mercoledì 17 febbraio 2010

l'amore ai tempi del colera

provi ad accostarti ai soliti famosissimi di gabriel garcia marquez e inizi a sbadigliare, poi passano gli anni e pensi: questo ha sbagliato mestiere, e' triste e annoiato, vive di ricordi. ma alle persone normali cosa cazzo frega di leggere dei ricordi di un altro o delle storielle ehheheh? quando torni a casa ti sbrachi sul divano, ti togli le scarpe perche' ti dolgono i piedi e non vedi l'ora di trovare espedienti per evitare di pensare alle bollette, ai problemi ed ai mille stronzi che durante il giorno hanno cercato di incasinarti il piu' possibile, per cui sei incline alle risate, alla gente normale che vive la VITA VERA e non alle favolette. sei sulla lunghezza d'onda di clint eastwood, perche' lo guardi e gridi: "TI VORREI COME PADRE! e poi si', grazie del gelato!", o quella di ugo piazza, o del gobbo marazzi (e quando lo senti parlare pensi "ha ragione lui"), percio' non sai che fartene di immondizia del genere (tipo marquez). il film e' tratto dall'omonimo libro di merda ed e' presto riassunto: florentino e fermina si amano al primo sguardo, ma lei si offre in moglie ad un facoltoso dottore perche' 'matrimonio' mica fa rima con 'amore': fa rima con 'facoltoso'. pero' poi pensano l'uno all'altra: lei annoiata e abbrutita, lui a scopare migliaia di donne, sempre scendendo nei particolari. passano gli anni (passi vento soffi
i cd sono tutti uguali) a ricordare con nostalgia e rimpianto le loro scopate (loro scendono sempre nei particolari, ci tengono a farlo sapere) e le occasioni perse, il tutto raccontato sempre con la tipica flemma dei sudamericani peones, perche' tanto non hanno mai un cazzo da fare e non succede mai un cazzo di niente. dunque sbadigliano e ricordano perche' hanno tanto tempo da buttare pensando al passato. fine. no ma complimenti per il libro. bell'autore davvero.


l'amore ai tempi del colera

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