giovedì 15 marzo 2012

la sottile linea rossa


ho una vera passione per i film di guerra, anche se naturalmente faccio un po' di fatica soprattutto con quelli degli anni '30 e '40 perche' sono davvero tanti (prima del boom del western attorno gli anni '40, c'era stato un ventennio di film di guerra come piovesse), pero' tutti i classici li ho visti, dedicandomi anche a circa 2 o 300 film di guerra "minori". apocalypse now, tra quelli moderni, non dico sia quello migliore (non il mio preferito), ma almeno uno degli esempi di film sulla guerra fatti davvero bene (la scoperta dell'acqua calda, eh?). e fino qui nulla da dire. alla fine degli anni '90 arriva questa roba; voci pazzesche sul cast, voci di litigi continui, esce o non esce?, davvero han girato 10 ore!?!, e notizie simili. poi lo vedi. e t'addormenti. lo rivedi, e ti riaddormenti. forse non e' un capolavoro, mi sa. certo, da qualche parte c'e' sempre una pletora di snob coglioni pronta ad attardarsi con considerazioni personali spacciate per critica oggettiva (...), financo arrivare a commenti fascistoidi (uno su tutti, il famoso: "ma tu non puoi capire..."). mettiamola cosi': se giri ottantamila ore e poi me ne fai vedere su pellicola 2 e qualcosa, forse quello che volevi dire non risulta chiarissimo ed alla fine il lavoro puo' apparire come confuso. ma a me, da sempre, piacciono un casino gli eufemismi.



la sottile linea rossa

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