: per piu' di 30 anni questo handicappato ha creduto nella "religione" scientology, ovvero:
  • quando muori ti reincarni in altro (spero non in un'unghia);
  • se ti applichi e credi a loro puoi guarire qualsiasi malattia che hai grazie alla forza del tuo pensiero (ehh, furbetti... sempre qui arriviamo: prendiamo i malati terminali ormai alla frutta e sfruttiamo i loro ultimi soldi e mesi di vita: complimenti vivissimi);
  • volendo il tuo spirito -sempre cosciente- puo' vagare per lo spazio in eterno.
mi fermo qui per pura pieta'. e sempre per lo stesso motivo mi rifiuto d'aggiungere altro su questo cialtrone, il quale, essendo un cialtrone, non e' che ha abbandonato questo "credo" subito dopo aver scoperto le prime cazzate atomiche, NO!, per piu' di 30 anni s'e' bevuto di tutto e li ha finanziati, salvo rizzare i capelli e fare "nunu!" con la manina quando questi coglioni hanno detto mezza frase storta sui gay. BE', CERTO! si puo' tollerare benissimo la storia di curare le malattie col pensiero, e' fondamentale credere nella reincarnazione (si' si' come no, tutti quanti nella vita precedente stranamente erano qualcosa d'importante e nettamente in contrasto con l'anonimato attuale), pero' se si insultano i gay allora no: certe affermazioni non possono essere accettate. ad occhio e croce il cervello gli dovrebbe essere scivolato sotto al comodino.

poscritto registico:
QUEST'INDIVIDUO HA PERSINO DEI FAN!


the next three days

venerdì 7 gennaio 2011

robin hood


questo non e' robin hood: e' tutto quello che sarebbe potuto accadere prima, volendo (???). dunque per questo motivo ne ho sentito parlare malissimo e ne ho letto peggio, ma non e' fatto male, anzi. e' pur vero che un decennio dopo l'inizio del terzo millennio stare ancora a discutere del lavoro di ridley scott suona come minimo grottesco. i pregi del film son semplici: e' fatto banalmente bene, gli attori sono bravi, i paesaggi son stupendi, sui momenti emozionanti (eroismo a go-go) neanche a parlarne. pero' i difetti sono di lettura altrettanto semplice: ma serviva davvero un altro robin hood? come minimo e' arrivato in anticipo di 15 anni, ma a parte l'anticipo: negli ultimi anni tra i vari re artu', le crociate, mel gibbons in braveheart, i gladiatori e compagnia cantando noi non abbiamo fatto altro che vedere eroi guidare eserciti medievali per darsi mazzate spillando sangue da ogni poro. il filone sembra un attimo esausto (mi piacciono gli eufemismi). ed in piu' l'accoppiata scott + crowe in questo caso (con queste premesse, con questa storia) non aiuta di certo, anzi:

(EDIT: le foto vengono visualizzate male ma non mi va di aggiustare il tutto: cliccate e ridetene tutti)







poscritto registico:
spesso di ridley si parla male e quasi sempre a sproposito. e' vero che dopo thelma & louise ha vivacchiato per almeno 10 anni, ma poi e' tornato di prepotenza nel gotham city del cinema mondiale: il gladiatore e' il film migliore del 2000, hannibal e' bello, black hawk down e' bello, il genio della truffa e' bellissimo + divertente, le crociate fa schifo, un'ottima annata e' chiaramente uno scherzo (ne parlero' poi), american gangster e' di nuovo un film molto bello, quindi nessuna verita' e' un flop che gli si concede ed infine robin hood e' senza infamia ne' lode, ma almeno non annoia (a differenza del sopravvalutato braveheart e molti altri). dunque, e' bello constatare queste cose perche' sappiamo gia' che c'e' da fidarsi: per almeno altri 4/5 pellicole avremo la possibilita' di vedere qualche altro grande film al cinema. fa piacere.


robin hood DVD-RIP

lunedì 18 gennaio 2010

cinderella man - una ragione per lottare


questo e' uno di quei film che se proprio non riesci a vedere al cinema perche' per qualche bidone di merda te lo sei perso, alla fine finisci per vederlo per forza in qualche serata dvd, il piu' delle volte piu' che nelle visioni con gli amici vien noleggiato e visto a casa, dentro il lettone, mentre si stringe l'altra meta' del cuore. non e' stato il mio caso per la prima visione, lo e' stato per la terza. ed e' proprio bello, oh. non capisco nulla di pugilato, ma m'e' piaciuto assaj. la cosa buffa del titolo e' che questo l'han lasciato in inglese perche' altrimenti con la traduzione in italiano senza l'accompagnamento suonava un po' come presa per il culo gay e l'avrebbero visto in 3, un po' come far uscire un film di pugilato chiamato "le reginette".


l'uomo cenerentola lotta per una ragione (i soldi)

sabato 26 settembre 2009

american gangster


sul tema fantasy è american gangster, film narrante le gesta fantastiche di un negro che in 5 anni soverchia la mafia siciliana in america: film fantasy al 100%. anche qui ritorna il coatto rassel che prima gli dà il bastone (lo mette in galera) e poi la carota (diventa suo legale).



american gangster primo tempo


american gangster secondo tempo

sabato 18 luglio 2009

quel treno per yuma


a me il remake di the grudge piace, the ring e' moolto meglio il remake dell'originale (anche perche' far peggio della versione cagariso...), i remake dei film di wes craven li guardo sempre (e quelli che li girano sono ragazzi precisi e per bene mossi da passione), come anche quelli dei film di carpenter (alcuni pero' son fatti male). questo per dire che alla fine per me conta questa banalita': se e' fatto bene, mi fa passare 2 ore non pensando ad altro e mi allieta, ben venga. comunque, qui non ci si annoia, si spara forte forte e rumoroso (rumoroso) e c'e' tanta polvere. yyy-ah!!

quel treno per yuma

domenica 31 maggio 2009

master and commander

a parte l'assunto che questo film e' bellissimo, il concetto da sottolineare e' che questa e' la risposta all'eterno quesito "cos'e' il cinema?".
nell'ultimo mese e' uscito al cinema un "docu-film" (ahahah) chiamato earth - la terra soccia bla bla che e' doppiato da quella sorta di pseudo-santone niu eigg di bonolis. bene. quello e' cinema? no, quella e' merda. il cinema e' quel luogo-non-luogo dove ti raccontano una storia per il puro piacere di raccontartela, oppure per renderti partecipe di un concetto. il concetto di master and commander e' lo stesso di earth la nostra terra, solo che li' sbadigli, t'addormenti e odi bonolis piu' del dovuto, qui invece ti spelli le mani a forza d'applausi. prima o poi andro' in patagonia! vai di bolina! cazza la randa!

lunedì 11 maggio 2009

state of play

il film e' un cocktail mal riuscito perche' mescola il giornalismo e i copioni messi al servizio degli attori (pollack), lo spionaggio/thrilling/intrallazzi politici (pollack/tony scott) e le battute/scene ad effetto con finali stupefacenti (scott/singer). non me ne frega un cazzo se uno mescola/copia: fai come stracazzo ti pare, ma fallo bene. e qua non l'ha fatto bene. per almeno 30 minuti si dorme alla grande. in compenso la svolta finale e' bellissima. ah, io non avevo capito niente, come ne i soliti sospetti.


state of play

domenica 11 gennaio 2009

nessuna verita'


c'entra un cazzo ma fa ridere: se su google cercate 'nessuna verita' nelle immagini, la prima che esce e' quella vogliosa di cazzi negri di perugia (ora defunta), quella che s'accompagnava con i terroni e le americane protagoniste di attrazione fatale.
perche' ho citato questa cosa? perche' l'unica cosa divertente di 'nessuna verita'' e', appunto, il riso che abbonda sul viso in seguito alla visione della gaudente (perche' ancora non sapeva d'esser cibo per vermi!!!) meredith (che e' venuta a rompere i coglioni dall'inghilterra). per il resto questa "roba" fa dormire anche chi s'e' appena svegliato.

esempio:
spionaggio. mentre si organizza lo spionaggio gli americani fanno battute sciocche mentre stanno davanti al computer a digitare per finta ciarlando di cose incomprensibili (pronunciano sempre 'algoritmo' ogni 2 secondi, anche se stanno davanti al solitario e devono dire 'mi scappa la cacca, continuo dopo' -lo fanno sempre in questo tipo di film, nelle scene con i "geni del computer"), poi quando attuano lo spionaggio ed "entrano in azione" invece di stare MUTI ed agire (come avverrebbe nella realta'), no, leonardo e il genio del computer (in barba al consono silenzio radio) si mettono a dire: "ora io baipasso il sistema con il crittogramma della madonna incaprettata, tu tra 4 secondi dovresti, come da precedente accordo, pigiare il tasto rosso, ma fai attenzione!", "perche'?", "perche' e' sempre meglio non sbagliare, mica perche' esplode qualcosa: hai davanti un pc, mica una bomba!", "ah okay", "insomma. ora che hai baipassato dovresti continuare a parlare con me per ricordarmi quel che devo fare, ovvero: tradurre dall'americano al negro (il 'negro' e' la lingua ufficiale di tutti i negri, non ha senso distinguere ulteriormente: i negri parlano il negro ed abitano tutti in negria. ah no, ho sbagliato: purtroppo non tutti perche' alcuni cacano il cazzo qua da noi), poi inviare la finta mail alla vera casella mail e poi dobbiamo solo attendere, roger", "ma io non mi chiamo roger", "ma si dice sempre cosi' nei film di spionaggio", "eh ma questo e' d'autore, quindi e' diverso", "okay, roger", "di nuovo!!!", "okay okay, roger!", "no dico: l'hai detto di nuovo! e non dovevi dirlo!!!!", "ah scusami", "...", "roger!!!". fine.
ma si puo'? che cazzo di senso ha? quando mai uno descrive l'azione che sta compiendo?
io capisco che questa roba al cinema in america viene vista da un obeso che mangia 4 chili di patatine e beve 2 litri di coca solamente durante la visione, un ritardato che pensa che l'iraq sta in africa perche' su fox ha sentito dire che "hanno spedito i soldati in negria", ma non e' che per andare incontro agli handicappati devo obbligatoriamente camminare su quelle cazzo di inutili rampe pure io. io poi le rampe per i mongolamente-abili le odio: porco dio, ma stattene a casa! la pensione di invalidita' (handicappata) nel terzo millennio possiamo inviartela direttamente nel tuo cazzo di conto diversamente abile, per quale dio cristo di motivo hai bisogno di recarti con le tue gambe? ops, rotelle? vedete? (dico a voi) le barriere architettoniche hanno un senso: i film sarebbero piu' corti e scevri da dialoghi (per) mongoloidi.

e' come se in trainspotting quando ewan mcgregor sta cagando le pastiglie invece di starsene zitto e beato si mettesse a dire "ora mi siedo sopra questo water fatiscente e credo che iniziero' a defecare. il tutto perche' il mio fine e' recuperare delle importanti pastiglie utili alla mia dipendenza da sostanze stupefacenti :D ". la faccina mongoloide l'ho aggiunta io perche' le persone che parlano in questa maniera di solito sono anche avvezze all'uso della faccina in internet (una pratica da e per mongoloidi); oppure e' come se durante un film d'amore il protagonista se ne uscisse con "ora mi accingo ad immettere il mio regale augello dentro la tua fessura col fine di attuare un moto ondulatorio per quei 7 - barra - 8 minuti, fino a quando la stimolazione della superficie del glande pressapoco attorno al filetto mi aiutera' a formare molti girini e piu' tu mi stimolerai e piu' produrro' girini, col fine ultimo di andare a riempire la tua vulva affinche' un singolo girino, che per comodita' chiamereno usain bolt, riuscira' ad entrare nell'utero prima che questi chiuda la saracinesca". fine. anzi no "c'e' anche la malcelata possibilita' che nasca un idrocefalo, un forrest gump o piu' semplicemente un vladimiro luxuria, ergo magari nel mentre evitiamo di pensare alle suocere e/o alla merda, sarebbe d'uopo pensare a maradona, ai film di carpenter e ad arizona junior, cosi' nasce un figlio normale". ora, a parte che chiaramente sarebbe il film con i dialoghi (squilibrati) del secolo, quale cazzo di senso del cazzo avrebbe? nessuno, come 'sto film. fuck.